Il programma di sviluppo rurale (PSR) per la Regione Umbria, formalmente adottato dalla Commissione europea il 12 giugno 2015, delinea le sei priorità regionali per l'utilizzo di quasi 877 milioni di euro di finanziamento pubblico, disponibile per il periodo di 7 anni 2014-2020 (più di 378 milioni di euro dal bilancio dell'UE e 499 milioni di euro di cofinanziamento nazionale). La particolare dimensione finanziaria del PSR per l'Umbria 2014-2020 e la storia recente dello sviluppo rurale perseguite a partire dal 2000 con successo, inducono nei prossimi anni a perseguire non solo la competitività del sistema delle imprese agricole, agroalimentari e forestali, ma anche a programmare importanti miglioramenti sotto il profilo ambientale, paesaggistico e dell'inclusione sociale. Tali obiettivi verranno perseguiti sviluppando un profilo di innovazione che coinvolge tutte le priorità e un profilo di promozione che consente di raggiungere anche importanti obiettivi di sviluppo economico.
Al fine di potenziare la competitività del settore agricolo e forestale, il PSR sosterrà le imprese del settore per la ristrutturazione o l'ammodernamento delle loro aziende e l'insediamento dei giovani, sia nelle attività agricole che nello start-up delle piccole imprese nei settori extra agricoli. Nella selezione degli interventi, un peso particolare verrà dato al fattore innovazione: l'11% della spesa pubblica dell'intero PSR infatti verrà destinata a sostenere azioni che stimolano l'innovazione, la cooperazione e il trasferimento delle conoscenze.
Il nuovo PSR si propone obiettivi ambiziosi anche in campo ambientale: più del 40% delle risorse sono infatti volte alla tutela e la qualificazione delle risorse naturali, alla protezione dell'ambiente e alla prevenzione dei cambiamenti climatici. Per sostenere tale priorità, circa il 42% delle superfici agricole sarà oggetto d'impegni per la gestione delle risorse idriche, quasi il 29% per la gestione del suolo e oltre il 13% delle superfici agricole e il 5% di quelle forestali saranno oggetto d'impegni a sostegno della biodiversità.
Il PSR Umbria contribuirà, inoltre, all'inclusione sociale e allo sviluppo economico nelle aree rurali, portando migliori servizi al 34% della popolazione rurale. Il 90% della popolazione rurale nelle aree rurali infine beneficerà anche di nuovi o migliori infrastrutture a banda larga.
La strategia che verrà perseguita prevede il finanziamento di azioni nell'ambito di tutte le sei priorità dello sviluppo rurale, con un focus particolare sulle azioni legate al potenziamento della competitività del settore agricolo e di quello forestale, sulla salvaguardia, il ripristino e la valorizzazione degli ecosistemi e sulla promozione dell'inclusione sociale e dello sviluppo economico nelle zone rurali.
La dotazione finanziaria per obiettivo prevede infatti un 28% delle risorse (totale spesa pubblica) destinato alla valorizzazione degli ecosistemi, un 21% alla competitività, un 18% all'inclusione sociale e allo sviluppo delle zone rurali. L'11% delle risorse è collegato a trasferimento di conoscenze e innovazione, il 10% alla filiera agroalimentare, il 9% all'uso efficiente delle risorse e al clima.
Nel dettaglio, all'interno della priorità 1 "Trasferimento di conoscenze innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali" (€ 97.900.000, 11% del totale della spesa pubblica), l'investimento si incentrerà in particolare sulle pratiche agricole e forestali sostenibili, su aspetti regolamentari, sull'innovazione e la tecnologia, i prodotti di qualità e la diversificazione. In termini di risultati saranno resi disponibili 4.400 posti per la partecipazione ad attività di formazione.
Un elemento importante per il nuovo PSR è costituito dall'innovazione: verranno finanziati 120 progetti per rafforzare il legame tra i settori agricolo, forestale e alimentare da un lato e la ricerca e l'innovazione dall'altro, di cui 20 nell'ambito del partenariato europeo per l'innovazione.
All'interno della priorità 2 "Competitività del settore agricolo e silvicoltura sostenibile" (€ 186.600.000, 21%), il PSR prevede di dare supporto a 400 giovani agricoltori per l'avviamento della propria attività e di sostenere gli investimenti e l'ammodernamento di 1.200 aziende agricole, promuovendo l'introduzione dell'innovazione come strumento per aumentare la competitività. La sostenibilità ambientale della produzione agricola viene perseguita nell'ambito di questa priorità favorendo un uso razionale delle risorse idriche e un utilizzo efficiente delle fonti di energia rinnovabile. Il PSR sosterrà anche la diversificazione in attività extra-agricole al fine di dare nuove opportunità di reddito agli agricoltori, per esempio, attraverso la creazione e lo sviluppo di agriturismi, di fattorie didattiche e di fattorie sociali.
Nell'ambito della priorità 3, "Organizzazione della filiera alimentare, inclusa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo (€ 84.600.000, 10%), si prevede di sovvenzionare la partecipazione di 300 aziende agricole a regimi di qualità. Il PSR sosterrà anche lo sviluppo e il rafforzamento delle filiere, comprese le filiere corte e i mercati locali, allo scopo di migliorare le possibilità di sbocco del mercato dei prodotti regionali ed assicurare un maggiore valore aggiunto alla produzione agricola, che si traduca in un incremento di reddito per l'agricoltore. A questo scopo verranno finanziati anche progetti di cooperazione e di filiera.
Nell'ambito della priorità 4, "Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi relativi all'agricoltura e alle foreste" (€ 245.600.000, 28%), il 42% delle superfici agricole sarà oggetto d'impegni per la gestione delle risorse idriche. Il problema dell'erosione idrica sarà affrontato assoggettando a impegni per la gestione dell'erosione del suolo il 29% delle superfici agricole. Inoltre, circa il 13% dei terreni agricoli e il 5% delle foreste sarà oggetto di contratti di gestione a sostegno della biodiversità. Circa il 28% dell'allocazione finanziaria del FEASR sarà utilizzata per i pagamenti basati sulla superficie a favore degli agricoltori per l'utilizzo di pratiche di gestione dei terreni rispettosi dell'ambiente e del clima, compresa l'agricoltura biologica, il sostegno per le zone soggette a vincoli naturali e l'aiuto per le zone interessate dai vincoli derivanti dalla gestione dei siti Natura 2000 e dall'applicazione della Direttiva quadro sulle acque. Oltre 22.000 ettari di superficie agricola saranno interessati dall'aiuto da erogare per la conversione o il mantenimento del metodo dell'agricoltura biologica.
Per quanto riguarda la priorità 5, "Uso efficiente delle risorse e clima (€ 80.000.000, pari al 9%), verranno promossi la conservazione e il sequestro del carbonio principalmente attraverso il sostegno alla forestazione, ai sistemi agroforestali, alla prevenzione e ripristino delle foreste danneggiate, alla resilienza e pregio ambientale degli ecosistemi forestali nonché alla loro conservazione, incoraggiando anche servizi rispettosi dell'ambiente e di salvaguardia delle foreste. Il PSR, inoltre, mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra attraverso l'attuazione di specifiche misure agro-climatiche ambientali. Il 4,5% della superficie agricola sarà oggetto d'impegni per la riduzione delle emissioni di gas effetto serra o di ammoniaca e il 2,5% della superficie agricola e forestale sarà oggetto d'impegni per favorire la conservazione e il sequestro del carbonio. Infine, si prevede di investire circa 3,75 milioni di euro fra fondi pubblici e privati per la produzione di energia rinnovabile.
Infine la priorità 6, "Inclusione sociale e sviluppo locale nelle zone rurali" (€ 155.656.355,, pari al 18%) viene promossa con forza dalla regione attraverso il sostegno allo sviluppo delle aziende agricole e delle imprese, anche attraverso la diversificazione, l'innovazione tecnologica e attività e servizi TIC, lo sviluppo di servizi di base e il rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali, inclusi i servizi alla persona.
Inoltre, sono previste strategie di sviluppo locale che copriranno l'80% della popolazione rurale. Tali strategie saranno attuate attraverso i gruppi di azione locale LEADER. Grazie alle operazioni programmate nell'ambito di questa priorità, si prevede di creare 100 nuovi posti di lavoro, di migliorare servizi e infrastrutture per il 34% della popolazione rurale e di dotare il 90% della popolazione di nuove o migliori infrastrutture/servizi a banda larga.
Le principali misure del PSR in termini di bilancio (finanziamento pubblico totale) sono le seguenti:
- 203 milioni assegnati alla misura 4 (investimenti in immobilizzazioni materiali);
- 175,6 milioni per la misura 10 (pagamenti agro-climatico ambientali) e misura 11 (agricoltura biologica);
- 103 milioni alla misura 7 (servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali);
- 98 milioni per l'innovazione (misura 16) ed il trasferimento delle conoscenze (misure 1 e 2);
- 80 milioni assegnati alla misura 8 (investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività forestale sviluppo delle aziende agricole e delle imprese);
- 63 milioni di euro per le indennità compensative nelle zone montane e svantaggiate;
- 46,6 milioni di euro per lo sviluppo locale;
- 35 milioni di euro destinati all'avviamento di imprese agricole ed extra agricole (misura 6) di cui 20 milioni per l'insediamento dei giovani.
Le restanti risorse sono destinate a sostenere azioni di prevenzione e ripristino per calamità naturali (18 milioni di euro), sistemi di qualità e loro promozione (7,2 milioni di euro), indennità Natura 2000 (8 milioni) benessere animale (5,4 milioni) e pagamenti silvo-ambientali (5 milioni).
Franco Garofalo - Regione Umbria
Michela Ascani - Crea
PianetaPSR numero 45 - luglio/agosto 2015