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PSR 2014-2020
 

Molise, un modello nel segno della "eco-economy"

Ambiente, competitività e inclusione sono le parole chiave del nuovo programma regionale che ha avuto il via libera da Bruxelles: un progetto che può contare su un budget di 210 milioni di euro

Con Decisione del 2 luglio scorso, la Commissione Europea ha adottato formalmente il Programma di Sviluppo Rurale del Molise 2014/2020. Con l'ok da parte dell'Europa la regione si appresta ad  attuare un programma con una dotazione finanziaria di 210 milioni di euro di risorse pubbliche,  di cui 101 dal bilancio Ue e 109 di cofinanziamento nazionale. La strategia del Programma si pone come obiettivo generale di giungere ad un modello di eco-economy che caratterizzi lo sviluppo strutturale, ambientale, economico e sociale del settore agricolo e forestale regionale. Si tratta di un nuovo modello che si basa su un'azione sinergica di tutte le misure previste dal programma, finalizzate alla sostenibilità ambientale su cui converge la competitività del settore agricolo e il rafforzamento del tessuto sociale delle comunità rurali, in un'ottica di inclusione. La convergenza della competitività verso la sostenibilità ambientale è dettata dalla necessità di coniugare la ricerca di maggiori redditi nel settore agricolo e forestale con l'esigenza di tutelare e valorizzare il patrimonio paesaggistico e naturalistico, che caratterizza la quasi totalità del territorio regionale. Gli investimenti produttivi, quindi, devono essere funzionali all'obiettivo della sostenibilità ambientale, attraverso la logica della ricerca di una produzione di qualità legata al territorio (biologico, marchi di qualità), dell'innovazione di prodotto e di processo e dell'adeguamento delle conoscenze . Per perseguire la sostenibilità ambientale e la competitività, il nuovo Psr si pone l'obiettivo dell'inclusione per garantire servizi e livelli della qualità della vita minimi, tali da permettere la permanenza ed il presidio delle popolazioni nelle aree rurali. Per l'attuazione della strategia, in linea con gli obiettivi tematici individuati nell'Accordo di Partenariato, il Psr definisce cinque macro obiettivi strategici:
1. qualificare e sviluppare il tessuto imprenditoriale per aumentare la competitività del sistema di agrimarketing e del territorio e frenare così la riduzione del numero delle imprese e la contrazione del loro reddito, con interventi volti a creare nuove imprese di giovani e microimprese, erogare servizi di consulenza e attivare scambi aziendali, promuovere l'aggregazione;
 2. modernizzare gli strumenti e le pratiche della produzione agricola, agroalimentare e forestale orientandoli ad una maggiore sostenibilità e all'autonomia delle filiere molisane, attraverso il sostegno di interventi diretti alla riduzione dei costi di produzione (energetici), all''incremento della produttività, al miglioramento delle strutture agricole, alle riduzione delle emissioni, alla diversificazione, all'adesione a schemi di qualità;
3. promuovere e rafforzare le pratiche agronomiche e forestali ad elevata sostenibilità, la biodiversità dei suoli e degli habitat e la gestione collettiva del territorio con interventi volti all'informazione, assistenza e consulenza agli agricoltori in merito all'acquisto di attrezzature funzionali all'introduzione di tecniche innovative e a basso impatto ambientale, ad incentivare l'agricoltura biologica, ad investimenti non produttivi con finalità agro-climatico ambientali e ad azioni collettive per migliorare la biodiversità;
4. migliorare l'infrastrutturazione per il sistema delle imprese, i servizi ed il loro accesso nelle aree rurali per rivitalizzare le economie rurali e dei borghi, attraverso interventi di miglioramento della viabilità, di potenziamento ed erogazione dell'acqua potabile per le imprese agricole e di trasformazione, nella banda larga, ultra larga e nelle tecnologie che ne facilitano l'accesso e l'uso, nonché interventi nell'ambito della strategia dello sviluppo locale;
5. creare e sviluppare un sistema regionale per l'innovazione, la formazione e la divulgazione, obiettivo trasversale a tutti gli altri e prioritario per il successo della strategia dell'intero programma. Gli interventi previsti, tra loro sinergici e complementari, riguardano: l'avviamento del sistema di consulenza aziendale regionale e la formazione dei tecnici; la realizzazione della piattaforma del partenariato regionale per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo.

LE PRIORITA' E LE RISORSE PUBBLICHE  STANZIATE (Dati in euro)

Spostando l'attenzione sulla dotazione finanziaria relativa alle priorità su cui il PSR dirige particolarmente i propri sforzi (competitività, P2 - preservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi , P4 - inclusione sociale, P6), si registra il valore più alto per la priorità 4, pari al 35,54% della dotazione complessiva, a dimostrazione come la centralità del programma è proprio la valorizzazione e tutela dell'ambiente e delle sue risorse e la necessità di sostenere un cambio radicale dei comportamenti imprenditoriali verso il modello di eco-economy. Alla priorità 2 sono destinate risorse finanziarie pari al 26,42% della dotazione complessiva, fondi che hanno un impatto indiretto anche sulle priorità ambientali P4 (..)  e P5 (..) e su quelle orizzontali quali l'innovazione e l'ambiente, contribuendo alla realizzazione del modello cui la strategia si riferisce.Ed infine, alla Priorità 6, sono assegnate il 21,43% della risorse complessive, dotazione che è quasi pari a quella destinata alla competitività, segnale, questo, di come il programma intende dare risposta ai fabbisogni ed alle problematiche non esclusivamente del settore agricolo e forestale, ma anche al resto dei territori e delle economie rurali.Il Programma attiva 12 misure, oltre l'assistenza tecnica, che si suddividono in diverse sottomisure ed interventi. Favorisce l'adesione contemporanea a più misure da parte dei beneficiari sia come strumento di semplificazione amministrativa, sia per creare una cultura progettuale "di sistema"; prevede, inoltre, la possibilità di accesso alle misure da parte di più soggetti. Pertanto, potranno essere attivate due tipologie di bandi multi misura: collettivi, che prevedano il coinvolgimento di una pluralità di soggetti, associativi, imprenditoriali ed istituzionali ed aziendali che prevedano la possibilità per la singola impresa di accedere contemporaneamente a più misure/interventi diversi come ad esempio il "pacchetto giovani". 

 
 
 

Mena Izzi

 
 
 

PianetaPSR numero 45 - luglio/agosto 2015