Se anni fa qualcuno mi avesse rivelato che dal traffico caotico e rumoroso della capitale, dove ho vissuto per 25 anni, mi sarei trasferita di lì a poco nella quiete della campagna Toscana a fare l'agricoltrice di piante aromatiche, pur apprezzandone la fantasia non ci avrei mai creduto. Da sempre abituata ai ritmi frenetici della grande città ed a cibi preconfezionati, dopo una laurea in storia dell'arte, mi sono trasferita a Siena per amore, per dedicarmi poi, per alcuni anni allo studio di opere d'arte nella vicina Firenze.
Poi, spinta da un impulso del tutto personale di sperimentare, mettersi in gioco e cimentarsi in esperienze nuove e creative, l'idea di avviare un'attività agricola. E ora eccomi qua: mi chiamo Federica Zurli e la mia azienda agricola, nata nel 2009 in provincia di Siena, si estende su una superficie di 21 ettari con un'attività specializzata nella coltivazione e trasformazione di piante officinali biologiche. Tra le diverse varietà coltivate ci sono salvia, origano, timo, iperico, rosmarino, achillea, zafferano ed aromatiche estensive quali finocchio, semi di lino; oltre alle tradizionali colture di rotazione come farro, avena, trifoglio alessandrino e legumi. Il mio obiettivo? Produrre spezie e semi aromatici biologici di qualità, caratterizzati da un aroma particolarmente intenso che deriva dall'incredibile spirito di adattamento delle varietà coltivate alle particolarità pedoclimatiche delle Crete Senesi. Ed il progetto di "Piante Officinali San Marco" - così ci chiamiamo - è innanzitutto quello di riscoprire e valorizzare i prodotti genuini della nostra terra e come finalità quella di proporre anche sui mercati esteri le fragranze e gli aromi Made in Italy.
Devo dire che ho messo in qualche modo a frutto le mie attitudini storiche, cimentandomi per più di un anno allo studio ed alla ricerca di fonti storiche sulle specie aromatiche nel territorio, ho seguito corsi specifici sull'argomento, indispensabili per avere una formazione agronomica di base; un percorso che mi ha portato alla qualifica di imprenditore agricolo professionale (Iap). Terminata la fase formativa decisi di passare ai fatti, avviando concretamente il progetto con l'acquisto di un piccolo appezzamento di terreno lungo la via Lauretana nelle Crete Senesi, denominato San Marco e all'epoca completamente incolto da diversi anni, che fa parte di un'area collinare a prevalente destinazione agricola con nuclei residui di calanchi e biancane.
Ci troviamo in una zona conosciuta sin dal Medioevo come "Deserto di Accona", con una forte componente argillosa e caratterizzata da temperature che in estate sfiorano i 35°-38°. Un ambiente considerato di primo acchito inospitale per le piante aromatiche, che suscitò non poco scetticismo; invece si è rivelato sorprendentemente ricco di benefici tanto da diventare il nostro punto di forza. Le caratteristiche pedoclimatiche delle Crete Senesi, unitamente alla scarsità delle precipitazioni contribuiscono, infatti, a rafforzare ulteriormente le difese naturali delle piante che per sopravvivere tendono a sviluppare maggiormente i principi attivi in esse contenuti. A ciò va aggiunta la scelta aziendale di non irrigare le coltivazioni al fine di favorire la piena ed autonoma adattabilità della pianta. Nasce da ciò la tipica ed ineguagliabile fragranza che contraddistingue le nostre spezie. Ho iniziato, quindi, la sperimentazione in campo su una gamma di circa 10-12 specie individuate tra le varietà più idonee a rispondere positivamente alle caratteristiche organolettiche del terreno. L'esperimento andò a buon fine per quasi il 90% delle specie coltivate e, a quel punto, ci si rese conto che il progetto poteva avere buone probabilità di riuscita. Il passo successivo fu la presentazione e l'accesso al "Programma di Sviluppo Rurale" della Regione Toscana finalizzato alla ristrutturazione di una cascina per adibirla a laboratorio di lavorazione delle piante officinali secondo, i parametri previsti dall'Haccp, con successivo collaudo e valutazione delle modalità di essiccazione e il corretto utilizzo dei macchinari.
Molteplici sono le variabili che possono complicare o persino compromettere in taluni casi la lavorazione (le differenze stagionali, l'umidità dell'aria, i caratteri pedoclimatici della zona, le modalità di essiccazione, ecc.). Solo dopo un considerevole numero di sperimentazioni e soprattutto ingenti dosi di pazienza si riesce ad ottenere un buon prodotto essiccato. Così oggi, dopo 5 anni di impegno, è stato raggiunto un eccellente livello di soddisfazione seppur consapevoli che la strada è ancora lunga e l'esperienza non è mai troppa!
È comunque dal punto di vista commerciale, più che agronomico, che si sono riscontrate le difficoltà maggiori. Fare agricoltura oggi e arrivare a chiudere la filiera con prodotti a marchio non significa soltanto immettere sul mercato prodotti di buona qualità, ma anche riuscire a trovare il modo migliore per valorizzarli e sapersi districare nel complicato mondo del marketing. Sono quindi molto soddisfatta della risposta ai nostri prodotti: l'origano e le altre erbe aromatiche, il pregiato farro monococco e gli altri legumi sono molto apprezzati e i rivenditori descrivono un quadro di piena soddisfazione da parte della clientela. Anche un prodotto come lo zafferano delle Crete che commercializziamo sia in polvere sia in pistilli è molto richiesto.
La partecipazione dell'azienda poi a manifestazioni fieristiche di grande efficacia ci ha permesso di presentare la nostra produzione ad un mercato internazionale. Al 'Summer Fancy Food' di New York, i contatti sono stati molto interessanti e sono ottimista per uno sbocco del nostro marchio nel mercato americano. Il mercato giapponese, anch'esso si sta muovendo ed i primi risultati stanno arrivando, grazie anche alla certificazione JAS ottenuta e attraverso il nostro sito www.officinalisanmarco.com disponibile in lingua giapponese. Infine, il design delle nostre confezioni è volto a dare la maggiore informazione al consumatore, sia attraverso le molte notizie presenti sul packaging sia attraverso una grafica gradevole che possa dare sicuro apprezzamento per i nostri prodotti e ci fa ben sperare per il futuro, dandoci ulteriori stimoli alla crescita per una migliore diffusione delle eccellenze agroalimentari italiane.
Federica Zurli
PianetaPSR numero 48 - dicembre 2015