La giornata non era delle più semplici: sabato 2 luglio, giorno di solito consacrato alla spiaggia per le famiglie del territorio di Monteprandone (Ascoli Piceno) e dintorni, ma anche giorno scelto dalla Rete Rurale Nazionale come primo esperimento di "Rural Day", cioè una giornata dedicata alla valorizzazione del territorio rurale, dai prodotti enogastronomici locali alle iniziative dell'associazionismo giovanile, fino agli agro-laboratori finalizzati alla didattica per una comprensione più ampia del valore aggiunto dell'agricoltura a beneficio di tutti.
In questo senso, va rilevato l'entusiasmo con cui molte famiglie in vacanza provenienti dal litorale marchigiano, con tantissimi bambini, hanno partecipato al Rural Day nel piazzale del Santuario di San Giacomo della Marca a Monteprandone. Altri ragazzi, con la stessa curiosità hanno partecipato alle iniziative degli scout nel vicino "parco scout" a loro dedicato: la dimostrazione di cucina trapper con prodotti del luogo (un modo di cucinare sul fuoco adoperato dagli scout durante le escursioni) ha riscosso grande successo.Facendo un passo indietro, il "Rural Day" fa parte del progetto "Rural Links" della Rete Rurale Nazionale, che ha l'obiettivo di creare un network dello sviluppo rurale fra Regioni, agricoltori, GAL, imprese, istituzioni e comunità locali, giovani delle aree rurali: obiettivo costruire progetti potenzialmente in grado di attrarre risorse - principalmente dal Fondo Europeo agricolo per lo Sviluppo Rurale - perché fortemente orientati a uno sviluppo partecipato delle aree rurali.In Italia, per questo primo anno, il progetto interessa cinque santuari delle aree rurali, scelti "nodi" di un potenziale turismo trasversale e perché già inseriti in un percorso denominato "La Via di Karol", quindi in grado di attivare delle interconnessioni turistiche : oltre a San Giacomo della Marca a Monteprandone, il Santuario della Mentorella (Capranica Prenestina) nel Lazio, il Santuario di Canoscio (Città di Castello) in Umbria, il Santuario della Madonna delle Grazie di Piove di Sacco in Veneto e l'Abbazia di Santa Maria in Silvis di Sesto al Reghena in Friuli. La "Via di Karol", ideata dal circuito Wigwam, varca poi i confini nazionali, passando per Slovenia, Austria, Slovacchia, fino ad arrivare a Wadowice, città natale di Karol Wojtyla.
La "giornata dello sviluppo rurale" ha avuto un significato non solo simbolico: uno degli obiettivi della Politica Agricola Comune 2014-2020 è quello di informare i potenziali beneficiari sulle opportunità offerte dai Programmi di sviluppo rurale regionale: il primo passo per allargare la platea di beneficiari è però proprio quello di far incontrare e lavorare insieme "attori" molto eterogenei, che possano realizzare progetti in grado di attrarre finanziamenti pubblici e privati. Così, i ragazzi che hanno assistito alla dimostrazione di cucina Trapper Scout hanno potuto vedere con i propri occhi come si "lavora" un uovo (sono state scelte uova biologiche, di una azienda agricola del territorio, proprio per sottolineare la necessità di una filiera corta e di qualità) per bucarlo, crudo, con un ramo di alloro, e metterlo sul fuoco per cuocerlo. Stessa cosa per la farina di segale della zona con cui è stato preparato l'impasto per il pane di segale da attorcigliare attorno al ramo. Nell'area del Santuario, invece, le famiglie con i bambini, oltre ad essere informate sui contenuti dell'iniziativa, partecipavano agli agro-laboratori sulle erbe spontanee, sulla pasta, sul pane, sull'argilla, all'interno del "Villaggio dello sviluppo rurale" che comprendeva anche un mercatino bio, uno spazio "street food dello spirito" (anche qui prodotti locali coniugati all'antica cucina dei monasteri) e un palco dove, in serata, si è svolto un recital teatral-musicale. Una targa simbolica di "Rural Links" è stata consegnata al Santuario alla presenza delle istituzioni locali e degli stakeholders per cominciare a tracciare il percorso, completa di un QR Code che rimanda al sito informativo.
Andrea Festuccia
PianetaPSR numero 55 - luglio/agosto 2016