Come di consueto, anche quest'anno, le Autorità di gestione dei programmi di sviluppo rurale hanno trasmesso a Bruxelles entro il termine ultimo del 30 giugno le Relazioni annuali di esecuzione (Rae). Quest'anno, tale data ha sancito la chiusura definitiva della programmazione 2007-2013. Infatti, il regolamento comunitario, oltre a dare due anni di tempo per chiudere gli impegni annuali di spesa (regola "n+2"), permettendo di dichiarare spese fino a dicembre 2015, stabilisce che entro sei mesi dalla data ultima di ammissibilità delle stesse (30 giugno 2016) deve essere trasmessa tutta la documentazione di chiusura del PSR.Pertanto, entro dicembre la Commissione Europea dovrà procedere alla liquidazione finale dei conti del PSR e pagare così il saldo del PSR pari al 5% del budget totale.Risulta perciò evidente che la relazione finale di esecuzione rappresenta il punto di arrivo dell'intero ciclo di programmazione 2007-2013. In essa troviamo, per così dire, "fotografate" le attività realizzate dal 2007 al 2015 con i fondi comunitari; essa costituisce un utile strumento per effettuare il bilancio finale sulle principali misure programmate e sul raggiungimento degli obiettivi previsti nei programmi comunitari.
Nell'arco dell'intera programmazione alle politiche di sviluppo rurale sono stati destinati finanziamenti per oltre 17 miliardi di euro, pari a circa 3 miliardi di euro l'anno. Cifre che confermano la centralità dei fondi comunitari del Feasr, rafforzati dalla componente del cofinanziamento nazionale, come motore finanziario per accompagnare il sistema agricolo italiano verso un modello di sviluppo sempre più sostemibile, in termini economici e ambientali.
Le misure più popolari hanno interessato le compensazioni per le aree soggette a svantaggi naturali, i pagamenti agro-climatico-ambientali, il sostegno agli investimenti e l'insediamento per i giovani agricoltori.Considerate nel loro insieme, queste misure "pesano" per il 55% su tutta la spesa programmata del FEASR; è fuor di dubbio, quindi, che rappresentano i quattro pilastri su cui poggia l'intera politica di sviluppo rurale.
Entriamo ora nei dettagli e scopriamo quali sono state le principali poste in gioco.
Bilancio delle principali misure finanziate con i Psr 2007-2013
Insediamento dei giovani agricoltori (misura 112)
Il RICAMBIO GENERAZIONALE IN AGRICOLTURA
Iniziamo subito con il contributo per l'insediamento dei giovani agricoltori (misura 112) che nei sette anni del programma ha registrato 22 mila domande complessive, di cui 8.600 (39%) rappresentati da giovani imprenditrici. Tra le regioni, al primo posto si colloca la Puglia (numero domande 2.495), seguita a distanza da Veneto, Piemonte, Sicilia e Sardegna con circa 2.000 domande accolte.
Il contributo pubblico erogato ai giovani "Under 40" in questi sette anni è di poco inferire ai 700 milioni di euro, di cui circa 330 finanziati con le risorse finanziare del fondo comunitario Feasr.
Mediamente, la misura ha garantito per ciascun nuovo insediamento 30 mila euro con differenze regionali che vanno da un minimo di 17 mila euro ad un massimo di 39 mila euro.
AMMODERNAMENTO AZIENDALE
Centrale per importanza e peso finanziario nei PSR sono gli investimenti per l'ammodernamento delle aziende agricole (misura 121). Il numero di domande istruite e finanziate sono state circa 50.700, di cui 15 mila nelle regioni del centro-sud e 35.300 nelle regioni del centro-nord. Se da una parte il nord registra un numero di domande più che doppio rispetto al sud, il rapporto si inverte se si analizza il valore medio degli interventi: nell'area centro-sud i Psr hanno erogato mediamente 84 mila euro ad impresa, agli agricoltori del Nord il livello dell'erogazione scende a una media di 50 mila euro.La misura ha saputo veicolare a beneficio degli investimenti aziendali (macchinari, immobili, miglioramento del terreno ecc.) oltre 3 miliardi di euro di spesa pubblica a fronte di un volume totale di investimento per 7,3 miliardi. Ciò significa un enorme sforzo del capitale privato che è intervenuto in maniera robusta nell'investimento, mediante prestiti bancari, disponibilità proprie, altre fonti finanziarie ecc. Ad ogni modo dai dati emerge una congenita difficoltà di accesso al credito del sistema imprenditoriale del Sud. Infatti, le imprese delle regioni competitività hanno assicurato 5 miliardi di euro di volume totale investimenti, mentre si è fermato a 2,3 miliardi volume totale degli investimenti delle imprese nelle cinque regioni convergenza.
TIPOLOGIA DI INVESTIMENTO PER AMMODERNARE LE AZIENDE AGRICOLE(Mis 121)
Pagamenti Agroambientali (misura 214)
AZIONI AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALI
L'agricoltura sostenibile è l'altro aspetto su cui ruota tutta la programmazione dei PSR. La misura 214 ha coinvolto numerosi imprenditori agricoli nell'assunzione di impegni volontari che vanno al di là delle norme obbligatorie, incentivando così metodi di produzione compatibili con l'ambiente, la conservazione delle risorse naturali, la biodiversità, il patrimonio rurale.
In sintesi il numero di contratti stipulati sono stati circa 188 mila interessando quasi tre milioni di ettari di superficie agricola; i pagamenti si attestano a 4 miliardi di euro di spesa pubblica erogata di cui 2,3 miliardi nelle regioni competitività e 1,7 miliardi di euro nelle regioni convergenza.Sessantamila contratti e circa 1 milione e trecentomila ettari hanno riguardato l'agricoltura biologica, mentre cinquantamila contratti e seicento trentaduemila ettari la produzione integrata. Infine, l'impegno per la gestione di paesaggi, pascoli ad elevata valenza naturale ha coinvolto 441 mila ettari e 23 mila contratti.
Misura 214 - Superfice sovvenzionata e numero di contratti
Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori
delle zone montane e con svantaggi naturali (211 e 212)
AZIONI PER AREE SVANTAGGIATE E MONTANE
Gli imprenditori che hanno svolto l'attività agricola in aree con svantaggi naturali o in zone di montagna hanno trovato nel premio annuale per ettaro (misure 211 e 212) un valido sostegno a compensazione dei costi aggiuntivi e mancati guadagni sostenuti. Le aziende che hanno ricevuto tale tipo di sostegno sono state 127 mila ed hanno riguardato 2 milioni e cinquecento mila ettari di SAU, di cui 1 milione e seicentomila ettari nelle aree montane e 877 mila nelle altre zone soggette a vincoli naturali. Le indennità compensative erogate ammontano complessivamente a circa 1 miliardo e seicentomila euro di cui 800 mila euro di sola quota FEASR.
Non volendo tediare ulteriormente i lettori con ulteriori analisi delle rimanenti misure del PSR, che pure hanno la loro importanza e su cui avremo modo di tornare con successivi approfondimenti, per ora ci fermiamo qui. Tuttavia, questa veloce disamina delle relazioni finali di attuazione dei PSR fa emergere con chiarezza le cifre coinvolte nella programmazione dei PSR.Tali cifre rappresentano una significativa eredità da salvaguardare nella programmazione 2014-2020: oramai i tasselli del puzzle dei nuovi PSR sono tutti al loro posto, i bandi sono partiti e anche il conto alla rovescia sul disimpegno automatico dei fondi è già iniziato.
Luigi Ottaviani
PianetaPSR numero 55 - luglio7agosto 2016