La Regione Umbria ha avviato la fase di attuazione della cooperazione per l'innovazione nel PSR 2014-2020, con la pubblicazione il 6 luglio dei bandi delle sottomisure 16.1 e 16.2 nell'ambito della misura 16, Cooperazione. Per la 16.2 i bandi sono due, per gli interventi 16.2.1 e 16.2.2. Per quanto riguarda la tempistica, le domande si possono presentare fino al 4 ottobre 2016 per la 16.1 e 16.2.1 e fino al 16 aprile 2017 per la 16.2.2 (http://www.regione.umbria.it/la-regione/bandi).
I bandi sono stati presentati sul territorio il 15 luglio a Perugia, con l'Infoday "Programma di Sviluppo Rurale e cooperazione per l'Innovazione", nel corso del quale Autorità di Gestione del PSR e Servizio regionale competente hanno illustrato la centralità del tema dell'innovazione nel PSR regionale (il 12% del totale delle risorse PSR sono state destinate a questa priorità) e struttura, caratteristiche e procedure dei 3 bandi, per i quali sono stati stanziati 18 milioni di euro degli oltre 68 di spesa pubblica programmata per la misura nel settennio.
Nel corso dell'evento, caratterizzato da una forte partecipazione, è stato fatto anche un bilancio dell'attuazione della misura 124 del PSR 2007-2013 per l'innovazione, che ha visto giocare un ruolo importante svariati attori del territorio, e uno centrale il Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria. Con la 124 sono stati conclusi e rendicontati 121 progetti, che hanno coinvolto circa 540 operatori, per una spesa complessiva di oltre 30 milioni di euro. Il Parco Tecnologico ha inoltre presentato il ruolo dell'innovation broker nell'ambito del Partenariato Europeo per l'innovazione (EIP-AGRI), come facilitatore dell'innovazione.
Con il bando della 16.1, "Sostegno per la costituzione e gestione dei Gruppi Operativi dei PEI in materia di produttività/sostenibilità dell'agricoltura", si procede alla selezione dei Gruppi Operativi (GO) per l'innovazione finanziati dal PSR. Con quello della 16.2, intervento 16.2.1 "Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie realizzati da Reti e Poli di nuova costituzione", si selezioneranno Reti e Poli. Infine con quello della 16.2, intervento 16.2.2 "Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie realizzati da altri partenariati diversi dai Gruppi Operativi e dalle Reti o Poli di nuova costituzione", si dà il via alla selezione di partenariati diversi da quelli previsti dagli altri due bandi.
I bandi sosterranno progetti di innovazione che devono riguardare 5 Focus area (FA) : 2A, 3A, 3B, 6A, 6B; all'interno di ciascuna FA, i progetti nell'ambito della 16.1 dovranno riguardare, tra le altre, alcune questioni specifiche, sintetizzate nella tabella che segue.
Nel caso della 16.1, i progetti presentati dai partenariati per ognuna delle FA vengono selezionati per dare vita ad un Gruppo Operativo che implementa e gestisce un progetto di innovazione. I beneficiari sono partenariati con almeno un'impresa agricola (o agroalimentare o forestale) e un organismo di ricerca (partner obbligatori). Per tutti e tre gli interventi le imprese agricole devono essere obbligatoriamente regionali; per gli organismi di ricerca non sono stabilite limitazioni territoriali rispetto alla zona di provenienza.I GO vengono selezionati attraverso una procedura suddivisa in due fasi amministrative: la prima, propedeutica alla presentazione delle domande, individua i partenariati che manifestano interesse a costituire un GO (presentazione delle manifestazioni di interesse entro il 4 ottobre), valutazione, comunicazione ai partenariati ammessi;
la seconda seleziona i progetti (presentati dai partenariati entro 90 giorni dalla comunicazione di idoneità alla manifestazione di interesse), ammettendo a finanziamento un GO e il relativo progetto per ognuna delle 10 aree tematiche da bando, fino a esaurimento delle risorse disponibili. I GO si devono costituire come persona giuridica entro 60 giorni dalla selezione dei progetti. La spesa ammissibile per ogni progetto sarà di € 700.000, il livello di aiuto al 100%.
Per l'intervento 16.2.1 i progetti presentati dai partenariati in riferimento alle FA, con la stessa tempistica della 16.1, sono selezionati per dar vita a un Polo o a una Rete. I beneficiari sono partenariati (minimo due partner obbligatori) con almeno un'impresa agricola, agroalimentare o forestale, che si impegna a costituire una Rete o un Polo come persona giuridica; altri partner possono essere altre imprese agricole o imprese operanti in settori collegati o organismi di ricerca. La spesa ammissibile per ogni progetto sarà, come per la 16.1, di € 700.000 e il sostegno al 100%.
L'intervento 16.2.2 si differenzia dai precedenti per le procedure e i tempi, oltre che per la dimensione dei progetti. In questo caso non è prevista la manifestazione di interesse, ma direttamente la presentazione dei progetti di innovazione da parte dei capofila dei partenariati, entro 270 giorni dalla pubblicazione del bando (aprile 2017). I progetti saranno ammessi sulla base di 3 graduatorie: una per i progetti pervenuti entro 90 giorni dalla pubblicazione (per la quale sono previsti € 3.050.000); una per quelli pervenuti entro 180 (€ 3.050.000); l'ultima per quelli pervenuti entro 270 giorni (€ 2.900.000). Entro 60 giorni dall'ammissione, il capofila deve formalizzare il partenariato e avviare il progetto.
Sono beneficiari partenariati con partner obbligatorio l'impresa agricola (o agroalimentare o forestale) capofila; possono essere inclusi nel partenariato anche organismi di ricerca, esperti ed imprese operanti in settori collegati. La spesa ammissibile per ogni progetto sarà di € 200.000, il livello di aiuto al 100%.
La valutazione dei progetti sarà focalizzata in particolare su qualità della proposta (garantita dalla fissazione di una soglia minima di punteggio di 50 punti per la 16.1 e di 30 per gli altri due interventi) e innovatività intesa come validità tecnico scientifica, fattibilità e replicabilità dell'innovazione. La validità tecnico scientifica della proposta progettuale e il livello di fattibilità e replicabilità dell'innovazione proposta (fino a un punteggio massimo di 30 punti) verranno verificate da esperti indipendenti individuati dall'AdG, che motiveranno il giudizio.
Michela Ascani
CREA Centro di Politiche e Bioeconomia,Umbria
PianetaPSR numero 55 luglio/agosto 2016