Ogni giorno nascono 2 nuovi agriturismi: in tutto, al 2015, sono 22.238 le aziende agrituristiche autorizzate italiane, 494 in più rispetto all'anno precedente (+2,3%). E i numeri non finiscono qui: oltre 165 milioni di notti passate negli agriturismi negli ultimi 15 anni, oltre 190 mila ettari di paesaggio curato e fruibile grazie alla presenza delle attività agrituristiche, e oltre 22.000 fabbricati restaurati con un significativo recupero del patrimonio edilizio rurale. E poi: oltre 260 mila aziende con vendita diretta, 2.384 aziende con attività didattiche e circa 1200 aziende stimate con attività sociali. Sono i numeri della multifunzionalità italiana, che da soli basterebbero per testimoniare il valore della diversificazione delle attività in agricoltura.
Si è aperto così ad Arezzo, con il convegno "Un percorso lungo 15 anni: Agriturismo e multifunzionalità: motivazioni, interlocutori, risorse, mercato", AgrieTour 2016. Un evento al quale Ismea, nell'ambito della Rete Rurale Nazionale, ha realizzato una serie di eventi, ha partire proprio dal convegno inziale, nel quale l'Istituto di Servizi per il mercato agricolo Alimentare ha analizzato il fenomeno agriturismo, sottolineando come, nonostante i numeri da primato, nel 2015, rispetto a 1628 nuove aziende, siano 1134 quelle cessate, a testimonianza di alcune difficoltà contrastabili solo grazie a strategie operative e strumenti adeguati a supportarle a partire, per esempio, da un corretto e semplificato rapporto col sistema creditizio e con il mercato.
Ma altri elementi importanti sono emersi durante il convegno: dal ruolo fondamentale che questa attività ha per le aree interne (il 99,1% dei comuni delle aree interne ospita un agriturismo) e per i piccoli comuni (la metà delle aziende agrituristiche italiane si trova nei territori di comuni con meno di 5.000 abitanti) alla necessità di trovare il modo di valorizzare anche a livello normativo (si pensi al concetto di prevalenza) - con il concorso di tutte le forze istituzionali e associative in campo - le aziende che a loro volta dimostrano di aver creato una sinergia con altre aziende agricole del territorio per la fornitura di prodotti; dalla necessità di migliorare il sistema dei controlli a quello di velocizzare le procedure burocratiche per l'apertura di un agriturismo. Insomma, princìpi di linee-guida che, grazie alla presenza di ospiti istituzionali (dal Mipaaf agli assessori all'agricoltura di Lazio - Carlo Hausmann, Toscana - Marco Remaschi e Basilicata - Luca Braia) e addetti ai lavori, assumono un valore rilevante.
Altro momento importante la presentazione del Manuale "Agriturismo e multifunzionalità dell'azienda agricola: strumenti e tecniche per il management" realizzato da Ismea nell'ambito della Rete Rurale Nazionale 2014-2020: una pubblicazione diretta a tutto il sistema degli addetti ai lavori, con un taglio operativo che spazia dall'inquadramento giuridico-normativo della materia alla descrizione delle varie sfumature che la multifunzionalità può assumere con particolare riguardo all'attività agrituristica in tutte le sue componenti. Il volume si conclude con approfondimenti sulla fiscalità, sulla comunicazione, sui fattori critici di successo e sui rapporti tra imprese e territorio.
Solo per fare un esempio che può far comprendere il tenore della pubblicazione, nel capitolo "marketing interno" vengono suggerite a chi gestisce un agriturismo le "dieci mosse per la qualità": dalla check list con ciò che distingue la propria azienda dalle altre alla "mappa" per fare in modo che tutti i dipendenti sappiano comunicare la qualità dell'agriturismo; dalla preparazione del momento "topico" del benvenuto al cliente all'attenzione ad arredi coerenti con la storia del cibo che si propone; dall'organizzazione della spesso tralasciata ma importantissima "attività all'aria aperta" al monitoraggio della soddisfazione del cliente attraverso schede-questionario e controllo dei social network.
Ma le tre giornate di AgrieTour hanno visto anche un altro evento importante organizzato da Ismea nell'ambito della Rete Rurale Nazionale 2014-20: si tratta dei tre workshop dedicati alle imprese agrituristiche, multifunzionali e agli stakeholders dello sviluppo rurale. Tre le sessioni, dedicate alle buone pratiche nella multifunzionalità: "Agriturismo e ristorazione" "Attività sociali e didattiche" e "Attività ricreative ed altre attività". Nel corso dei workshop sono stati presentati casi studio di buone prassi dall'Italia e da Svizzera, Paesi Bassi e Lituania.
Per favorire lo scambio di opinioni e l'interazione con il pubblico gli incontri sono stati organizzati in un ambiente volutamente informale all'interno del quale sono intervenute alcune delle venti aziende individuate ed intervistate da Ismea nel corso del 2016. Gli imprenditori hanno raccontato con passione la loro esperienza di multifunzionalità facendo emergere diversi spunti di studio, analisi e futuri confronti, certamente insieme alla conferma che esiste un'agricoltura moderna, diversificata, "multifunzionale", che trainata dall'agriturismo, riesce a dare un contributo importante alle dinamiche di sviluppo territoriale seppure nei diversi contesti.
È anche emerso chiaramente come gli investimenti in agricoltura, in molti casi in territori apparentemente marginali, se supportati da una adeguata cultura imprenditoriale, possano produrre benefici privati e collettivi, di tipo sociale e ambientale, oltre che economico.
Il workshop inoltre è servito anche per aprire un dialogo, sereno e costruttivo, tra aziende e istituzioni con l'intento di tracciare nuovi percorsi di crescita condivisa; la partecipazione attiva a tutte le sessioni di diversi dirigenti e funzionari del Mipaaf e delle istituzioni regionali è stata la migliore testimonianza del grande interesse che gli attori pubblici rivolgono verso il tema della multifunzionalità in agricoltura.
Andrea Festuccia - Umberto Selmi
a.festuccia@ismea.it; u.selmi@ismea.it
PianetaPSR numero 57 novembre/dicembre 2016