La Politica agricola comune per il periodo 2014-2020 ha quattro obiettivi principali: garantire una produzione efficiente di alimenti, garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali, affrontare i cambiamenti climatici e contribuire allo sviluppo territoriale equilibrato. La realizzazione di questi obiettivi richiede la creazione e l'applicazione di nuove tecnologie, nuovi prodotti, nuovi modelli organizzativi e una capacità rafforzata di cooperare e diffondere le conoscenze acquisite. Ciò avviene adottando l'approccio multi-stakeholder e la programmazione congiunta tra gli Stati membri nella politica di ricerca e introducendo uno strumento specifico per supportare soluzioni innovative, il cosiddetto partenariato europeo per l'innovazione (EIP), strumento messo a disposizione dalla Commissione al fine di rimuovere la distanza tra i risultati della ricerca e l'adozione di nuove pratiche/tecnologie da parte degli agricoltori, delle imprese e dei servizi di consulenza. Per superare questo gap strutturale, l'Unione mette in campo uno dei principi ispiratori delle politiche rurali dell'ultimo ventennio: la progettazione guidata dal basso (bottom-up). In Italia, la possibilità di introdurre soluzioni innovative nell'agricoltura attraverso l'attuazione di EIP-Agri è stata anche di grande interesse per la formazione e il finanziamento previsto di 625 GO. Lazio con 165 gruppi operativi attesi e Emilia-Romagna con 116 sono le principali regioni. In questo ambito in Emilia-Romagna si è concluso l'iter istruttorio del secondo bando pubblicato all'inizio del 2017 per il sostegno alla costituzione di "Gruppi operativi del partenariato europeo per la produttività e la sostenibilità dell'agricoltura (16.1.01)" con una disponibilità di 5.407.608 di euro. Anche questo secondo bando ha suscitato forte interesse, infatti, sono stati presentati 86 progetti di cui il 70% ha superato positivamente l'iter istruttorio. Complessivamente saranno finanziati 35 progetti, ben oltre la metà di quelli risultati ammissibili al termine dell'iter istruttorio. Il numero dei progetti e le risorse complessive distribuite tra le varie focus area ammontano a 5.712.751 (overbooking) di euro delle risorse complessivamente. focus area "P4A Biodiversità": 9 progetti ammessi per un importo complessivo di 1.394.928,79 (risorse iniziali 1.337.0000 euro); focus area "P5C Energie rinnovabili": 10 progetti ammessi per un totale complessivo di 1.578.875,87 (risorse inizialmente a bando euro 1.549.959,00); focus area "P5D Riduzioni emissioni ammoniaca": 9 progetti ammessi per un totale di € 1.455.614,74 (euro 1.412.761 inizialmente messi a bando); focus area "P5E Forestazione ambientale": 7 progetti per un totale di 1.283.332,43 (euro 1.107.888,92 inizialmente messi a bando). I gruppi operativi sono costituiti prevalentemente da Centri ricerca e Università ma soprattutto da aziende agricole.
Maria Valentina Lasorella
Crea
PianetaPSR numero 64 settembre 2017