Cinquanta partecipanti "in tour", dal 17 al 22 settembre, tra Campania, Puglia e Molise, selezionati attraverso una fase preliminare di e-learning che ha coinvolto circa 500 studenti di 17 Atenei d'Italia, per un appuntamento ricco di esperienze, testimonianze, dibattiti, incontri, idee ed emozioni.
Il RuralCAMP, sul tema "Sviluppo rurale, agricoltura biologica e diversificazione" si è tenuto in tre Regioni (Campania, Puglia e Molise) dal 17 al 22 Settembre 2017, ricco (come sempre) di esperienze, testimonianze, dibattiti, incontri, idee ed emozioni.
Le Summer School RuralCAMP continuano a rappresentare un importante riferimento non solo per i giovani universitari che vogliono fare un'esperienza pratica, ma anche per le Regioni che intendono replicare le azioni pilota realizzate dalla Rete rurale, partecipando alla costruzione di una strategia condivisa per dare forza, efficacia e continuità alle iniziative realizzate dalla Rete rurale.
Autorità e ospiti
Inaugurata, tra gli altri, da Brunella Mercadante, Dirigente Ufficio Tutela della Qualità e Servizi di supporto agricolo e dalle note introduttive di Gianluca Nardone, Autorità di Gestione della Regione Puglia e di Pierluigi Milone, referente Assistenza tecnica della Regione Molise, la plenaria di apertura ha avuto luogo il 18 settembre u.s. presso l'azienda agricola biologica "Fattoria la Colombaia" a Capua (Ce) e ha visto la partecipazione di numerosi ospiti che hanno alimentato un dibattito costruttivo sui temi della Summer School.
In chiusura Roberta Cafiero, Dirigente dell'Ufficio Agricoltura biologica del MiPAAF ha espresso soddisfazione per l'ampia partecipazione da diverse Regioni e Atenei d'Italia e ha sottolineato l'importanza di rafforzare la sinergia anche a livello regionale, in particolare tra l'Assessorato all'Agricoltura e l'Assessorato Formazione.
La giornata, costruttiva e ricca di spunti importanti, ha rappresentato un primo momento di confronto e interazione tra Sistema dell'Istruzione, Istituzioni agricole e attori del territorio.
Molto apprezzati dai partecipanti anche l'evento istituzionale di intrattenimento realizzato presso la Masseria Sant'Agapito, in presenza di Domenico Campanile_Dirigente della Regione Puglia e di Alberto Casoria, Presidente del Gal Meridaunia, e la giornata conclusiva, organizzata presso l'albergo diffuso di Borgo Tufi, che ha visto la partecipazione di Lino Gentile, Sindaco di Castel del Giudice.
I lavori
Strutturato in study visit e sessioni di esercitazioni, il RuralCAMP ha avuto un taglio pratico: si è articolato in visite aziendali, incontri con portatori d'interesse, laboratori pratici e discussioni per conoscere azioni innovative e buone pratiche attraverso le parole e l'esperienza di "chi fa le cose": imprenditori agricoli e operatori tecnici. Il percorso formativo sul campo è stato focalizzato su tre ambiti chiave, agricoltura biologica, diversificazione delle produzioni e delle attività aziendali e sostenibilità economica, sociale e ambientale, inseriti nel più ampio contenitore della Politica di sviluppo rurale. Sono stati presi in esame otto casi studio aziendali, selezionati dalle Regioni e dalla Rete Rurale come best practice (aziende agricole biologiche Abim, Corbo, Torre a Oriente e Malerba in Campania; Paglione e Fratelli Carrino in Puglia; Desiderio Flavio-Orto d'Autore e Fattoria di Vaira in Molise) e tre esperienze di particolare interesse, ognuna delle quali rappresenta un punto di riferimento importante per l'ambito regionale di pertinenza (Fattoria La Colombaia, Masseria Sant'Agapito e Azienda Melise).
Le esercitazioni collettive hanno avuto lo scopo di valutare la sostenibilità aziendale attraverso una metodologia di lavoro comune che consente di analizzare le variabili in gioco (singolarmente o in modo integrato), di attribuire a ciascuna di esse la propria importanza relativa e di fornire elementi di analisi (parole chiave) utili per valutare gli interventi sul territorio, rispetto al raggiungimento di tre target: sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Le relazioni conclusive dei partecipanti sono state organizzate secondo un nuovo formato, "sessioni poster" e per temi. Ai "rapporteurs" dei singoli gruppi di lavoro il compito di sintetizzare, nell'ambito dell'evento conclusivo, la ricchezza di quanto emerso durante le study visit, sottolineando sfide e opportunità per le aziende, per le istituzioni e per la società civile. I frutti del lavoro degli studenti e dei docenti referenti saranno pubblicati a partire dal mese di ottobre sul web, dove sarà data ampia visibilità ai casi studio aziendali del RuralCAMP, attraverso la divulgazione degli elaborati prodotti.
L'iniziativa RuralCAMP ha previsto, inoltre, una sessione di focus group, con lo scopo sia di favorire l'acquisizione di informazioni da parte dei diversi attori "rurali e non" che di consentire l'autovalutazione in itinere dellaSummer school per raccogliere, con interviste e successivi momenti di dibattito, i feedback dei partecipanti.
A conclusione dellaSummer School, i docenti universitari hanno rinnovato i ringraziamenti alla Rete rurale, lanciando l'invito alle istituzioni partner dell'iniziativa Rural4Università a ripetere l'esperienza del RuralCAMP2017.
L'augurio, ha concluso il Sindaco Gentile è di attrarre sempre più i giovani nelle aree rurali, contribuendo al rilancio del settore agricolo, attraverso azioni concrete e virtuose, come quelle realizzate a Castel del Giudice: "un meleto di quaranta ettari che rifornisce marchi prestigiosi, una residenza sanitaria assistita, un borgo antico riqualificato e la valorizzazione di beni naturali, interventi che in termini pratici significano posti di lavoro e crescita economica".
Il futuro
Sembra una forzatura prospettare dubbi sul futuro di un binomio imprescindibile: nuove generazioni e agricoltura. Tuttavia, nel caso dell'agricoltura biologica si assiste oggi, da un lato, ad una forte espansione sia dell'offerta (superficie dedicata all'agricoltura biologica e numero di addetti) che della domanda (valore del mercato di prodotti biologici) e dall'altro -come ribadito da Laura Viganò del CREA PB- ad una relativa carenza del sistema della conoscenza, con particolare riguardo alla formazione, non solo in ambito universitario. L'andare verso un sistema più sostenibile, come detto da Pierluigi Milone nel suo intervento introduttivo- non può prescindere da tre elementi: rinnovamento culturale, diversificazione e cooperazione fra i diversi attori. Da questo punto di vista, Rural4Learning -hanno asserito i rappresentanti delle Regioni Campania, Puglia e Molise, rappresenta "un modo nuovo di far camminare le conoscenze e di far interagire mondo universitario, realtà produttive del settore biologico e istituzioni pubbliche", nonché un modello per il Psr, "con positive ricadute per il territorio e i cittadini".
Paola Lionetti
PianetaPSR numero 64 settembre 2017