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Italia-Francia-Tunisia, una study visit "triangolare" per il rafforzamento dello sviluppo rurale nel Nord Africa

Il gemellaggio tra i tre Paesi focalizzato sulla realizzazione di azioni pilota e sul supporto metodologico per l'elaborazione e la gestione di politiche in campo agricolo e rurale. Una delegazione tunisina in vista in Piemonte tra biellese, langhe Roero e Canavese.

Il Progetto Twinning"Appui Institutionnel au Ministère de l'Agriculture, des ressources hydraliques et de la peche pour renforcer ses capacités d'élaboration et de mise en oeuvre de politiques agricoles et rurales inclusives, partecipatives ed de long terme, Italia-Francia-Tunisia", ha per oggetto attività di gemellaggio tra le amministrazioni tunisine e di due Stati Membri dell'Unione Europea - Italia e Francia -, nel settore delle politiche agricole e rurali. Nello specifico, nelle attività di gemellaggio sono coinvolti i servizi dei Ministeri dell'Agricoltura dei tre Paesi interessati ed esperti di pratiche agricole e rurali.
Dal punto di vista operativo, il Progetto prevede un insieme di attività - prevalentemente missioni in loco di esperti italiani e francesi - volte a rafforzare la capacità gestionale e di governance delle politiche agricole e rurali da parte del personale del Ministero dell'agricoltura tunisino. Esse si articolano in due macro aree:
Area A. Sostegno metodologico volto a favorire la realizzazione di azioni pilota (similari a quelle dell'approccio Leader in Europa: azioni di sviluppo locale inclusive e partecipative) nell'ambito del Programma PAP (Programme d'Actions Pilotes), nonché la capitalizzazione delle esperienze realizzate in tale ambito.
Area B. Supporto metodologico per l'elaborazione e la gestione di politiche in campo agricolo e rurale.
Relativamente alla prima Area, in Tunisia sono stati selezionati quattro territori nei quali dovranno essere realizzati progetti di sviluppo rurale partecipativo e integrato, similari a quelli realizzati dai Gruppi di Azione Locale sul territorio europeo nell'ambito Leader.
Tra le attività del Progetto rientra anche l'organizzazione di visite di studio nelle realtà rurali europee finanziate dal Leader con lo scopo di apprendere sul campo come si realizzano i progetti con approccio partecipativo e inclusivo.
Nel 2016 una visita di studio è stata organizzata in alcuni territori Leader francesi, mentre da poco si è conclusa quella in Italia e precisamente in Piemonte. Una delegazione di sette funzionari del Ministero dell'agricoltura tunisino, dal 24 al 30 settembre, è venuta in Italia e accompagnata da personale di ricerca e tecnico del CREA- PB (al quale il Mipaaf ha affidato la Segreteria Tecnica del Progetto), ha visitato le aree del biellese, delle Langhe Roero e del Canavese.
Il programma di lavoro prevedeva degli incontri presso l'assessorato agricoltura della Regione Piemonte con la struttura istituzionale che segue il Leader; delle visite presso i GAL al fine di avere una visione d'insieme delle attività che essi svolgono sui rispettivi territori e delle visite sul campo di alcuni dei progetti realizzati nel corso degli anni.
Il primo giorno si è svolto l'incontro in Regione al quale hanno preso parte l'Autorità di Gestione del PSR, il responsabile della misura 19 (Leader) e altri funzionari dell'Assessorato. Durante l'incontro è stato illustrato il contesto del Leader nel Piemonte ed il ruolo della Regione: come si elabora un PSR, quali sono le procedure per la selezione dei territori, dei PSL e dei GAL.
Nella prima giornata si è realizzato un incontro presso il GAL Montagne biellesi, alla sua seconda esperienza di Leader. Nel territorio del Gal le study visit si sono svolte presso 3 aziende selezionate per aver investito sulla sostenibilità e diversificazione.
La Delegazione Tunisina ha visitato l'Azienda Agricola Cà d'Andrei, che si occupa, con metodo biologico, della coltivazione di circa 15 ettari di terreno di cui una quota è destinata a orto e frutteto, il resto a pascolo. L'azienda comprende un allevamento di circa 45 capre da latte della razza Camosciata delle Alpi e Saanen, il cui latte viene lavorato crudo nel proprio caseificio. Il fienile ventilato dell'azienda è alimentato con pannelli solari. Con i fondi del LEADER 2007-2013 è stato ristrutturato il laboratorio per la produzione di salumi. La Cà d'Andrei svolge anche attività didattica sviluppando progetti strettamente correlati al settore agricolo. La delegazione ha avuto modo di appurare la metodologia di produzione.

 

La seconda visita si è effettuata presso La Cascina Montefino, a conduzione familiare, che segue rigorosamente la tradizione casearia e contadina. La stalla, costruita con fondi Leader, ospita vacche di bruna alpina, pezzata rossa di Oropa e piemontese. L'azienda produce formaggi conservati nel locale per la stagionatura, costruito in pietra di tufo, utilizzando i fondi Leader. Produce latticini, salumi e carne di propria produzione che vende nel proprio spaccio aziendale. L'ultima visita della giornata si è tenuta alla Casa dell'Arco (centro di accoglienza che si occupa della gestione della ricettività e organizza attività sportive, campionati di raccolta dell'oro, e visite guidate all'antica miniera d'oro, a cielo aperto, di epoca romana). L'edificio, ristrutturato con i fondi della programmazione LEADER 2007-2013, di proprietà del comune di Zubiena, ed è tra i più caratteristici a Vermogno e rappresenta un interessante esempio di architettura rurale a testimonianza di un'economia agricola marginale e di sussistenza. La giornata si è conclusa con la visita all' Ecomuseo della Valle Elvo e Serra, che con il suo Museo dell'oro testimonia tradizioni antichissime. Nella frazione Vermogno di Zubiena la Delegazione ha visitato Victimula, l'antico villaggio dei cercatori d'oro italiani, un tempo centro nevralgico per la ricerca dell'oro alluvionale in Italia. La giornata si è conclusa con una visita alla Riserva Naturale Speciale della Bessa.
Il giorno successivo la Delegazione si è recata nella zona delle Langhe Roero. Dopo il consueto incontro con il GAL, operante già dal Leader Plus, che ha illustrato la propria attività e il territorio nel quale opera, la visita della mattina è stata presso l'azienda agricola biologica Amaltea. Questa azienda, gestita da una giovane coppia, si caratterizza per l'attività di recupero di varietà antiche, sia relativamente alla pastorizia, allevando un'antica razza autoctona di pecore, detta appunto delle Langhe, sia con la coltivazione di cereali antichi come il mais Ottofile. L'azienda svolge altresì attività di fattoria didattica, ospitando le scolaresche nell'ex stalla, ristrutturata grazie ai fondi PSR 2007-2013 e dove, nel corso della visita, si è assistito alla degustazione dei formaggi dell'azienda, particolari anch'essi poiché prodotti utilizzando latte crudo.
Nel pomeriggio, attraversando il paesaggio costituito da vigneti terrazzati delle Langhe-Roero e Monferrato, che costituiscono "un esempio di interazione dell'uomo con il suo ambiente naturale (definizione UNESCO)",

si è visitato, presso il comune di Barolo, un Museo che ospita una collezione internazionale di etichette da vino d'uva. Fondata dal Prof. Cesare Baroni Urbani e incrementata in vent'anni di attento e paziente lavoro, conta circa 282.000 esemplari, singoli, diversi e autentici, che datano dalla fine del Settecento ai giorni nostri. La collezione è stata donata al Comune di Barolo ed è custodita presso il WiMu (Museo del Vino a Barolo), in locali che grazie ad interventi di opere generali e specialistiche hanno consentito il riadattamento alla nuova destinazione d'uso. Il GAL, utilizzando i fondi del PSR 2007-2013, ha finanziato il progetto di recupero delle sale che ospitano la collezione.
La giornata si è conclusa ad Alba presso l'Agenzia per la Promozione Turistica che ha illustrato le iniziative di promozione paesaggistica e di alta gastronomia locale.
Le visite aziendali si concludono con l'ultimo incontro in programma,  presso il Gal Valli del Canavese, alla sua terza esperienza Leader Plus. Successivamente la delegazione ha effettuato le tre visite presso le aziende selezionate per le scelte di investimento indirizzate alle attività produttive, valorizzazione dei beni culturali e investimenti non produttivi su superfici forestali. La prima visita si è tenuta alla Segheria Valle Sacra che coniuga la sua attività con quella della Società Cooperativa Agricola Valli Unite del Canavese, dove è stato possibile assistere al ciclo di produzione di materiali prodotti esclusivamente con legno piemontese. I contributi di LEADER 2007-2013 hanno consentito alle aziende di acquistare macchinari tecnici.

Nella  seconda visita, presso il Comune di Settimo Vittone, che ha ricevuto finanziamenti Leader per la realizzazione di una campagna di scavi archeologici all'interno del Battistero della Pieve di San Lorenzo, la delegazione ha avuto modo di visitare un fonte battesimale risalente, probabilmente, all'epoca paleocristiana e gli antichi affreschi presenti nella Pieve. Con i contributi del bando "Investimenti non produttivi su superfici forestali", il Comune di Settimo Vittone hariqualificato di una faggeta comunale nella località Trovinasse nella quale la Delegazione ha avuto modo di visitare l'area didattica con percorsi autoguidati, accessibili anche a soggetti portatori di disabilità. Nel dettaglio è stato realizzato un percorso sensoriale suddiviso in tratti e caratterizzati da una pavimentazione in materiale naturale tipico dell'ecosistema bosco. Attorno ad un grande albero di faggio è stata realizzata una palafitta raggiungibile anche da soggetti portatori di disabilità. Tutto il percorso è dotato di una segnaletica ad hoc e da bacheche che illustrano i punti di interesse della faggeta.
La settimana di study visit si è conclusa con un ultimo incontro tra i delegati, esperti CREA e rappresentanti della Regione Piemonte, finalizzato a capitalizzare le esperienze sul campo.
In questa sede i rappresentanti di Tunisi  hanno avuto occasione di porre ulteriori quesiti, soprattutto inerenti la governance per la gestione dei fondi da destinare ai progetti.
Consapevoli che l'esperienza per la delegazione tunisina è stata senz'altro interessante e produttiva, lo è stata altresì per i referenti italiani i quali, hanno avuto modo, attraverso le testimonianze dei delegati, di approfondire la conoscenza delle esperienze di sviluppo locale in corso sul territorio di Tunisi.

 
 
 

Laura Guidarelli e Anna Lapoli (CREA-PB)
Segreteria Tecnica del Progetto Twinning Italia-Francia-Tunisia


 
 
 

PianetaPSR numero 65 ottobre 2017