Gli "Smart villages", villaggi intelligenti, sono considerati un argomento di grande interesse dalla Commissione Europea, come strumento volto ad incoraggiare lo sviluppo socio-economico.
Tanti sono già i progetti di villaggi intelligenti, attivati anche in altri continenti, come nel caso del premio istituito già dal 2009 dall'lndia Trade Promotion Organisation, che premia esperienze sostenute da una comunità agricola e basate sull'utilizzo di energie alternative, sul benessere degli animali, sulla sostenibilità e sulle produzioni biologiche. Nel contesto italiano sono tanti i piccoli comuni, borghi rurali, in grado di intraprendere il cammino dello smart village e rappresentare un esempio di sostenibilità e opportunità. La Strategia Nazionale per le Aree Interne punta su queste realtà rurali da orientare, così da sfruttare i loro punti di forza consolidandoli e creandone di nuovi, per offrire nuove opportunità di sviluppo. Il villaggio molisano di Castel del Giudice ne rappresenta un esempio, basato su un consumo idrico ed energetico più intelligente e il recupero di terreni abbandonati riconvertiti alla produzione di frutta biologica e la creazione di un albergo diffuso.
Nel corso della primavera scorsa, è stato presentato a Bruxelles il piano di azione per gli "Smart village", con una strategia basata su 16 iniziative (seminari, conferenze, progetti pilota) per supportare e migliorare l'attuazione delle politiche UE a sostegno delle aree rurali.
Da Cork 2.0 agli Smart village
Nell'inizio dell'autunno 2016, più di 340 operatori si sono riuniti a Cork per sviluppare e condividere una visione per il futuro delle aree rurali dell'Unione. Sotto la rubrica «Una vita migliore nelle zone rurali», la Dichiarazione di Cork 2.0 definisce le aspettative e le aspirazioni delle aree rurali; tra le priorità da affrontare, si chiede che le politiche prestino particolare attenzione al superamento del divario digitale e che sviluppino tutte le potenzialità offerte da una adeguata connettività e dalla digitalizzazione delle aree rurali. Il criterio di azione è basato su approcci integrati e sull'interazione tra diversi settori produttivi e di servizi nell'ottica di una crescente complementarità e coerenza tra interventi. Da questi punti fermi ha preso avvio il documento comunitario sullo sviluppo degli smart village, considerati come una possibile risposta alle nuove sfide delineate con Cork 2.0.
Quello degli Smart village è un concetto relativamente nuovo nello sviluppo delle politiche dell'UE. I villaggi intelligenti si riferiscono a "aree rurali e comunità che si basano sui loro punti di forza e sullo sviluppo di nuove opportunità". Nei villaggi intelligenti, le tecnologie digitali e le innovazioni migliorano le reti e i servizi tradizionali, quelli potenziali e i nuovi. Un migliore uso della conoscenza può promuovere la qualità della vita, un uso più razionale delle risorse, un minor impatto sull'ambiente e la creazione nuove opportunità per le filiere rurali in termini di prodotti e valore aggiunto. Lo scopo del documento comunitario è di lanciare delle riflessioni sui villaggi del futuro. È stato redatto in modo congiunto da diverse direzioni generali e si basa su una visione condivisa di uno sviluppo equilibrato nelle regioni europee e sulla necessità di fornire prospettive di crescita alle aree rurali e ai villaggi rurali. I villaggi intelligenti non possono essere attivati, infatti, in modo isolato, ma dovrebbero essere incorporati in più ampie strategie di sviluppo regionale e territoriale. Rafforzare i legami tra le aree rurali e quelle urbane è ritenuto fondamentale, come anche la costituzione di una corretta governance del processo.
Il Piano di azione per gli Smart villages
L'11 aprile 2017 la Commissione europea ha presentato il documento "Piano d'azione dell'UE per i villaggi intelligenti". Lo scopo di questo Piano è, come detto, quello di riflettere sui villaggi del futuro, annunciando una serie di iniziative nel quadro delle politiche e dei fondi europei legati allo sviluppo rurale, allo sviluppo regionale, alla ricerca, al trasporto, all'energia e al digitale. Il Piano di azione prevede 16 iniziative, tra convegni seminari progetti pilota, in corso o programmate fino al 2020. Si tratta di misure già attivate e finanziate su diverse linee di intervento e che puntano al miglioramento delle attuazioni delle Politiche a sostegno delle aree rurali previste dalla UE e di nuove iniziative direttamente collegate proprio agli Smart village.
Obiettivo delle Direzioni generali coinvolte è individuare driver e fattori di successo per i villaggi intelligenti, vale a dire comunità rurali che sfruttano a pieno le proprie risorse potenziando quelle più tradizionali e, soprattutto, attivandone di nuove, grazie alle tecnologie digitali, alle comunicazione e alle innovazioni, così da creare opportunità e attrattività per i territori rurali. L'esito del progetto dovrebbe portare a individuare soluzioni applicabili in tutta l'Unione europea, tenendo conto della diversità dei diversi contesti. Condividere una definizione comune e le caratteristiche dei villaggi ecosociali e intelligenti, con esempi concreti di buone pratiche, dovrebbe essere uno strumento importante per contribuire a migliorare lo sviluppo rurale. Il coinvolgimento di tutti i cittadini supportati da una valida governance saranno garanzia di successo.
Sono molteplici le politiche europee che concorrono alla realizzazione di questo progetto, politiche di sviluppo rurale, di coesione e bandi previsti nell'ambito dei programmi come Horizon 2020 e Connecting Europe Facility, attraverso una visione di collaborazione e integrazione dei fondi europei disponibili, ma è soprattutto il FEASR (anche con LAEDER e i PEI) a giocare un ruolo centrale e a mettere a disposizione dei villaggi intelligenti numerosi strumenti di supporto. Sono quasi 100 i miliardi di euro stanziati dal bilancio UE per un totale di 118 progetti di sviluppo rurale per programmi nel periodo 2014-2020. Si tratta di investimenti che riguardano soprattutto il settore ambiente, clima e dei trasporti.
Il contribuito della Rete europea: il gruppo di lavoro "Smart villages"
Molte zone rurali europee sono bloccate in una "spirale di declino" dove agiscono due principali tendenze, che si rafforzano reciprocamente: una mancanza di posti di lavoro e di attività sostenibili e servizi inadeguati e in declino. Negli ultimi due anni la Rete europea per lo sviluppo rurale (RESR) ha effettuato diverse attività per esaminare la prima di queste due sfide, organizzando gruppi tematici sulle filiere e sulle imprese e la loro competitività intelligente. Quest'anno, la RESR affronta la seconda parte dell'equazione, lanciando un nuovo gruppo di lavoro tematico (GT) sui villaggi intelligenti, che si concentra sulla rivitalizzazione dei servizi rurali attraverso l'innovazione digitale e sociale.
Da questo settembre, per la durata di dieci mesi circa, lo specifico gruppo tematico discuterà e si confronterà su come dare nuovo impulso alle aree rurali attraverso le innovazioni digitali e sociali. Nel corso del TG, i membri del gruppo scambieranno e condivideranno conoscenze ed esperienze, analizzeranno nuove proposte orientate alla pratica, identificheranno pratiche e progetti e casi studio. I temi principali da affrontare riguardano in che modo nelle aree rurali i servizi in settori fondamentali, quali la salute, i servizi sociali, l'istruzione, l'energia, la mobilità, il commercio, possano essere migliorati e resi più sostenibili e innovativi attraverso l'implementazione di strumenti ICT e grazie al sostegno di azioni e progetti condotti dalla comunità stessa (bottom up). Il gruppo intende diventare un punto di riferimento per condividere esperienze e per dare impulso a nuovi modi di attuare la politica di sviluppo rurale. Gli obiettivi principali sono quindi: sviluppare raccomandazioni ed esempi per migliorare le strategie per la rivitalizzazione di servizi rurali innovativi e rafforzare il ruolo dei PSR, fornire orientamenti, strumenti ed esempi a livello di progetti concreti. Tutti i riscontri derivanti da tali attività saranno poi diffusi attraverso la rete di sviluppo rurale.
Link utili:
https://ec.europa.eu/agriculture/sites/agriculture/files/rural-development-2014-2020/looking-ahead/rur-dev-small-villages_en.pdf
https://ec.europa.eu/agriculture/rural-development-2014-2020/looking-ahead-cork-20-declaration_en
https://enrd.ec.europa.eu/smart-and-competitive-rural-areas/smart-villages_en
Roberto Cagliero
Novella Rossi
CREA
PianetaPSR numero 65 ottobre 2017