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Innovazione

Horizon2020, per il triennio 2018-20 tre bandi per creare nuove opportunità di innovazione in agricoltura

Pubblicato il programma di lavoro per il triennio 2018-2020 che prevede 1,3 miliardi di euro su tre bandi nell'ambito della Societal Challenge 2. Riflettori puntati su uso sostenibile delle risorse produttive, promozione del cosiddetto "rinascimento rurale" e tecnologie della comunicazione e dell'informazione.

Il Programma Quadro europeo per la Ricerca e l'Innovazione 2014-2020, comunemente denominato Horizon2020, destina risorse finanziarie a progetti di ricerca e sviluppo caratterizzati da un forte potenziale di innovazione, ma anche a iniziative che possano favorire l'adozione di soluzioni innovative caratterizzate dal coinvolgimento diretto di attori della produzione. Horizon 2020 è uno strumento fondamentale per l'attuazione della politica della ricerca e innovazione in agricoltura nel nostro paese. Infatti, il Piano strategico per l'innovazione e la ricerca nel settore agricolo alimentare e forestale 2014-2020, documento nazionale di riferimento per il coordinamento delle attività nazionali di ricerca e innovazione in questi settori, richiama l'attenzione sull'importanza di Horizon 2020, quale strumento per rispondere ad alcune delle sfide principali che anche l'agricoltura italiana deve affrontare.    
Lo scorso 27 ottobre è stato pubblicato il programma di lavoro (Work Programme - WP) di Horizon2020 per il triennio 2018-2020 che destina circa 1,3 miliardi di euro ai bandi della Societal Challenge 2 (SC2) 'Food security, sustainable agriculture and forestry, marine and maritime and inland water research and the bioeconomy'. Tale area tematica, che si pone l'obiettivo di rispondere alle sfide della produzione primaria in un panorama di cambiamenti sociali e climatici, intende valorizzare il ruolo dell'agricoltore nel processo di innovazione per la produzione di cibo, di nuovi prodotti non alimentari e nello sviluppo dell'ambiente rurale. È inoltre importante sottolineare che l'attuale periodo di programmazione ha introdotto alcune novità nelle modalità di attuazione delle politiche europee in materia di innovazione e ricerca, allo scopo di migliorarne gli effetti in termini di trasferimento dei risultati della ricerca in azienda. L'introduzione dell'approccio multi-attore risponde all'esigenza di migliorare il trasferimento dei risultati della ricerca e stimolare l'introduzione di soluzioni innovative. Questo approccio prevede la partecipazione attiva di diverse categorie di attori - ricercatori, imprenditori agricoli, consulenti, industria alimentare, e così via - in tutte le fasi di realizzazione di un progetto e nella successiva divulgazione dei risultati. Scopo di questo approccio non è solo favorire il trasferimento dei risultati della ricerca in campo ma anche restituire agli imprenditori agricoli e ai loro fabbisogni un ruolo centrale nella politica della ricerca in agricoltura.
L'approccio multi-attore nella prima fase della programmazione dal 2014-2017 ha consentito la realizzazione di oltre 60 progetti (multi actor projects) e 17 reti tematiche (thematic network), mostrando chiaramente la direzione da intraprendere per ottenere azioni di ricerca e innovazioni di grande successo.
Le opportunità di finanziamento che riguardano il settore agricolo e dello sviluppo rurale troveranno spazio nel biennio 2018-2020 all'interno di bandi specifici a tema (calls):

  • "Sustainable Food Security - SFS" volta a realizzare un uso più sostenibile delle risorse produttive e alla produzione di cibo di qualità, tramite una migliore gestione degli ecosistemi e delle risorse naturali (minore utilizzo di pesticidi e di altre sostanze chimiche);
  • "Rural Renaissance - RUR" intende promuovere quello che viene ora definito come il rinascimento rurale, auspicando una nuova  e accattivante sfida a favore delle aree rurali più  giovani ed eco-sostenibili, per un equilibrio dello sviluppo delle diverse aree geografiche e al valore della catena alimentare;
  • "Information And Communication Technologies - ICT": anche il mondo agricolo e le comunità rurali devono essere protagonisti della società sempre più innovativa e digitalizzata, e tale trasformazione deve essere una realtà possibile.

Questi temi costituiscono gli obbiettivi attuali e futuri delle politiche comunitarie. Le risorse ad essi destinati rappresentano un'opportunità per il settore agricolo che nello scenario di cambiamento globale deve diventare più resiliente, sostenibile e capace di coinvolgere le fasce di età più giovani nelle sfide socio-economiche tipiche delle aree rurali.
Aziende più sostenibili, cibo più sicuro, miglioramento della qualità della vita nei territori rurali, diventano obiettivi possibili partendo dalla tutela dell'ecosistema, la nutrizione del suolo, la valorizzazione delle risorse genetiche e l'adattamento al cambiamento climatico.
L'ambito europeo nel quale tali tematiche vengono trattate, trovano assolutamente riscontro anche a livello nazionale nel Piano strategico per l'Innovazione e Ricerca nel settore agricolo alimentare e forestale. Risulta infatti assolutamente necessario il coordinamento tra gli interventi a livello europeo e quelli a livello nazionale. In questo la Rete rurale nazionale assolve al compito di attivare una serie di azioni coordinate per favorire il dialogo e il collegamento fra gli attori istituzionali e fra essi e il mondo operativo (imprese, società civile, associazionismo ecc.), nonché per animare, stimolare e connettere le attività di diffusione dell'innovazione che sono realizzate nell'ambito dei PSR (Gruppi Operativi e altre Misure).

Ripartizione finanziaria

La dotazione finanziaria direttamente assegnata a tematiche agro-alimentari, forestali e di sviluppo rurale (il programma di lavoro include anche la priorità Blu Growth, che si riferisce a tematiche legate alla gestione delle acque terrestri e marine) si attesta appena sopra il miliardo di euro e sarà così ripartita nelle tre tematiche nel periodo 2018 -2020:

  • SFS - Sustainable Food Security: ad essa sono destinati circa i 2/3 dell'importo totale (circa € 730 milioni, di cui 218 milioni previsti nel bando con scadenza 28/2/2018), che finanzieranno progetti legati alla gestione del suolo, alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, alla tutela dell'ambiente, all'introduzione di sistemi aziendali più efficienti dal punto di vista ambientale, al miglioramento genetico vegetale e animale e attività di cooperazione con Paesi extraeuropei, in particolare Cina e paesi africani;
  • RUR - Rural Renaissance: sono destinati € 263 milioni, di cui 60 milioni saranno specificamente dedicati a progetti che promuovano il ricambio generazionale, l'aumento della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e socio-economici e la protezione dell'ambiente, insieme alla promozione dello scambio di conoscenza e di sistemi innovativi. Parte della tematica di Rural Renaissance sarà inoltre congiunta con quella di Information and Communication Technologies - ICT
  • ICT - Information And Communication Technologies: 100 milioni di euro destinati ad attività per lo sviluppo di tecnologie digitali (ICT) e allo studio dell'impatto di tali strumenti come preparazione al futuro (RUR).

Documentazione

In occasione della pubblicazione del WP 208-2020 nei giorni 14 e 15 novembre scorsi si sono svolte giornate informative organizzate a Bruxelles dalla Commissione (Agenzia esecutiva per la Ricerca REA - Direzione Generale per la Ricerca el'Innovazione - DG RTD, e la Direzione Generale per l'Agricoltura e lo SviluppoRurale - DG AGRI), di cui il materiale informativo è a disposizione ai seguenti link:

 
 
 

Silvia Baralla - Mipaaf -DISR IV
Serenella Puliga - Mipaaf- DISR IV
Mara Lai - RRN-CREA-PB


 
 
 

PianetaPSR numero 66 novembre 2017