"La continua interazione tra istituzioni, enti di ricerca e attori del territorio, al fine di programmare attività che consentano di rafforzare le aree rurali, rendendole sempre più competitive, sfruttando al meglio le misure fornite dalla Politica Agricola Comunitaria" è un elemento fondamentale per la crescita di un territorio, quello calabrese che "presenta grandi potenzialità, spesso ancora inespresse, e una buona presenza di intelligenze e competenze che, grazie alla collaborazione, possono rappresentare il volano di sviluppo economico e sociale per la Calabria".
Così i dottori Lorenzo Maria Abenavoli e Demetrio Fortugno, referenti del Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria per il progetto Rural4università, hanno spiegato in un'intervista il senso della partecipazione del loro Ateneo al progetto organizzato dalla Rete Rurale Nazionale.
L'occasione è stata quella del seminario "Investire nello sviluppo rurale e sui giovani", organizzato dalle RRN, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, lo scorso 14 novembre.
Al centro della giornata c'è stata la presentazione del Business Plan Online di ISMEA-Rete Rurale, alla quale hanno preso parte oltre 100 partecipanti.
I lavori sono stati aperti dal Prof. Giuseppe Zimbalatti Direttore del dipartimento, che nel sottolineare l'importanza dell'evento, come di tutto il progetto Rural4Università, ha evidenziato come la collaborazione fra istituzioni abbia permesso di raggiungere, principalmente attraverso la Rete Rurale Nazionale, risultati reali per lo scambio delle buone pratiche in agricoltura.
Come è iniziata la vostra collaborazione con la Rete Rurale?
Le attività della Rete Rurale Nazionale sono sempre state per noi oggetto di particolare interesse, osservando le priorità che essa promuove, con un occhio di riguardo a quelle che tendono a coinvolgere stakeholders e beneficiari di misure PSR nonché a quelle sulla comunicazione e condivisione di conoscenze sulle politiche di sviluppo rurale. Ad inizio 2017, quando nell'ambito del progetto Rural4learning è stata presentata l'iniziativa Rural4università, il Dipartimento Agraria non si è lasciato sfuggire l'opportunità di partecipare, con una struttura apposita coordinata dai sottoscritti, al fine di creare l'opportunità per i nostri studenti di approfondire le conoscenze sulle buone pratiche aziendali, così come dei sistemi innovativi nell'ambito del mondo delle coltivazioni biologiche.
Quanto è importante la collaborazione fra le Istituzioni e quanto particolarmente lo è stata per il vostro Dipartimento?
Riteniamo fondamentale la collaborazione con le Istituzioni, sia per quel che riguarda le grandi potenzialità ancora inespresse che il territorio calabrese presenta sia nell'ambito dei compiti di terza missione propri delle Università. Una continua interazione, o meglio sinergia, tra Istituzioni, enti di ricerca e attori del territorio, risulta fondamentale al fine di programmare tutte quelle attività che consentano di rafforzare le aree rurali, rendendole sempre più competitive, sfruttando al meglio le misure fornite dalla Politica Agricola Comunitaria.
Il tema "Ricambio generazionale" è una questione delicata per la Calabria?
Il mancato ricambio generazionale insieme ad una elevata polverizzazione della superficie aziendale è tra le cause maggiori del rallentamento dello sviluppo agricolo in Calabria. Sicuramente questi due fattori rappresentano una questione delicata per il nostro territorio, per questo è necessario proseguire con politiche che favoriscano l'ingresso di giovani in agricoltura, sia attraverso la successione all'interno delle famiglie agricole con generazioni successive laddove vi è un'azienda esistente, ma anche, e soprattutto, con nuovi imprenditori in considerazione che il territorio calabrese si caratterizza, purtroppo, di numerose aziende che cessano l'attività. In questo senso, la presenza in Calabria del Dipartimento Agraria, che forma giovani Agronomi, Forestali e Tecnologi alimentari, gioca un ruolo determinante per il miglioramento del settore, rendendolo quindi più specializzato e competitivo. Incentivare la nuova imprenditorialità e il ricambio generazionale è oggi dunque un fattore prioritario per lo sviluppo delle aree rurali e per l'economia regionale. Sostenendo infatti, una nuova visione di azienda agricola, che favorisca la multifunzionalità e l'apertura a mercati esteri, potrà auspicabilmente creare una possibilità di innalzamento del PIL regionale. È evidente come per raggiungere questo proposito sarà necessario affiancare alla formazione idonee politiche di facilitazione del ricambio generazionale; l'accesso ai capitali, il premio di insediamento, l'accesso alla terra, magari sui modelli già attuati da ISMEA, possono costituire alcuni esempi in questa direzione.
Il seminario sul BPOL può essere un valido strumento per aiutare i giovani laureati ad accedere al mondo reale dell'imprenditorialità agricola?
Il workshop "Investire nello sviluppo rurale e sui giovani" tenuto presso il Dipartimento Agraria il 14 novembre scorso si è reso certamente utile per gli studenti, i giovani laureati e tecnici come stimolo ad impegnarsi per investire in tale direzione. Promuovere lo sviluppo d'impresa nel settore agro-forestale, sostenere le opportunità e discutere delle potenzialità che il sistema agricolo presenta, non può che essere un valido strumento. La possibilità di utilizzare l'applicativo "BPOL" di ISMEA- Rete Rurale Nazionale, l'illustrazione delle agevolazioni per i giovani agricoltori e i progetti di investimento rappresentano infatti una grande opportunità di approfondire le conoscenze sulla stesura dei Business Plan e sul mondo del PSR in generale.
Corre l'obbligo qui di ringraziare, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, la RRN che sostiene e coordina il progetto Rural4Learning attraverso il Crea PB e l'Ismea per la grande opportunità che hanno dato all'Università Mediterranea di Reggio Calabria di poter essere sede per il meridione d'Italia di questo evento, e della considerazione che essi hanno dimostrato verso l'impegno del Dipartimento Agraria che ha sempre promosso attività di divulgazione tese a favorire lo sviluppo del territorio.
Progetti per il futuro: è possibile replicare l'iniziativa Rural4Università attraverso la vostra Regione?
Il Dipartimento Agraria, che vanta una fitta rete relazionale, con tutti gli attori della filiera agro-forestale, sarebbe ben lieto di poter fornire supporto logistico e tecnico scientifico all'attuazione di programmi, che offrano la possibilità al territorio di sviluppare al meglio le potenzialità che presenta.
Inoltre, considerato l'interesse che hanno dimostrato gli studenti dei corsi afferenti al Dipartimento, con la partecipazione al Ruralcamp, alla SummerSchool e in seguito al seminario sul "BPOL", che ha visto anche una buona presenza di tecnici del settore, auspichiamo che la RRN replichi l'attività svolta, così da dare l'opportunità ad un numero sempre maggiore di giovani di formarsi su tematiche di strettissima attualità.
Quali altri progetti pensate possano essere realizzati in collaborazione con la Rete?
Crediamo che, considerato il successo, Rural4università vada certamente replicato, magari coinvolgendo nuove regioni, alla ricerca di buone pratiche aziendali esportabili in altri territori. Come nuovi progetti, riteniamo utile intraprendere attività di ascolto e promozione, magari attraverso l'istituzione di tavoli tecnici, a cui far sedere università, istituzioni, ordini professionali, associazioni datoriali e imprenditoriali, al fine di promuovere attività di sviluppo e sinergie.
Si potrebbe anche cominciare a ragionare su un Osservatorio tra università, ministero e comparto agricolo-forestale, al fine di sviluppare strategie di medio-lungo periodo, utili alla creazione di un sistema di settore di eccellenza.
Inoltre, progettare e realizzare tavole rotonde, seminari, webinar e workshop tematici, nei quali discutere di fattorie sociali, integrazione e sostenibilità sociale, rappresentano attività che riteniamo utili a creare, in prospettiva, scenari di vantaggio competitivo rilevante per il sistema delle imprese agricole, forestali ed agro-alimentari regionali.
Aysce Eskin
Ismea/Mipaaf
Paola Gonnelli
Mipaaf
PianetaPSR numero 66 novembre 2017