Si è aperta lo scorso 5 dicembre la procedura di messa in vendita di 8mila ettari della Banca nazionale delle terre agricole pronti a essere coltivati. Si tratta del primo lotto che fa parte di un'operazione complessiva da oltre 20mila ettari.
La Banca, istituita nel 2016, opera a livello nazionale e costituisce l'inventario completo dei terreni agricoli che si rendono disponibili anche a seguito di abbandono dell'attività produttiva e di prepensionamenti, raccogliendo, organizzando e dando pubblicità alle informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei medesimi, sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi.
Gli utenti registrati hanno la possibilità di navigare una mappa interattiva e visualizzare, regione per regione, tutti i terreni disponibili. Per ogni terreno sono disponibili tutte le informazioni, dalla posizione alle caratteristiche naturali, le tipologie di coltivazioni e i valori catastali. Gli utenti possono consultare la Banca anche per grandezza dei terreni disponibili, potendo così fare ricerche più mirate alle esigenze produttive.
Nel complesso sono 23.073 ettari disponibili sulla Banca delle terre di cui 8.116 ettari in vendita (4.269 oltre il 50 ha e 3.847 tra i 10 e i 50 ha) per 217 aziende potenziali. La superficie media dei terreni in vendita è di 37,4 ha e il più grande sfiora i 630 ha.
Il 68% dei terreni in vendita si trova al Sud (soprattutto Sicilia, Puglia e Basilicata), il 24% al Centro (la maggior parte dei quali in Toscana) e l'8% al Nord.
Quasi la metà dei terreni (3.983 ha) è dedicata al seminativo, e poco meno di un quarto è composto da prato e pascolo (1.900 ha). Circa il 4% è invece utilizzato, rispettivamente, per uliveti e vigneti.
La procedura prevede la possibilità da dicembre di presentare una manifestazione di interesse e da febbraio l'apertura della fase competitiva ad evidenza pubblica che porterà alla definizione degli acquirenti.
Il valore minimo atteso dalla vendita dei terreni è di 110 milioni di euro. Risorse che saranno destinate a favorire l'ingresso dei giovani in agricoltura.
Matteo Tagliapietra
Redazione Pianeta Psr
PianetaPSR numero 67 dicembre 2017