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PAC post 2020

PAC post 2020, Martina: Semplificazione, tutela del reddito e sostenibilità devono essere priorità

Il dibattito sul futuro della Politica Agricola Comune, con la presentazione della Comunicazione della Commissione Europea lo scorso 29 novembre, comincia ad entrare nel vivo. Abbiamo chiesto al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina un suo intervento su quello che è senza dubbio uno dei temi chiave per il futuro del mondo agricolo.
Maurizio Martina
Maurizio Martina

Abbiamo bisogno di semplificare e tutelare meglio il reddito degli agricoltori. La Comunicazione con la quale la Commissione Europea ha tracciato le linee guida della PAC in questo senso offre alcuni spunti utili. Non possiamo perdere l'opportunità, come Paese, di lavorare per rafforzare una posizione italiana in vista di un negoziato che si annuncia complesso. Dobbiamo valorizzare di più le 3 A italiane: agricoltura, ambiente, alimentazione.
Il nostro obiettivo deve essere quello di ottenere una PAC più flessibile e focalizzata per affrontare le sfide chiave che abbiamo di fronte. È prioritario dare garanzia concreta di un equo tenore di vita per gli agricoltori, della protezione dell'ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici.
Proprio su questi due ultimi aspetti credo sia fondamentale definire un piano strategico nazionale per l'adattamento al cambiamento climatico. Gli strumenti che possiamo mettere in campo sono infrastrutture irrigue, assicurazioni per gli agricoltori, attenzione al benessere animale a cui aggiungere rafforzamento del lavoro sui big data, innovazione tecnologica, agricoltura di precisione e riduzione dell'impatto ambientale delle colture. È un'occasione storica per semplificare davvero, non andrà sprecata con la creazione di nuova burocrazia
Dal confronto con gli attori del comparto che si è tenuto lo scorso 19 dicembre (Forum PAC post 2020 ndr) emerge inoltre un forte richiamo a impegni precisi, a cominciare dalla conferma dei finanziamenti, necessari per consentire alla nuova PAC di giocare un ruolo strategico nell'agenda di sviluppo sostenibile dell'intera Unione. È evidente il grande lavoro che c'è da fare per una programmazione che abbia una dimensione sempre più globale e sia in grado allo stesso tempo di valorizzare al meglio la diversità dell'agricoltura europea. La PAC del futuro deve infatti salvaguardare un modello di sviluppo unico al mondo, in grado di fornire garanzie al consumatore in termini di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale. Per questo è giunto il momento di armonizzare le regole in materia di origine dei prodotti agroalimentari. I consumatori devono essere messi nelle condizioni di conoscere sempre da dove viene e chi ha prodotto il cibo che consumano. Armonizzare a livello europeo le norme sull'origine dei prodotti agroalimentari non significa alterare le regole del mercato interno, che invece trarrebbe grande beneficio da questo processo, ma rispondere a una precisa domanda dei cittadini, sempre più consapevoli e informati. È in questa direzione che dobbiamo andare e su questo punto non siamo disposti a fare passi indietro.
È fondamentale provare a costruire una riflessione strategica con tutti gli attori in campo per tracciare un percorso comune e capire dove lavorare in termini strategici, nell'ottica di una forte necessità di interpretare dei cambiamenti fondamentali che sono in atto in tutto il comparto, seguendo un percorso che definisca un modello agricolo sostenibile. Dobbiamo porci l'obiettivo di creare un'alleanza nuova con i cittadini, partendo dalla forte necessità di maggiore sostenibilità del nostro comparto, per compiere scelte che ci consentano di guidare il cambiamento in atto.

 
 
 

Maurizio Martina
Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali


 
 
 

PianetaPSR numero 67 dicembre 2017