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Marche, Nuovo impulso per il settore apistico

La Regione ha recentemente pubblicato un bando di attuazione per la campagna apistica 2017/2018. Nella regione ci sono circa 1.400 apicoltori ed un numero di alveari pari ad oltre 36 mila.

Il settore apistico marchigiano aggrega, in base ai dati del censimento del 2015, circa 1.400 apicoltori ed un numero di alveari pari ad oltre 36 mila. Negli ultimi anni, la Regione Marche ha incentivato il settore finanziando investimenti a favore delle aziende, servizi di assistenza tecnica, formazione degli apicoltori, acquisizione di arnie, sciami ed api regine ed acquisti di presidi sanitari a basso impatto ambientale. Il comparto apistico si avvale sia del sostegno proveniente dal PSR Marche 2014-2020, attraverso le sottomisure 4.1 "Sostegno ad investimenti nelle aziende agricole" (dove tra gli ambiti di intervento sono previste le produzioni di nicchia come il miele) e 6.1 "Aiuti all'avviamento per l'insediamento di giovani agricoltori", sia del contributo che discende dal Programma regionale di miglioramento della produzione e commercializzazione del miele, il quale rientra nel più ampio Programma Nazionale Apicoltura 2017-2019 curato dal MIPAAF.
Nell'ambito del Programma regionale, la Regione Marche ha recentemente pubblicato un bando di attuazione per la campagna apistica 2017/2018 con scadenza il 15 gennaio 2018. Le risorse complessivamente stanziate ammontano a circa 150 mila €, pari al 70% delle spese ammissibili (Tabella 1).  Il bando finanzia tre tipologie di azioni: le azioni per l'assistenza tecnica e sanitaria (A), le azioni per la lotta alla varroasi e malattie connesse (B) e le azioni a sostegno dei laboratori di analisi dei prodotti dell'apicoltura (D). Gran parte delle risorse viene impiegata per sostenere, quasi paritariamente, le azioni (A) e (B), che assorbono assieme poco meno dell'80% dei fondi a disposizione. Il restante 20% è indirizzato a supportare le analisi qualitative dei prodotti dell'apicoltura.

 

Tabella 1- Riepilogo delle azioni ammesse a finanziamento nell'ambito del Programma regionale di miglioramento della produzione e commercializzazione del miele, campagna 2017-2018, Marche

Fonte: ns. elaborazione su dati DDPF 94/IAB del 29/11/2017
 

Le Azioni (A), alle quali sono destinate il 43% dei fondi disponibili, prevedono attività di formazione, informazione e assistenza tecnica alle aziende apistiche svolta da organismi associativi. L'esigenza della formazione discende dalla constatazione che gran parte degli apicoltori nelle Marche sono amatoriali o semiprofessionisti, presumibilmente privi di adeguate competenze specialistiche, mentre solo l'1,3% degli apicoltori svolge l'attività a titolo principale. Le attività formative prevedono corsi tecnico-pratici di aggiornamento di 1° livello rivolti ad un minimo di 10 apicoltori e incentrati in particolare sui temi della difesa e la prevenzione da malattie e infestazioni, e corsi di formazione di 2° livello svolti dall'Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle Marche (ASSAM) a favore di quanti hanno già partecipato ai corsi brevi. Oltre ai corsi di formazione, l'ASSAM sarà tenuto ad organizzare corsi specialistici dedicati agli apicoltori professionisti riguardanti l'allevamento delle api regine e i corsi di produzione della pappa reale. L'attività formativa  potrà essere affiancata da quella divulgativa mediante l'organizzazione di seminari e convegni tematici su tematiche riguardanti le tecniche di gestione e produzione, la ricerca, la sperimentazione e la normativa di settore così come l'aggiornamento sui siti web. Uno dei convegni, organizzato dall'ASSAM, dovrà essere finalizzato alla premiazione del migliore miele marchigiano.
Le azioni (B) sono invece orientate a finanziare le attività in difesa degli alveari. Nello specifico, sono ammesse a finanziamento attività integrative all'assistenza tecnica che si concretizzino in servizi a sportello e incontri periodici per indirizzare gli apicoltori verso l'utilizzo di presidi sanitari a minor impatto ambientale. Si finanziano inoltre gli acquisti di arnie antivarroa e con sistema a trattamento termico (che, rispetto alle altre sottoazioni, assorbono la percentuale di contributo più alta, con circa il 30%), dando priorità ai giovani apicoltori con meno di 40 anni che hanno il titolo di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) e ai giovani apicoltori che abbiano partecipato ad un corso di formazione di 2° livello. Al singolo apicoltore si richiede l'iscrizione alla Banca Dati Apistica e l'acquisto di un numero di arnie compreso tra le 10 e 20 unità. Ricevono sostegno anche gli acquisti di presidi sanitari e di altri prodotti di lotta prevalentemente di tipo biologico o a basso impatto sugli alveari per il trattamento della varroa e di altre malattie che possono colpire gli alveari.
Le azioni (D), infine, sono destinate ad assicurare adeguati standard qualitativi mediante il monitoraggio delle caratteristiche igienico-sanitarie del miele e degli altri prodotti dell'alveare immessi sul mercato. Questa attività, che si espleta in specifiche analisi fisico-chimiche e organolettiche, può essere svolta solo dall'ASSAM, essendo l'unico laboratorio regionale riconosciuto.
In ultimo, si segnala che, delle varie azioni finanziabili, la Regione Marche ha optato per non attivare, per la campagna 2017/2018, le attività di tirocinio in apicoltura (che rientra nell'assistenza tecnica alle aziende), le indagini sul campo finalizzate all'applicazione di strategie di lotta a malattie e infestazioni (incluse tra le azioni di difesa) e la collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione di programmi di ricerca, che costituirebbe una azione specifica e separata dalle altre.

Riferimenti

Regione Marche (2017), Reg. UE 1308/2013 - DGR n. 1509 del 5/12/2016.
Approvazione del bando di accesso ai benefici previsti dal "Programma regionale di miglioramento della produzione e commercializzazione del miele per la campagna 2017/2018",
Decreto del Dirigente della P.F. Innovazione, Agricoltura a basso impatto e SDA Pesaro, n. 94, 29 Novembre 2017

 
 

Andrea Bonfiglio
Rete Rurale Nazionale
Postazione regionale per le Marche

 
 

PianetaPSR numero 67 dicembre 2017