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Fitosanitari

La tutela della biodiversità dall'uso dei prodotti fitosanitari: il contributo dei PSR

Nell'ambito del progetto 5.1 "Politiche agro-climatico-ambientali" (Paca) del programma RRN, CREA-PB, ISPRA e Ministero dell'ambiente collaborano per diffondere le linee guida ministeriali sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari nelle aree protette e nei siti di interesse acquatico. Un'attività finalizzata a valorizzare il ruolo che i PSR possono svolgere nel diffondere buone pratiche di uso della chimica in habitat particolarmente vulnerabili e sensibili dal punto di vista ambientale.

Il Piano d'Azione Nazionale (PAN) per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (adottato con DM 22/01/2014 in attuazione al Decreto Legislativo 14 agosto 2012 n.150), contempla tra i suoi obiettivi generali la tutela dell'ambiente acquatico, della biodiversità e delle acque potabili dall'uso di prodotti fitosanitari.
L'art. 14 del citato Decreto Legislativo 14 agosto 2012 n. 150, infatti, introduce misure specifiche per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile, stabilendo che sia proprio il PAN a definire le misure appropriate per cogliere questo obiettivo.
Queste misure prevedono, fra l'altro:

  • Preferenza all'uso di prodotti fitosanitari che non sono classificati pericolosi per l'ambiente acquatico.
  • Preferenza alle tecniche di applicazione più efficienti, quali l'uso di attrezzature di applicazione dei prodotti fitosanitari volte a minimizzare i rischi associati al fenomeno della deriva, soprattutto nelle colture verticali, quali frutteti, vigneti e pioppeti.
  • Ricorso a misure di mitigazione dei rischi di inquinamento da deriva, drenaggio e ruscellamento dei prodotti fitosanitari;
  • Aree di rispetto non trattate.
  • Riduzione o eliminazione dell'applicazione dei prodotti fitosanitari alle infrastrutture (strade, ferrovie etc.) in prossimità di acque superficiali o sotterranee, oppure su superfici impermeabilizzate.

Le misure volte alla tutela degli ambienti acquatici sono richiamate dal PAN nel paragrafo A.5.1 che prescrive che i Ministeri competenti, entro 12 mesi dall'entrata in vigore del PAN stesso, predispongano Linee guida di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi in aree specifiche.
Fra le aree specifiche vi sono i Siti Natura 2000 e le aree naturali protette. Per queste aree il PAN prevede (paragrafo A.5.8.1) che le Regioni, le Province autonome e gli Enti gestori definiscano le misure per l'uso di prodotti fitosanitari compatibile con tutela di habitat e specie legate agli ecosistemi acquatici, terrestri e degli habitat per gli impollinatori (sulla base delle suddette Linee Guida). Il punto A.5.8.1, inoltre, stabilisce che le Zone Ramsar, riconosciute ai sensi della Convenzione di Ramsar del 1971, richiedono un maggior livello di salvaguardia in virtù della priorità di tutela degli ecosistemi acquatici a livello internazionale.
Le "Linee guida di indirizzo per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette" sono state approvate con Decreto Ministeriale del 10/3/2015 e pubblicate su Gazzetta ufficiale n.71 del 26/3/2015 e costituiscono un supporto fondamentale per le Regioni e Province autonome proprio per l'individuazione delle misure di tutela più idonee da inserire nei piani di gestione e da sostenere, auspicabilmente, anche con il supporto delle misure dedicate dei PSR . Nello specifico, individuano 18 Misure che concorrono agli obiettivi di tutela della risorsa acqua e della biodiversità in accordo con la strategia del PAN:

  • Misure per la mitigazione dei rischi associati alla deriva, al ruscellamento e alla lisciviazione dei prodotti fitosanitari, nonché alla loro limitazione/sostituzione/eliminazione ai fini della tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua potabile;
  • Misure specifiche di mitigazione del rischio, che possono essere inserite nei piani di gestione e nelle misure di conservazione dei Siti Natura 2000 e delle aree naturali protette, in funzione degli obiettivi di tutela;
  • Misure complementari da prevedere in associazione alle misure di riduzione del rischio.
 

Come detto, ognuna di queste 18 Misure deve trovare collocazione nei piani di gestione dei siti, e può trovare preziosa fonte di sostegno in una o più misure dei Programmi regionali di sviluppo rurale (PSR). Una delle priorità strategiche dei PSR 2014-2020, infatti, è proprio quella di contribuire a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura attraverso la promozione di metodi produttivi capaci di garantire un corretto e minore impiego di prodotti fitosanitari.
In questo quadro le misure a superficie come M.10, M.11 e M.12, quelle di investimento (M.4) e le misure più di carattere orizzontale come M.1, M.2, M.3 e M.16 dei PSR sono strumenti preziosi per promuovere un'agricoltura sempre più sostenibile proprio in aree specifiche come le Zone Ramsar, i siti Natura 2000 e le aree protette. Ai decisori dei PSR, alle autorità competenti e ai beneficiari spetta il compito di cogliere al meglio questa opportunità attraverso un efficace percorso di condivisione delle priorità, di programmazione degli interventi e di corretta attuazione degli impegni sul campo.

Il progetto Ramsar

In questo contesto tematico, il Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha affidato ad ISPRA un progetto finalizzato a valutare, in collaborazione con 6 enti gestori/competenti di Zone Ramsar, le criticità e le necessità operative delle aziende agricole da considerare ai fini di realizzare un'agricoltura più attenta nell'uso dei prodotti fitosanitari e, dunque, compatibile con la tutela della biodiversità e delle funzioni ecosistemiche degli ambienti acquatici. Le Zone Ramsar interessate dallo studio sono: Lago di Mezzola - Pian di Spagna (Riserva naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola); Lago di Nazzano detto La Meanella (Riserva Naturale Nazzano Tevere - Farfa); Lago di Sabaudia e territori limitrofi (Parco nazionale del Circeo); Lago dell'Angitola (Parco Regionale delle Serre); Laghi di Murana, Preola e Gorghi Tondi (Riserva Naturale Integrale Lago Preola e Gorghi Tondi); Stagno di Cabras.
Ognuna delle 6 aree, scelte per la significatività delle caratteristiche agricole, , è stata rappresentata attraverso una serie di parametri di natura ambientale ed agronomica contenuti in un questionario divulgato alle aziende agricole contattate dall'ente gestore. I sopralluoghi in campo, corredati da materiale fotografico e da informazioni utili alla georeferenziazione dei terreni aziendali, hanno completato l'attività di rilievo delle informazioni, presentate successivamente nei convegni conclusivi svolti presso ciascuna zona Ramsar.  Gli incontri con gli imprenditori agricoli, come accennato, sono stati propizi all'attività di diffusione delle misure del PSR regionale a sostegno delle azioni volte a ridurre l'impatto dei prodotti fitosanitari in agricoltura in sintonia con le finalità del PAN.
Con ISPRA ha collaborato il Centro di politiche e Bioeconomia del CREA. Il CREA-PB, infatti, nell'ambito delle attività condotte per il progetto 5.1 del programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020, lavora per rafforzare il ruolo che i Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) possono svolgere nel sostenere la diffusione di pratiche agricole specifiche, come quelle previste dalle linee guida per la conservazione dell'ambiente acquatico e della biodiversità nella Rete Natura 2000 e nelle aree naturali protette.
La sinergia nata dalla collaborazione tra ISPRA e CREA-PB, ha consentito di acquisire le informazioni utili allo studio garantendo, nel contempo, la diffusione di pratiche agricole specifiche realizzando un'azione di promozione e divulgazione in linea con la mission del programma RRN. Un prodotto della collaborazione è stato il booklet divulgativo "Tutela dell'ambiente acquatico e della biodiversità dall'uso di prodotti fitosanitari" realizzato nell'ambito delle attività del progetto per favorire la diffusione delle informazioni relative alle misure di conservazione dell'ambiente acquatico dall'uso dei prodotti fitosanitari e alle Misure dei PSR che concorrono alla promozione di un'agricoltura capace di utilizzarli in maniera più sostenibile.

 
 

CREA- Centro di Politiche e bioeconomia
Progetto CREA-RRN 5.1 "Paca"

Teresa Lettieri
(teresa.lettieri@crea.gov.it)
Antonio Papaleo (antonio.papaleo@crea.gov.it),
Eva Danzi (evadanzirm@gmail.com),
Danilo Marandola (danilo.marandola@crea.gov.it)

 
 

PianetaPSR numero 69  marzo 2018