Al 20 marzo 2018 sono stati costituiti in Italia 150 Gruppi Operativi dell'European Innovation Partnership per la produttività e la sostenibilità in agricoltura. Essi operano nel territorio agricolo di quattro Regioni -Basilicata, Emilia Romagna, Umbria, Veneto - e 2 province autonome, Bolzano e Trento. Pur rappresentando una buona numerosità di progetti attivati, essi sono "soltanto" il 24% dei GO programmati dai PSR italiani, il cui totale dovrebbe raggiungere, a conclusione del periodo di programmazione, le 626 unità.
Come indicato nel regolamento UE sullo sviluppo rurale (n. 1305/2013), i Gruppi Operativi sono uno dei due strumenti previsti nell'ambito delle politiche agricole europee per promuovere la diffusione delle innovazioni nel tessuto imprenditoriale agroalimentare, insieme alla Rete europea del PEI AGRI (per maggiori dettagli si rimanda ai n.32/2014 e 50/2016 di Pianeta PSR). Consistono essenzialmente in partenariati fra i soggetti della cosiddetta "filiera della conoscenza" (ricercatori, tecnici consulenti, imprese ecc.) che realizzano progetti utili alla soluzione di problemi dei territori rurali mediante le innovazioni disponibili.
Come si può notare dalla tabella, il finanziamento totale concesso ad oggi è pari a poco più di 42 milioni di euro. La Regione che ha investito di più è l'Emilia Romagna con circa 19 mln di euro e 93 Gruppi Operativi selezionati. In media ciascun progetto d'innovazione ha a disposizione un budget di circa 280.000 €, ma l'importo medio varia molto fra le Regioni e quindi si può notare che Umbria e Veneto hanno forse puntato a progetti più ampi e partecipati, con una media rispettivamente di circa 405.000 € e 522.000 € a fronte di budget medi di 204.000, 255.000 250.000 € di E. Romagna, Basilicata e Bolzano, che probabilmente affrontano aspetti più specifici con meno soggetti.
Non sono ancora disponibili informazioni di dettaglio sull'attività in corso di realizzazione e sui primi risultati ottenuti, pertanto non è possibile fornire indicazioni sulle scelte operate dalle Regioni e dai singoli GO in merito ai percorsi strategici per rispondere alle esigenze delle imprese e con quali innovazioni. La Commissione europea ha previsto che ciascuna Autorità di gestione dei PSR compili un apposito format per ciascun GO per rendere disponibili le informazioni fondamentali sui progetti, ma ad oggi non tutte le Adg hanno concluso tale adempimento. Va peraltro evidenziato che tale format non consente un'analisi approfondita dei progetti né una elaborazione complessiva dei dati dei GO, a tal fine nell'ambito della Rete Rurale Nazionale è stato proposto alle Regioni italiane uno strumento alternativo messo a punto dal CREA PB disponibile al link http://www.reterurale.it.
Utilizzando le fonti disponibili qualcosa può essere detto rispetto ai contenuti dei progetti con particolare riferimento alle Focus area a cui sono indirizzati e ai comparti produttivi coinvolti.
La finalità che riscontra maggiore presenza di progetti dei GO è quella che genericamente può essere denominata "Salvaguardia e valorizzazione degli agro-ecosistemi" con 43 attività progettuali dedicate, seguita dal "L'uso efficiente delle risorse naturali e i cambiamenti climatici" con 40 azioni d'innovazione consentendo di affermare che ad oggi le attività proposte e finanziate vanno decisamente verso l'obiettivo della riduzione dell'impatto ambientale con il 58% dei GO.
Circa invece gli ambiti produttivi, si può notare che il 70% dei progetti d'innovazione possono essere ricondotti a settori specifici fra i quali le colture arboree sono le più presenti (39 GO) seguite dalla zootecnia (35 GO). È molto diffusa anche la tipologia di progetto (45 GO) che punta alla soluzione di problematiche trasversali (qualità acque e suolo, gestione aziendale, sicurezza alimentare ecc.) mediante innovazioni che hanno un'applicazione multicomparto (agrometeorologia, agricoltura di precisione, ecc.).
La situazione sopra descritta è destinata ad evolvere rapidamente in quanto anche le altre Regioni stanno procedendo con l'espletamento dei bandi e la selezione dei progetti.
Al 15 marzo 2018 lo stato delle procedure presso le Regioni è quello rappresentato dallo schema che segue.
Come è possibile notare, molte Regioni stanno gestendo il "setting up" dei progetti cioè stanno dando attuazione alla fase nell'ambito della quale sono stati realizzati bandi e promossi finanziamenti per aiutare i partenariati dei GO a costituirsi e a impostare l'idea progettuale. Di fatto i finanziamenti di questa fase non riguardano ancora la selezione dei GO, ma soltanto un supporto alla loro creazione. Sono ancora in setting up ben quattordici Regioni fra cui sette (Liguria, Trento, Friuli, Toscana, Marche, Lazio e Puglia) hanno i partenariati in attività, mentre le altre sette sono ancora con i bandi aperti o le selezioni in corso.
Non tutte le Regioni hanno attuato il setting up dei GO, in particolare non hanno dato realizzazione a tale modalità procedurale Bolzano, Emilia Romagna e Umbria.
Il setting up e la selezione dei GO può anche non essere realizzata in sequenza, ma contemporaneamente, pertanto Toscana, Marche e Campania hanno attivato anche i bandi per le selezioni dei GO veri e propri, ma non hanno ancora chiuso le procedure e approvato una graduatoria.
Infine, due Regioni, Abruzzo e Sicilia, non hanno ancora avviato alcun processo selettivo.
Anna Vagnozzi
CREA Politiche e Bioeconomia
PianetaPSR numero 69 marzo 2018