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Terremoto

Abruzzo, gli obiettivi del PSR per ripartire dopo il terremoto

La Regione, grazie a l"contributo di solidarietà" di 46,6 mln di euro è intervenuta rimodulando le misure 4, 5, 7, 8 e 19. Inoltre la modifica operata al PSR prevede una priorità di accesso al finanziamento per gli interventi localizzati nelle aree del cratere per le sottomisure 6.1, 6.2 e 6.4.

Gli eventi sismici che si sono susseguiti da agosto 2016 sino a gennaio 2017 e che ha interessato la dorsale appenninica nelle zone di confine tra Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio hanno causato ingenti danni in ampie aree del territorio, con particolare riferimento a quello montano. Nella Regione Abruzzo in particolare, agli effetti del terremoto, inoltre, si sono aggiunti anche quelli determinati dalle eccezionali nevicate del gennaio 2017.
In base alla localizzazione degli eventi sismici e ai danni rilevati è stato definito il cratere sismico: per la Regione Abruzzo esso è costituito da 23 Comuni, 16 della provincia di Teramo compreso il capoluogo, 6 dell'Aquila e 1 di Pescara. Nell'area sono presenti ben 4.500 aziende agricole che definiscono l'incidenza del comparto agricolo in un territorio prevalentemente montano e di per sé fragile. A questa area si aggiunge, sovrapponendosi in parte al cosiddetto "cratere sisma", quella delimitata in seguito alle eccezionali precipitazioni nevose del gennaio 2017 e che interessa più della metà dei comuni abruzzesi localizzati quasi esclusivamente nelle tre province di Teramo, Pescara e Chieti. L'individuazione delle due aree è funzionale all'attuazione degli interventi: l'area cratere sisma beneficia di tutti gli interventi programmati tramite la specificazione di criteri di ammissibilità e appositi criteri di priorità e/o selezione, mentre in modo residuale e per taluni specifici interventi, anche l'area colpita dalle eccezionali precipitazioni nevose può essere ammissibile al finanziamento.
Con la decisione della Commissione europea n. 8159 del 28 novembre 2017 è stata approvata la modifica del PSR della Regione Abruzzo. Tale modifica si è resa necessaria al fine di programmare e ripartire le risorse aggiuntive derivanti dal "contributo di solidarietà", ovvero risorse che provengono dai PSR delle altre Regioni non colpite dagli eventi sismici e dal PSR nazionale. Le risorse addizionali destinate alla Regione Abruzzo sono pari a 46,6 milioni di euro che incrementano la dotazione complessiva del PSR dell'11% portandolo a oltre 479 milioni.  Tali risorse, insieme a quelle nazionali, e di altri fondi SIE, sono state indirizzate a rafforzamento di una strategia di ripresa economica e sociale dopo i catastrofici eventi. Il PSR ambisce al rilancio dell'economia e del territorio rurale colpito tramite interventi destinati alle imprese agricole, agro-alimentari e al territorio rurale nel suo complesso.

Le misure rimodulate per effetto dell'incremento del budget del PSR sono la misura 4 (investimenti in immobilizzazioni materiali), la misura 5 (ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione), la misura 7 (servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali), la misura 8 (investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste) e la misura 19 (sostegno allo sviluppo locale -  LEADER). Inoltre, con la modifica del PSR, anche se non registrano un incremento finanziario le sottomisure 6.1 (insediamento di giovani agricoltori), 6.2 (avviamento attività imprenditoriali  extra agricole) e 6.4 (investimenti in attività extra agricole)  si prevede una priorità di accesso al finanziamento per gli interventi localizzati nelle aree del cratere.
La maggior quota delle risorse aggiuntive, pari al 64,5%, è destinata alla misura 4 e si ripartisce tra 3 sottomisure, la sottomisura 4.1 per gli investimenti nelle aziende agricole (22,3%), la 4.2 per gli investimenti nelle aziende agroalimentari (21,4%) e la 4.3.2 per la rete viaria agrosilvopastorale (20,7%). Gli investimenti in azioni di prevenzione assorbono il 12,2% (mis. 5) e quelli per la creazione, il miglioramento e l'espansione di servizi di base locali per la popolazione rurale beneficiano di una quota del 10,7% (mis. 7.4).  Alla misura 8.3 per il sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici viene assegnata una quota del 6,4% e al Leader del 6,2%.

L'analisi dell'incremento della spesa pubblica per misura mostra che le maggiori variazioni percentuali sono quelle per gli investimenti destinati alla rete viaria agrosilvopastorale (+322,3%), e per gli investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici (+266,7%). Raddoppiano le risorse tese a favorire la funzione di protezione idrogeologica svolta dalle foreste e aumentano significativamente anche quelle destinate ai servizi di base per la popolazione nelle aree rurali (+62,5%). Più contenute le altre variazioni in termini relativi, anche se in termini assoluti come già visto la misura 4 è quella che beneficia delle maggior aumento di budget.

L'incremento delle risorse tra le diverse misure del PSR influenza in modo significativo anche il budget ripartito tra le focus area. Nello specifico sono 4 le FA che beneficiano degli stanziamenti aggiuntivi: la FA-3B inerente la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali vede quasi raddoppiare la propria dotazione finanziaria con maggiori risorse pari a 8,7 milioni di euro; la FA-2A incentrata sul miglioramento delle prestazioni economiche delle aziende agricole registra un aumento del 28,8% con 20 milioni in più; la FA-6B per lo sviluppo locale nelle zone rurali con maggiori risorse pari a quasi 8 milioni di euro segna un +24,6%; la FA-3A destinata al rafforzamento del comparto agro-alimentare, infine, con un incremento del 17% assorbe nuove risorse per 10 milioni di euro.

Sintetizzando a livello di obiettivi PAC rappresentati nella figura 4, si può apprezzare come tale modifica non cambi gli equilibri tra i tre obiettivi della Pac perseguiti con i fondi del PSR.

Infatti, le risorse aggiuntive sono state ripartite per 83% (pari a 38,7 milioni di euro) sull'obiettivo "competitività del settore agricolo", e il restante 7,8 milioni di euro sull'obiettivo "sviluppo territoriale equilibrato" mentre invariata è rimasta la dotazione finanziaria delle misure programmate nell'ambito della priorità 4 e 5 dello sviluppo rurale destinate all'obiettivo competitività. Ne consegue un deciso rafforzamento del primo obiettivo in coerenza con l'analisi e con le ambizioni che il programma si pone.

 
 

Beatrice Camaioni
Marco Gaito

CREA - PB


 
 

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PianetaPSR numero 71 maggio  2018