Nel dicembre 2017 è stata ratificata dalla Regione Umbria (DGR 1448/17) la decisione della Commissione Europea del 27/11/2017 (n. 7945), con cui è stata approvata la riprogrammazione solidale del PSR per l'Umbria 2014-2020 a seguito degli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016. L'entità dei fenomeni sismici che hanno colpito le quattro regioni dell'Italia centrale rappresenta, per intensità dei danni e per conseguenze sulle prospettive delle regioni appenniniche coinvolte, il fenomeno più rilevante degli ultimi decenni. Tali eventi sono stati oggetto di specifiche disposizioni nazionali (decreto legge 189/2016 e decreto legge 205/2016 e s.m.i.) volte a disciplinare gli interventi per la riparazione, ricostruzione, assistenza alla popolazione e la ripresa economica delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessate dal sisma.
In Umbria i fenomeni sismici hanno, direttamente ed indirettamente, coinvolto l'intera regione, ma si sono concentrati in particolare nei i territori ricadenti nel cosiddetto "cratere" e specificatamente i Comuni di: Arrone (TR); Cascia (PG); Cerreto di Spoleto (PG); Ferentillo (TR); Montefranco (TR); Monteleone di Spoleto (PG); Norcia (PG); Poggiodomo (PG); Polino (TR); Preci (PG); Sant'Anatolia di Narco (PG); Scheggino (PG); Sellano (PG); Vallo di Nera (PG); Spoleto (PG).
Al danno fisico immediato per ampi territori montani già caratterizzati da spopolamento, bassi tassi di crescita, limitatezza dei servizi disponibili e profonda marginalità fisica ed economica, vanno aggiunti danni economici potenzialmente permanenti sia per i comuni del cratere, sia per la più ampia fascia appenninica sia, in alcuni casi, come ad esempio il turismo rurale, per l'intera area.
L'intervento di riprogrammazione ha l'obiettivo fondamentale di scongiurare la discontinuità nelle attività produttive, in primis quelle agricole ed agroalimentari, ma anche quelle dei servizi essenziali alla popolazione. Parimenti il danno su infrastrutture e sul capitale culturale dell'area, di altissimo valore storico ed identitario per l'Italia nel suo complesso, è estesissimo e potenzialmente irrecuperabile senza un intervento immediato.
Gli interventi messi in campo a livello nazionale hanno avuto prevalentemente l'obiettivo di un soccorso immediato alle persone, alle attività produttive, alle infrastrutture di prima necessità e hanno definito risorse e caratteristiche della ricostruzione. Per quanto attiene il sostegno alla ripresa dello sviluppo economico e il rafforzamento del contesto locale infrastrutturale, sono stati predisposti solo alcuni strumenti limitati di intervento. Ne consegue l'esigenza del rafforzamento del quadro di risorse immediatamente utilizzabili per sostenere la ripresa economica. In sintesi, quindi, la Regione Umbria ha inserito nel PSR una strategia per sostenere la ripresa economica e la salvaguardia ambientale delle aree maggiormente colpite dal sisma, all'interno della quale ricomprendere tutti gli interventi che si andranno a finanziare con le risorse aggiuntive destinate al PSR per l'Umbria 2014-2020.
Le misure/interventi che saranno attivate per rispondere a questa strategia sono:
4.1, 4.2, 6.1, 6.4, 14, 16.4, allo scopo di rafforzare l'apparato produttivo esistente e ricostituito delle imprese agricole e zootecniche e quello delle filiere produttive locali, puntando a nuovi traguardi di investimento ed innovazione, anche attraverso progetti di diversificazione delle attività agricole, di valorizzazione e promo-commercializzazione e di miglioramento delle strutture zootecniche esistenti in termini di benessere animale.
10, 11, allo scopo di mantenere in queste aree la gestione sostenibile delle attività agricole quale elemento di contrasto ai fattori di pressione dell'agricoltura sull'ambiente in tutte le sue componenti (suolo, acqua, aria, biodiversità e paesaggio) e sostenendo il mantenimento delle pratiche agro-silvo-pastorali per una corretta gestione e conservazione del territorio e della biodiversità e, in generale, per la tutela di tutte le componenti ambientali. In assenza di tali forme di sostegno, infatti, si potrebbe determinare la ripresa di attività agricole convenzionali, con perdita degli effetti positivi dovuti alle pratiche agro climatico ambientali e biologiche.
13.1, allo scopo di invertire la tendenza all'ulteriore spopolamento delle aree montane regionali, per una corretta gestione e conservazione del territorio e della biodiversità e, in generale, per la tutela di tutte le componenti ambientali. In tale caso le risorse aggiuntive saranno destinate non solo alle aree montane colpite dal sisma (cratere), ma anche alle altre aree montane della Regione e cioè all'intera dorsale appenninica (aree classificate "montane" ai sensi dell'art.32 del Reg UE 1305/2013). Infatti, l'intero cratere delle 4 Regioni colpite dal sisma ha determinato danni anche alle zone limitrofe, che in Umbria corrispondono all'intera fascia appenninica, determinando difficoltà di tenuta socio-economica delle imprese presenti in questi territori, in particolare quelle agricole ed agroalimentari. Ciò a causa sia di danni puntuali, sia per effetto del "danno indiretto", cioè del danno riconducibile a fattori economici (minori ricavi per le imprese a causa delle minori presenze turistiche e dell'intero indotto relativo alla vendita dei prodotti agricoli ed agroalimentari), strutturali (difficoltà nei collegamenti stradale spesso interrotti) e sociali (inagibilità di alcune strutture pubbliche/private). Si è pertanto ritenuto fondamentale contrastare lo spopolamento delle aree montane della Regione garantendo il mantenimento dei livelli più alti di adesione degli agricoltori che beneficiano dell'indennità a favore delle zone montane (M13.1.
7, 19, allo scopo di offrire migliori servizi all'economia e alla popolazione, mediante il rafforzamento della rete infrastrutturale viaria al servizio delle aree maggiormente colpite dal sisma (cratere) e, nel contempo, promuovere servizi alla popolazione attraverso iniziative di sviluppo locale. Tale rafforzamento contribuirà a migliorare la qualità della vita e dei servizi per le popolazioni rurali e a consentire una migliore accessibilità dei luoghi dal punto di vista turistico e ambientale.
Da un punto di vista procedurale, le misure/interventi coinvolti nella strategia saranno attivati mediante avvisi pubblici dedicati alle aree maggiormente colpite dal sisma (bando riservato) ovvero tramite bandi pubblici in cui sarà prevista una quota finanziaria di riserva destinata ai potenziali beneficiari di dette aree (bando con risorse ordinarie e riserva di risorse). In entrambi i casi, le risorse aggiuntive derivanti dal contributo di solidarietà saranno destinate alle aree maggiormente colpite dal sisma (cratere) in maniera addizionale. Per quanto riguarda I criteri di ammissibilità e quelli di selezione saranno applicati quelli dei pertinenti interventi messi a bando, così come approvati dal Comitato di Sorveglianza del PSR e già implementati nel SIAN (sistema VCM).
Da un punto di vista finanziario, le risorse finanziarie aggiuntive sono quantificate e distribuite per misura, come nella tabella seguente.
Michela Ascani
CREA-PB
Franco Garofalo
Regione Umbria
Il sisma del Centro Italia: la riprogrammazione dello sviluppo rurale a sostegno delle aree colpite
Marche, il PSR come strumento per superare il terremoto
Abruzzo, gli obiettivi del PSR per ripartire dopo il terremoto
PianetaPSR numero 71 maggio 2018