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RUMORE

L'innovazione nei sistemi urbano-rurali: le esperienze del progetto RUMORE

Nel mese di maggio a Milano si è tenuto il terzo evento di scambio e apprendimento del progetto RUMORE. Un'occasione per fare il punto su una serie di progetti europei che puntano al rilancio e allo sviluppo delle aree urbano-rurali.

Il 15 maggio si è svolto a Milano, presso la sala Biagi di Palazzo Lombardia, il terzo evento di scambio e apprendimento tra i partner del progetto RUMORE, acronimo di Rural-Urban partnerships MOtivating Regional Economies. L'iniziativa, cofinanziata dal FESR e dal Programma Interreg Europe 14-20, vede la partecipazione di un consorzio di 8 partner europei tra enti, università e agenzie di sviluppo, rappresentanti esempi di innovatività in ambito rurale-urbano.Le strategie di innovazione regionali, focalizzate soprattutto sulle città, lasciano spesso le aree rurali e periferiche al di fuori dei processi di innovazione limitandone sia le potenzialità di sviluppo, sia la creazione di posti di lavoro.

Gli obiettivi

L'obiettivo di RUMORE è proprio quello di migliorare le politiche e le capacità di innovazione regionale promuovendo la cooperazione e le partnership rurali-urbane attraverso la mobilitazione di sinergie e l'apprendimento reciproco. Di conseguenza, il progetto mira al rafforzamento della capacità di innovazione delle regioni, favorendone lo sviluppo sostenibile e contribuendo alla coesione territoriale. Il progetto mira altresì a recuperare, soprattutto nelle città metropolitane, la cooperazione tra aree agricole e aree urbane per la produzione e distribuzione di cibo, acqua, materiali ed energia.  La produzione di cibo nelle grandi aree urbane è stata indicata come un'opportunità per rendere le città più sostenibili e fornire servizi ecologici che a loro volta richiedono una gestione integrata e sostenibile delle risorse che caratterizzano il "metabolismo" di una città. Una sfida ulteriore riguarda l'integrazione e il coordinamento tra politiche e attori.
Nel corso dell'intero processo, i partner di RUMORE sviluppano e sperimentano approcci innovativi e strumenti per lo sviluppo urbano-rurale integrato nelle politiche di innovazione. Il processo di apprendimento interregionale si svolge sotto forma di workshop per gli stakeholder e di eventi di apprendimento progettati e organizzati come laboratori. Durante gli eventi interregionali, i partner del progetto identificano e trasferiscono le buone pratiche di cooperazione condividendo le esperienze.
L'incontro interregionale tenutosi a Milano ha previsto una sessione di approfondimento sulle buone pratiche nel campo della cooperazione, durante la quale sono state presentate dai partner sei esperienze di progetti rurali-urbani:

  • Transfer Center Elbe Weser - Integration of SMEs from rural areas in innovation processes Lüneburg Region (www.tzew.de/startseite.html),
  • AgroDesign Cluster: a human ecosystem of knowledge for motivating local creative economies (www.creativityplatform.gr),
  • Rural-Urban Linkages for Sustainable Agriculture Development in Central Macedonia Region: The Rice Case,
  • Toward a Circular Agri-Food Chain. Organic waste and protein transition in the Metropolitan Area of Amsterdam,
  • Green Knowledge Portal Twente. Quadruple Helix Cooperation for Regional Innovation and Development (www.groenekennispoort.nl/),
  • Regional expert committee for livestock breeding Burgas.

Di seguito vengono illustrate due delle buone pratiche presentate all'incontro.

Filiere alimentari locali e politiche multi-stakeholder in Olanda

Il Green Knowledge Portal Twente è una iniziativa sviluppatasi nella regione Twente in Olanda.
Il progetto nato dalla cooperazione tra autorità governative, locali e regionali, e istituti di istruzione fa perno sulla filosofia del learning by doing e della conoscenza degli studenti per lo sviluppo di nuovi approcci alimentari e per il recupero delle filiere locali.
Le aziende, i cittadini, le ONG e le autorità governative possono avvantaggiarsi delle conoscenze degli studenti che facilitano, attraverso una maggiore propensione alla sperimentazione, la diffusione dei processi di cooperazione. Per ridurre i costi della filiera alimentare è garantire la sopravvivenza delle PMI, infatti, risulta necessario sviluppare forme di cooperazione locale. In tal senso, l'uso in comune di un sito web per ordinare i prodotti può essere un modo piuttosto semplice ed economico per innescare processi di collaborazione. Tale esempio, secondo i relatori, dimostra che il recupero delle catene alimentari può portare a una maggiore cooperazione e ad un migliore coinvolgimento dei diversi attori locali.
L'uso degli studenti è anche un modo intelligente per rendere la regione più attraente e frenare la fuga di cervelli, agevolando la permanenza dei giovani e lo sviluppo imprenditoriale.

 

Sinergie e collegamenti per le progettualità innovative macedoni (agricoltura e non solo...)

La regione della Macedonia centrale, in Grecia, presenta un livello della spesa privata per ricerca, sviluppo e innovazione inferiore alla media nazionale ed europea caratterizzandosi - in maniera analoga ad altre realtà dell'Europa meridionale - per un modesto grado di scambio tra mondo della ricerca e quello delle imprese. Tale condizione risulta limitante per le PMI, le quali non dispongono di infrastrutture e personale di ricerca adeguati, e per la ricerca stessa, in quanto il livello di sfruttamento commerciale della ricerca primaria e dei risultati di sviluppo tecnologico da parte delle imprese risulta assai modesto.
Con l'obiettivo generale di promuovere la ricerca applicata e il trasferimento di conoscenze e tecnologia nei settori RIS3, l'Autorità regionale della Macedonia centrale ha privilegiato il rafforzamento della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell'innovazione sostenendo, nell'ambito del POR 2014-2020, meccanismi che possano facilitare la creazione di collegamenti e sinergie tra imprese, centri di R&S e istituti di istruzione superiore. Tale approccio è stato traghettato all'interno di RUMORE con l'intento di rafforzare i collegamenti tra PMI e mondo della ricerca.
Gli attori coinvolti localmente nel progetto sono:

 
  • Autorità di gestione,
  • Università Aristotele di Salonicco,
  • Associazione delle industrie della Grecia settentrionale,
  • Unione nazionale delle cooperative agricole,
  • Unione internazionale delle imprese greche,
  • Camere tecniche della Grecia/Dipartimento della Macedonia centrale,
  • Centro nazionale per la ricerca e lo sviluppo tecnologico,
  • Zona industriale ETVA,
  • Zona industriale di Litochoro.

AgroDesign cluster è una vera e propria piattaforma di scambio e opportunità, il cui obiettivo è quello di facilitare la cooperazione tra il settore agroalimentare e l'industria creativa.
La collaborazione intersettoriale funge da stimolo allo sviluppo di idee innovative per il packaging, il design, la promozione e il marketing dei prodotti agroalimentari. Il progetto si è sviluppato nell'area metropolitana di Salonicco che poteva contare sulla coesistenza di due cluster produttivi preesistenti: il cluster della creatività, nella parte urbana della città, e quello più agricolo nella parte agricolo-rurale.     
Particolarmente significativo è il concetto di "ecosistema della conoscenza" fatto proprio da AgroDesign, che identifica un luogo dove coesistono e sviluppano innovazione popolazioni di diverse "specie" (creativi, esperti, organizzazioni, vari stakeholder) e comunità (comunità creative, produttori, comunità miste).

 
 

Francesco Licciardo
CREA - Politiche e Bieconomia

 
 

PianetaPSR numero 72 giugno 2018