Il bosco è parte integrante della nostra cultura, origine di tradizioni e sapere, custode di diversità biologica e paesaggistica, matrice del territorio, serbatoio di carbonio e fonte di vita, beni, prodotti e servizi. Tanto indispensabile alla vita dell'uomo quanto vulnerabile all'uomo e agli effetti della sua civiltà. Negli ultimi decenni il ruolo del bosco è cambiato acquistando nuovi valori sociali che hanno riportato all'attenzione dell'agenda politica internazionale, europea e nazionale la sua molteplice funzione ambientale ed economica.
Il 2017 è stato un anno di cambiamenti importanti per il "settore forestale" nazionale, componente imprescindibile della più generale "materia forestale" in cui le parti ambientale, economica e sociale trovano sintesi nei principi della sostenibilità. Negli ultimi anni, abbiamo in generale osservato incoraggianti segnali di attenzione nei confronti del 39% del territorio nazionale, oggi coperto da sistemi forestali, in particolare da parte del mondo politico e delle istituzioni, che hanno maturato una nuova consapevolezza del ruolo e del valore di questa risorsa al servizio dell'intero Paese. Una risorsa rinnovabile, oggetto, tuttavia, di pressioni e interessi crescenti a livello locale e globale per la quale tutti hanno una responsabilità evidente e che rendono la "materia forestale" quanto mai complessa, articolata e strategica per la società di oggi e per le generazioni future.
Con l'entrata in vigore del Testo unico in materia di Foreste e Filiere forestali (D.Lgs. n. 34 del 4 aprile 2018 - TUFF) si prevede all'articolo 6 la redazione di una nuova Strategia Forestale Nazionale (SFN). In continuità con il Programma Quadro per il Settore Forestale del 2008 (PQSF) previsto dal comma 1082, art.1, della legge 27 dicembre 2006, n. 2964 (Legge finanziaria 2007), la nuova SFN deve definire nuovi indirizzi nazionali per la tutela, valorizzazione e gestione attiva del patrimonio forestale nazionale, per lo sviluppo del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio-culturali, ivi compresa la filiera pioppicola, nel rispetto degli impegni assunti a livello internazionale ed europeo (comma 1, art. 6, D.Lgs. 3 aprile 2018, n. 34).
La SFN dovrebbe, quindi, coerentemente con quanto previsto dalle otto Aree Prioritarie della Strategia forestale europea (COM (2013) n. 659) del 2013, definire in primo luogo chiari e lungimiranti traguardi, volti al superamento delle emergenze nazionali e alla costruzione di un sistema incentivante che garantisca sicurezza e sviluppo, tutela e valorizzazione del capitale naturale, di cui il patrimonio e il settore forestale sono componenti imprescindibili.
Al fine di supportare il processo di redazione della strategia nazionale, la Rete Rurale Nazionale (RRN) 2014-2020 ha deciso di raccogliere e sintetizzare in un Libro bianco i contributi, le osservazioni e le proposte emerse nel lungo percorso di consultazione pubblica partecipata e di confronto attivo voluto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali tra il 2016 e il 2017. Il processo di consultazione è iniziato il 29 novembre 2016 - Forum Nazionale delle Foreste e proseguito negli incontri con il territorio di Foggia - 28 aprile 2017, Cuneo - 5 maggio 2017, Amatrice - 9 maggio 2017, Potenza 15 maggio 2017, Trento - 22 maggio 2017, Padova - 29 maggio 2017, a cui si sono aggiunte altre iniziative di approfondimento come i Workshop tecnici della Rete Rurale Nazionale, l'iniziativa CamminaForeste della regione Lombardia nel 2017, il Congresso Sisef (10-13 ottobre 2017), gli incontri dell'Accademia di scienze forestali e dell'Accademia dei Georgofili.
Il Libro bianco dei boschi d'Italia tesaurizza quindi il processo di confronto partenariale e, nel portare a sintesi le esigenze e le necessità del settore emerse nel corso degli incontri e dibattiti, ha lo scopo di fornire un supporto alla definizione della nuova SFN. L'obiettivo sotteso è quello di contribuire a rendere tale strumento coerente ed efficace nel perseguimento delle necessità del settore forestale, dei sempre più urgenti impegni internazionali ed europei sottoscritti dal Governo italiano, e di garantire la stabilità e il benessere per le generazioni presenti e future.
Una prima stesura del Libro bianco è stata presentata sul sito della rete rurale nazionale il 15 giugno di quest'anno e (www.reterurale.it/foreste) aprendo un'ultima fase di consultazione pubblica online che si concluderà il 30 luglio. I contributi, le osservazioni e gli eventuali suggerimenti dei cittadini, delle parti interessate, pubbliche e private, che da questa ultima fase giungeranno saranno integrati al testo del Libro bianco che sarà poi presentato ufficialmente al IV Congresso Nazionale di Selvicoltura che si svolgerà a Torino dal 5 al 9 novembre 2018.
Questo documento si propone come base conoscitiva delle percezioni, esigenze e necessità della società civile e imprenditoriale, del mondo scientifico e istituzionale sul ruolo del settore forestale, al fine di poter costruire per il Paese una nuova e lungimirante visione strategica e condivisa in materia forestale, coerentemente con le indicazioni europee e gli impegni internazionali sottoscritti da Governo. È infatti improcrastinabile l'apertura di una nuova stagione politica, che contribuisca attivamente ad un efficace tutela del patrimonio forestale e al governo del territorio nazionale, nonché allo sviluppo socioeconomico delle sue Aree rurali e interne d'Italia. Fornirà quindi osservazioni e suggerimenti utili a costruire una nuova Strategia nazionale per il settore forestale come previsto all'art. 6 comma 1 D.lgs. 3 aprile 2018, n.34 proponendo in continuità con la strategia del PQSF indirizzi nazionali per garantire la tutela, la valorizzazione e la gestione attiva del patrimonio forestale nazionale, nonché lo sviluppo del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio-culturali, ivi compresa la filiera pioppicola.
La sintesi delle esigenze e necessità emerse, ha permesso ad oggi di individuare 4 Priorità per il settore forestale nazionale sintetizzabili nei seguenti titoli: Pianificazione e Tutela; Gestione e Territorio; Filiere e Bioeconomia; Istituzioni e Società. In continuità con il PQSF, in attuazione con gli impegni internazionali e in coerenza con gli strumenti strategici e programmatici che interessano/coinvolgono il settore forestale, è possibile ricondurre le aspettative del settore e della società in una "visione" da qui a 20 anni di quello che dovrebbe/potrebbe essere il valore e il ruolo del bosco e delle sue filiere per la società, l'economia e l'ambiente. I principali quesiti conoscitivi emersi sono rappresentabili in tre ambiti di intervento:
Il bosco - Come tutelarlo e valorizzarlo?
Le filiere - Come svilupparle e valorizzarle?
La società - Come ridare valore e ruolo al bosco?
Per l'attuale contesto nazionale, in coerenza con gli obiettivi internazionali ed europei, e gli indirizzi strategici nazionali in materia di biodiversità, paesaggio, adattamento al cambiamento climatico, sviluppo sostenibile ed energia, l'attenzione dovrebbe quindi, strategicamente rivolgersi a:
Analizzando nel contempo le politiche implementate, gli indirizzi e i vincoli che discendono dagli impegni internazionali, europee e nazionali, emerge un quadro estremamente complesso e articolato che impone:
L'Obiettivo Generale che una nuova visione strategica per il settore forestale dovrebbe interpretare, potrebbe essere semplicemente sintetizzato in: "Incentivare la gestione forestale sostenibile al fine di tutelare il territorio, contenere il cambiamento climatico, attivando e rafforzando la filiera forestale dalla sua base produttiva e garantendo, nel lungo termine, la multifunzionalità e la diversità delle risorse forestali nazionali."
La nuova Strategia Forestale Nazionale 2019-2039 dovrà essere un documento snello, chiaro e attuabile e contestualizzabile dalle e nelle regioni, con obiettivi operativi quantificabili, coerente e convergente con i diversi impegni e obiettivi di settore, uno strumento utile verso una «Transizione ecologica e sostenibile», e magari prevedere anche qualche risorsa finanziaria dedicata al fine di garantirne una efficace attuazione.
Dall'Obiettivo generale, in continuità con la strategia forestale degli ultimi 10 anni (PQSF) e in coerenza con gli strumenti strategici nazionali ed europei di settore (biodiversità, bioeconomia, energia, clima e prevenzione incendi e disastri naturali) si potrebbero prevedere 4 Obiettivi Prioritari (A. tutelare il territorio e l'ambiente; B. sviluppare un'economia forestale efficiente e innovativa; C. garantire le prestazioni di interesse pubblico e sociale; D. favorire il coordinamento e la comunicazione) da cui far discendere azioni chiave che nei contesti territoriali e socioeconomici regionali possano facilmente essere interpretati.
La definizione della nuova Strategia Forestale Nazionale sarà un importante momento di confronto fra le istituzioni competenti nella speranza di ottenere una convergenza di intenti e risorse per il raggiungimento di obiettivi strategici e sempre più inderogabili. Sarà altresì il banco di prova per poter esigenze della società e necessità del settore trovando indirizzi utili ed efficaci a garantire una gestione e valorizzazione sostenibile del patrimonio forestale nazionale.
Raoul Romano
Centro di Ricerca Politiche e bioeconomia del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'economia agraria (CREA)
Raoul.romano@crea.gov.it
PianetaPSR numero 73 luglio/agosto 2018