Il benessere animale e le politiche per la qualità sono state le tematiche al centro del seminario organizzato a Cagliari, il 18 e 19 Ottobre scorsi, dalla Rete Rurale Nazionale e dall'Assessorato dell'Agricoltura e riforma agro-pastorale della Regione Sardegna. L'evento ha rappresentato un'importante occasione di confronto tra attori appartenenti a contesti diversi: mondo produttivo, della ricerca, istituzioni e enti preposti al controllo e alla certificazione.
Il tema sta assumendo rilevanza crescente nell'ambito delle politiche comunitarie e nelle recenti discussioni sul futuro della PAC, anche in relazione alle possibili sinergie tra la salute e il benessere degli animali, la salute pubblica e la sostenibilità ambientale.
L'Italia è tra le prime regioni in Europa ad aver introdotto la misura dedicata, è anche il Paese che conta il maggior numero di PSR regionali che prevedono l'attuazione della Misura 14, con 8 regioni più 5 in trascinamento.
La Misura 14 è, infatti, lo strumento applicativo per il miglioramento del benessere animale in ambito PSR, prevedendo un sostegno finanziario, pari ad un massimo di 500 euro UBA /anno, per gli allevamenti che si impegnano a migliorare le condizioni di vita degli animali da reddito oltre i requisiti minimi obbligatori (Reg. (UE) n. 1305/2013 art. 33).
Il seminario è stato, in primis, una opportunità per confrontarsi sulle recenti risultanze scientifiche per il benessere animale. Gli enti di ricerca presenti (CREA, con i Centri di Politiche e Bioeconomia e di Zootecnia e Acquacoltura, l'Università di Milano, l'Università di Sassari) hanno fornito utili spunti di riflessione e illustrato alcune ricerche sulla valutazione delle condizioni di benessere degli animali, legate ad esempio al temperamento, allo stress da freddo/caldo, ai problemi sanitari. È stata ribadita la relazione esistente tra il benessere, la produttività e, di conseguenza, l'efficienza economica. Questo, infatti, è un elemento talvolta trascurato, ma che assume una rilevanza fondamentale nel contesto dell'azienda agricola.
Uno degli obiettivi più attuali della ricerca in questo campo è quello di mettere a punto batterie di indicatori oggettivi, in grado di catturare i diversi aspetti di benessere e di semplice impiego in allevamento, utili per la gestione aziendale e allo stesso tempo in grado di fornire strumenti efficaci di valutazione degli interventi della politica.
Un'altra delle sfide individuate è l'esigenza di riconoscimento della qualità delle produzioni in benessere. La presentazione del sistema ideato dal CREnBA, per la valutazione in campo del benessere animale della linea vacca-vitello, dell'ovino e del suino, ha fornito utili spunti per una riflessione sulle check list attualmente applicate. Un sistema di certificazione e l'adesione a un marchio di qualità, inoltre, potrebbero consentire un riconoscimento, in termini di remunerazione, dei prodotti.
Infine, è stata data voce ai racconti di alcune esperienze aziendali (La Granda, BovinMarche e Argiolas Formaggi) che, in prima persona, hanno presentato le modalità di introduzione del benessere animale, le difficoltà incontrate, i canali commerciali attivati grazie all'attuazione di pratiche di benessere, ma anche le prospettive e le attese per il futuro.
In particolare, si è fatto cenno all'attività, ancora in avvio, del Gruppo Operativo MarcAfree, che attraverso questo nuovo strumento introdotto dalla programmazione 2014-2020, si è posto l'obiettivo di sviluppare una nuova filiera certificata antibiotic free nel settore delle carni bovine delle Marche. Un'esperienza che va nella direzione di uno sviluppo dell'innovazione nel sistema agroalimentare, capace di andare incontro alle esigenze del mondo produttivo, dei consumatori e della società nel suo complesso.
Valentina Carta
valentina.carta@crea.gov.it
Maria Carmela Macrì
c.macri@politicheagricole.it
Alessandro Monteleone
alessandro.monteleone@crea.gov.it
Manuela Scornaienghi
manuela.scornaienghi@crea.gov.it
PianetaPSR numero 75 ottobre 2018