Saranno difficili da dimenticare gli oliveti pugliesi per gli studenti del Piemonte che hanno partecipato al Ruralcamp 2018. Ma anche per chi li conosce, per chi ci lavora e chi li ha visti di frequente attraversando il paesaggio per motivi diversi, queste presenze "monumentali" non sono sembrate così scontate, tanto più se hanno coinvolto alunni provenienti dalla stessa Puglia e dalla vicina Basilicata che, con gli studenti piemontesi hanno trascorso cinque giorni percorrendo la provincia di Brindisi, uniti dalla voglia di conoscere, condividere, analizzare, chiedere e studiare. Un paesaggio fortemente "identitario" dove la biodiversità di un territorio tipicamente mediterraneo ha accompagnato l'itinerario didattico di circa 45 studenti e 15 docenti al seguito, oltre a tecnici e ricercatori.
Un entusiasmo crescente che, come accade in queste occasioni, parte quasi silenziosamente per esplodere già dopo i primi contatti che aggregano intorno ai tavoli di lavoro, alle visite aziendali, alle "contaminazioni" tra esperienze e territori diversi, consolidando lo spirito che anima queste iniziative a conferma che la strada è quella giusta. Il RuralCamp 2018 potrebbe essere raccontato proprio dall'entusiasmo di questi ragazzi, filo conduttore di un percorso informativo a chiosa di quanto realizzato da ciascuna scuola nella sua regione. L'ultimo livello del progetto Rural4learning, dopo il primo approccio del RuralGOOD tenutosi la scorsa primavera, ha completato il pacchetto di iniziative riservate agli studenti delle classi quarte e quinte selezionati attraverso la piattaforma E-learning, altro strumento applicativo che ha illustrato temi diversi (Sviluppo rurale, agricoltura multifunzionale e diversificazione; Diversificazione e multifunzionalità dell'azienda agricola; Psr, multifunzionalità e diversificazione) rispetto ai quali le classi si sono misurate per accedere alla fase finale.
L'iniziativa ha coinvolto per l'anno scolastico 2017-2018 gli istituti tecnici agrari e professionali per l'agricoltura delle tre regioni partecipanti ai moduli previsti dal progetto che vede il MIPAAFT, nell'ambito del programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020 e con il supporto del CREA-PB, promotore del trasferimento di conoscenze, esperienze e buone pratiche in tema di sviluppo rurale. L'occasione ha ovviamente offerto ai partecipanti anche opportunità di tipo socio-culturale, di fondamentale importanza per gli obiettivi perseguiti, legate allo scambio di vision diverse, sia per provenienza che tipologia di formazione ed esperienza personale.
Il programma del RuralCamp è stato strutturato attraverso tre momenti significativi: una visita aziendale al mattino, un percorso turistico nel pomeriggio e la valutazione del "caso" imprenditoriale al rientro dalla giornata informativa. L'obiettivo, in realtà, puntava alla costruzione di una analisi "swot" dell'azienda dopo averne valutato il tipo di sostenibilità ambientale, economica e sociale, secondo il format assegnato e rappresentato da una vera e propria "cassetta degli attrezzi".
Le quattro aziende agricole individuate (Azienda Pantaleo - Fasano; Masseria Cappella-Martina Franca; Azeinda LeMarangi-Mottola; Masseria Terra d'Incontro- Casamassima) come "case history" hanno offerto un breve spaccato dell'attività d'impresa raccontato dall'imprenditore titolare che, oltre allo storytelling si è prestato alle domande e all'intervista dei due gruppi di studenti costituiti in precedenza e con provenienze diverse.
Il materiale raccolto durante la visita in azienda ed esaminato per costruire l'analisi ha, tuttavia, fornito un ulteriore valore aggiunto rappresentato dalla continuità del progetto, una volta ritornati a scuola. Infatti, la collaborazione e la responsabilità verso ogni tassello del percorso di valutazione si esaurirà solo quando sulla piattaforma ogni gruppo avrà inserito il suo caso imprenditoriale, frutto di un lavoro di elaborazione e di attenta sintesi, visionabile in rete dai fruitori del progetto e da semplici visitatori. Una sfida per gli studenti, per qualche giorno "tecnici", che hanno misurato, rispetto a diverse tipologie di imprenditoria agricola multifunzionale, soprattutto il proprio senso critico, ingrediente indispensabile per una attenta e puntuale osservazione delle attività svolte e della mission prefissata ai fini del risultato d'impresa. Non meno importante si è rivelato il momento di formazione dedicato al Business Plan on line che gli studenti hanno seguito appena arrivati in Puglia, al fine di attivare un primo approccio con gli strumenti disponibili e indispensabili per un tecnico di ultima generazione.
Teresa Lettieri
PianetaPSR numero 77 dicembre 2018