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Diversificazione

Le nuove frontiere della diversificazione in agricoltura

Le nuove forme di diversificazione aziendale sono state al centro del convegno organizzato dal CREA PB a Torino nel dicembre scorso.

A cosa pensiamo quando parliamo di diversificazione delle aziende agricole? Certamente all'agriturismo, alla produzione di energia, alle fattorie didattiche. Ma dietro il concetto "diversificazione" si cela una miriade di iniziative, segnale di nuove strategie aziendali, soluzioni imprenditoriali utili ad un migliore posizionamento sul mercato, che nascono per dare risposte al territorio, a particolari esigenze di consumatori e utenti. Trattandosi di un fenomeno complesso e per definizione plastico, che sperimenta nuove forme di applicazione, servizi, relazioni con altri settori produttivi, non è semplicissimo definirlo e rappresentarlo.

Il convegno

Le nuove forme di diversificazione aziendale sono state l'oggetto del convegno organizzato dal CREA PB nell'ambito delle attività RRN dal titolo "Nuove frontiere della diversificazione. Classificazioni, descrizioni e sostegni per un fenomeno in continua evoluzione". 
Il convegno, previsto nella programmazione della scheda Eccellenze Rurali, si è tenuto a Torino, lo scorso 13 dicembre ed è stato realizzato in partenariato con Regione Piemonte, IRES (che ha anche ospitato l'evento) e ISMEA. Nell'ambito della discussione sono stati presentati i lavori di un percorso di ricerca realizzato all'interno del CREA PB ma anche riflessioni e analisi realizzate da IRES all'interno del contesto piemontese e dall'ISMEA nell'ambito delle analisi sull'agriturismo. Una parte molto qualificante è stata quella della testimonianza diretta di imprenditori agricoli che stanno sperimentando sul campo forme di diversificazione più innovative. 

L'incontro nasce da una esigenza manifestata dal partenariato della RRN - in primis Organizzazioni professionali agricole e Regioni -, interessati ad approfondire i percorsi che si stanno sviluppando in diversi territori e in diverse aziende che mostrano una specializzazione sempre più sostenuta verso attività secondarie differenziate. 
Tra i primi elementi di riflessione emerge proprio la difficoltà di descrivere e dunque rappresentare il fenomeno e le sue sfaccettature nel sistema economico nazionale: differenze nelle rilevazioni, nelle definizioni, nelle rappresentazioni, fonti statistiche diverse, l'esigenza di mettere a sistema in maniera coordinata e univoca i dati, difficoltà a rappresentare, attraverso i dati, la complessità del tema.

Tra i primi elementi di riflessione emerge proprio la difficoltà di descrivere e dunque rappresentare il fenomeno e le sue sfaccettature nel sistema economico nazionale: differenze nelle rilevazioni, nelle definizioni, nelle rappresentazioni, fonti statistiche diverse, l'esigenza di mettere a sistema in maniera coordinata e univoca i dati, difficoltà a rappresentare, attraverso i dati, la complessità del tema.

La diversificazione in Italia

L'Italia è il paese europeo con il maggior grado di diversificazione agricola, e anche quello caratterizzato da forme negli anni sempre più varie e strutturate. Nuove forme che necessitano di nuovi impianti normativi e regolamentari oltre che una maggiore attenzione e un migliore sostegno da parte delle politiche pubbliche. Il confronto tra operatori, istituzioni e ricercatori si è reso utile come spazio per approfondire il tema e offrire proposte di lavoro anche nell'ottica di nuovi supporti pubblici. 

Case history

Lo sguardo al territorio ha permesso l'intervento al convegno di esperienze aziendali raccontate da imprenditori agricoli, impegnati nello sviluppo delle proprie aziende puntando a strategie in grado di crescere sul mercato. 

L'azienda Sampè ha avviato da anni un'attività di Agrigelateria per chiudere la filiera interna all'azienda zootecnica. La produzione di gelati di alta qualità è stata una scelta vincente e ha invertito la tendenza di andare a prendere il gelato in città dalla campagna, facendo diventare l'azienda un luogo da raggiungere per mangiare il gelato e rimanere a godere della natura in area rurale. I flussi di avventori sono cresciuti costantemente negli anni e così l'attività aziendale che ha portato benefici anche al territorio e alle altre aziende agricole del circondario, creando un sistema di rete ed effetti positivi diffusi. 

L'azienda Les Ecureuils lavora in Valle d'Aosta, in un'area marginale di montagna; grazie all'allevamento di capre e alla trasformazione in azienda ha avviato una produzione di formaggi e, parallelamente, offre ospitalità ai visitatori: un presidio importante per il territorio e percorsi di valorizzazione dell'attività che da impiego a tutti e quattro i componenti familiari in un'area fortemente soggetta all'abbandono. 

L'azienda la Piemontesina, infine, ha avviato per prima un progetto di diversificazione del reddito aziendale organizzando agrinido e agriasilo: uno spazio educativo scolastico in un contesto naturale, l'azienda agricola zootecnica. I piccoli utenti del servizio stanno crescendo in maniera consistente negli anni e questa attività secondaria ha generato effetti positivi anche per l'attività principale dell'azienda, l'agricoltura, creando una domanda di prodotti derivante dalle famiglie degli utenti e dal passaparola.
La diversificazione è una delle dimensioni attraverso cui analizzare l'evoluzione del settore agricolo e considerare queste forme innovative di diversificazione consente di comprendere in maniera diretta quali sono le evoluzioni del settore negli ultimi anni, attraverso iniziative che, mantenendo l'assoluta centralità dell'attività agricola, consentono alle aziende di rafforzarsi sul mercato, generare reddito, generare sviluppo sostenibile.

Conclusioni

Tra le conclusioni del convegno emerge chiaramente che la costruzione di una politica per la diversificazione aziendale in agricoltura non può essere ricondotta facilmente a schemi e standardizzazioni; le azioni di politica dovrebbero essere sempre più mirate a sostenere le strategie imprenditoriali che si evolvono, le complesse interrelazioni tra le diverse funzioni che si riscontrano a livello di singola unità di produzione, di ambito territoriale, di ambito settoriale.

Ciò che è assolutamente necessario è prevedere nuovi impianti regolamentari, più semplificati e capaci di ricomprendere al proprio interno tipologie differenti di azioni e forme di sostegno differenziate, per sostenere forme innovative che possono garantire lo sviluppo delle aziende agricole diversificate anche nelle aree più svantaggiate.

 
 

Milena Verrascina
CREA

 
 

PianetaPSR numero 78 marzo 2019