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Aiuti di Stato

Commissione approva innalzamento del "De minimis"

L'importo complessivo concedibile per impresa passa da 15 a 20 mila euro nel triennio. Nel rispetto di alcune condizioni gli Stati membri avranno la possibilità di aumentare il limite fino a 25 mila.

La Commissione europea ha dato il via all'innalzamento del massimale degli aiuti "de minimis" agli agricoltori, da 15 mila a 20 mila con possibilità di aumentarlo ulteriormente fino a 25 mila purché vengano soddisfatte determinate condizioni.

Per l'Italia, questo comporta la possibilità di contare su un budget più consistente, oltre 700 milioni di euro rispetto ai 475 milioni del passato, per fronteggiare periodi di crisi sempre più frequenti nel settore agricolo. L'utilizzo di questa tipologia di sostegno agli imprenditori agricoli è favorita dal fatto che gode di procedure semplificate, in particolare non è sottoposto all'obbligo di notifica o comunicazione alla Commissione.

Lo scorso 14 marzo, il regolamento(UE) n. 1408/2013, è stato modificato dall'entrata in vigore del Reg.(UE)n.316/2019; la principale novità introdotta riguarda l'innalzamento dell'importo complessivo concesso per impresa unica, a valere su tre esercizi finanziari, che passa da 15.000 a 20.000 euro.

La modifica, prevede poi la facoltà per ciascun Stato membro di aumentare ulteriormente tale soglia fino ad un importo massimo pari ad euro 25.000 purché vengano soddisfatte due condizioni:

  • la prima condizione attiene al rispetto del cosiddetto "limite settoriale", ovvero, lo Stato membro deve vigilare affinché l'importo cumulativo massimo degli aiuti a beneficio di un unico settore di prodotti, non superi il 50% dell'importo massimo di tutti gli aiuti "de minimis" concessi. Questo al fine di non falsare o minacciare la concorrenza, privilegiando una categoria di prodotti agricoli a danno di altri; 
  • la seconda condizione riguarda la necessità che lo Stato membro si doti di un registro centrale degli aiuti di Stato contenente le informazioni complete su tutti gli aiuti "de minimis" concessi durante un periodo di tre esercizi finanziari.
 

L'Italia, sin dall'agosto 2017, con l'entrata in vigore del Regolamento interministeriale MIPAAFT-MISE, n.115/2017, recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale aiuti di Stato, ha provveduto alla registrazione degli aiuti concessi in regime "de minimis", per il settore della produzione agricola primaria presso una sezione apposita del registro SIAN (sistema informativo agricolo nazionale).

Alla luce delle modifiche apportate, si rende necessario adeguare tale registro alle nuove prescrizioni al fine di consentire l'inserimento del limite settoriale e permettere quindi ai beneficiari la fruizione di aiuti fino a 25.000 euro.

Di conseguenza il Ministero, ha comunicato che, dall'entrata in vigore del regolamento, potranno essere concessi contributi in "de minimis" con soglia massima a 20.000 fino a che non verranno realizzati gli adeguamenti tecnici necessari all'implementazione del sistema con il limite settoriale.

"La proposta della Commissione relativa ai nuovi aiuti di Stato per il settore agricolo tiene conto dell'importanza di questa forma di sostegno nei periodi di crisi - ha dichiarato Phil Hogan, Commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale.
Grazie all'aumento del massimale degli aiuti agli agricoltori, le autorità nazionali godranno di maggiore flessibilità e saranno in grado di reagire con più rapidità ed efficacia per sostenere gli agricoltori vulnerabili. In alcuni casi l'importo degli aiuti di Stato che possono essere concessi ai singoli agricoltori sarà aumentato del 66 %. Le nuove norme si affiancheranno alle norme solitamente seguite per gli aiuti di Stato notificati, che gli Stati membri possono continuare ad applicare".

 
 

Noemi Moretti

 
 

PianetaPSR numero 78 marzo 2019