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Imprenditoria Femminile

L'Italia tra i primi in Europa per imprese "rosa" in agricoltura

Con la Romania e i Paesi baltici, l'Italia è fra i primi cinque Paesi UE in cui la percentuale di aziende agricole a conduzione femminile supera il 30% del totale nazionale. 

L'Italia si colloca tra i primi cinque Paesi Ue per numero di aziende agricole condotte da donne e a sostenere questo trend è soprattutto il Mezzogiorno.

È quanto emerge dai dati Eurostat riportati dalla Commissione Europea e dall'analisi dell'ISMEA, diffusi in occasione dello scorso 8 marzo, secondo i quali il nostro è tra i sette Paesi dell'Unione in cui le imprenditrici agricole sono almeno un terzo del totale, superando al Sud il 50%. 

I dati europei

La media europea (dati Eurostat aggiornati a ottobre 2018) si attesta al 28%, con picchi virtuosi come quelli sopra citati - in Lettonia e Lituania arriviamo al 45% della media nazionale - e numeri assai più bassi come il 5% dei Paesi Bassi. 
Dei 28 Stati membri sono solo 7 a superare il 30% di imprenditoria agricola femminile: Lettonia, Lituania, Romania, Estonia, Italia, Austria e Portogallo.

Il caso italiano

Per quanto riguarda il nostro Paese i dati dell'ISMEA mostrano come sia il Sud a trainare questa crescita delle aziende "rosa". 

Su un totale di 214.000 imprese nelle Regioni meridionali, 109.000 sono infatti guidate da donne, quindi una proporzione di 1 a 2; un rapporto che cambia drasticamente al Nord, dove troviamo per ogni imprenditrice si registrano quattro colleghi uomini. 

Le Regioni che fanno da traino sono la Sicilia con 25.107 imprese a conduzione femminile, la Puglia con 23.987, la Campania con 22.412 ed il 36% di incidenza sul totale regionale. Nel Molise sono il 38% delle imprese agricole totali e nella Basilicata il 35%.

Anche per quanto riguarda le nuove imprese a conduzione femminile, a guidare la classifica sono le regioni del Sud Italia, con Sicilia, Campania e Puglia, a registrare il 59% delle nuove iscrizioni con iniziative femminili.

Il contesto generale

Questa lenta crescita dell'imprenditoria femminile, all'interno del contesto europeo, apre la strada ad altri sviluppi. 

L'Europa, infatti, continua a "invecchiare", un fatto particolarmente evidente proprio nel settore agricolo: gli over 65 in agricoltura sono il 40% delle donne ed il 27,6% degli uomini. Solo il 4,9% delle agricoltrici è under 35; questi dati mostrano come, benché il settore abbia di per sé un problema di ricambio generazionale, c'è un forte rischio di aumentare questo divario se non si interviene per incentivare la presenza femminile giovane. 

Proprio per contrastare questo fenomeno sono state attivate nell'Unione Europea diverse politiche di incentivi per le giovani donne che vogliono entrare nel mondo dell'agricoltura; politiche che dovrebbero rientrare poi, nell'ottica di ogni Stato membro, in una più ampia visione di sistema che favorisca e acceleri il ricambio generazionale e garantisca una parità di genere nel settore.

 
 

Margherita De Agostini

 
 

PianetaPSR numero 78 marzo 2019