Lo sviluppo rurale chiude l'annualità di spesa 2018 con ottimi risultati: molte problematiche che emergevano a fine 2017 sono state superate e si è così riusciti a centrare l'obiettivo di spesa previsto. È stata una corsa contro il tempo ma la battaglia contro il rischio di perdere preziose risorse per lo sviluppo rurale è stata vinta. I pagamenti della quota comunitaria nel corso dell'anno 2018 sono stati pari a 1.570 milioni di euro con un incremento costante nel corso dei trimestri dell'anno. Pertanto, da inizio programmazione ad oggi sono stati spesi complessivamente 2.953 mln di euro di sola quota FEASR pari a 5.992 mln di euro di spesa pubblica.
Entrando nel dettaglio dell'ultima trimestrale essa mostra una spesa pari a 690 mln di euro di quota comunitaria che, considerando la quota di cofinanziamento statale, corrisponde a circa 1.415 mln di euro di spesa pubblica complessiva. Il trimestre registra pertanto un incremento addirittura del 91% rispetto al precedente con circa 329 mln di euro in più di quota comunitaria rendicontata. A sostenere lo "sprint finale" negli ultimi tre mesi del 2018 sono state soprattutto le seguenti misure:
Con lo scatto di fine anno l'avanzamento finanziario dei PSR Italiani fa un balzo in avanti attestandosi al 30,08% di utilizzo dell'intero budget a disposizione (che sale al 33,27% se si considerano gli anticipi ricevuti).
Il grande sforzo prodotto soprattutto dalle regioni come Veneto, Calabria, Sardegna, ha permesso di andare oltre la soglia del disimpegno (c.d. overspending) con 862,9 mln di euro in più rispetto agli impegni dell'annualità 2015 da spendere entro il 2018 (c.d. regola "N+3"). Questo ha determinato che il PSR della p.a. di Bolzano e il PSR Veneto abbiano già superato la soglia di disimpegno del 2019 mentre si apprestano a superarla i PSR della p.a. di Trento, Sardegna, Calabria e Molise con percentuali di attuazione sull'annualità di spesa 2019 tra l'80% e il 90%.
Senza alcun dubbio un notevole stimolo alla spesa è stato dato anche dalla verifica del quadro di efficacia di attuazione che assegnerà ai PSR italiani risorse aggiuntive pari a 625 milioni di euro se sarà verificato che al 31 dicembre del 2018 sono stati raggiunti i target intermedi previsti nei PSR (c.d. milestones) sia in termini finanziari ma anche di risultati fisici raggiunti. L'effetto di questo obiettivo di medio termine è stato estremamente salutare per i PSR portando ad una accelerazione di tutte le procedure amministrative compreso l'esame delle domande di pagamento ancora bloccate ad ottobre scorso.
Questo overspending permetterà di partire con in vantaggio nella prossima annualità di spesa 2019 in quanto entro fine anno sarà necessario portare a rendiconto 2.097 milioni di euro e ciò rappresenterà la vera sfida per i PSR italiani, in quanto dovranno mantenere un livello di spesa medio in ciascun trimestre del 2019 di 243 milioni di euro di sola quota FEASR pari a 81 milioni di euro di spesa rendicontata mensilmente. Il conto alla rovescia è già iniziato.
Luigi Ottaviani
PianetaPSR numero 78 marzo 2019