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G-20 AGRICOLTURA
 

Uno scudo contro la volatilità dei prezzi

Trasparenza dei mercati e fondo anticrisi nell' Action Plan varato al recente vertice di Parigi. Ma serve anche più produttività: un progetto di ricerca per rilanciare il grano duro. 
 
G20-foto Ministri agricoltura
G20-Ministri agricoltura
 

Il Gruppo del G20 è nato come Forum dei Ministri delle finanze e dei Governatori delle Banche centrali per favorire l'internazionalizzazione economica e la concertazione, tenendo conto delle economie dei paesi emergenti.
Il G20 è composto da Italia, USA, Indonesia, Brasile, Turchia, Francia, Cina, Russia, Germania, Giappone, Arabia Saudita, India, Argentina, Corea del sud, Australia, Regno Unito, Canada, Sud Africa, Messico, Unione Europea.
Fino al 2008 i rappresentanti dei Paesi Membri sono stati i Ministri delle finanze e i Governatori delle Banche centrali. Successivamente, a seguito della crisi finanziaria che ha coinvolto le maggiori economie del pianeta, i Vertici sono stati tenuti con i Capi di Stato e di Governo, accreditando il G20 come il principale consiglio economico delle nazioni più sviluppate.
E' proprio in questo critico contesto economico-finanziario che si è manifestata l'esigenza di organizzare un G8 "agricolo", anche in seguito alla specifica richiesta rivolta ai Ministri dell'agricoltura nel corso del Vertice G8 riunitosi a Toyako (Giappone). E' nella primavera del 2009, a Cison di Valmarino (Treviso), che si tiene il primo vertice dei Ministri dell'agricoltura, in ambito G8 e sotto la presidenza italiana.
L'ultimo vertice del G20 si è chiuso a Seul nel novembre 2010, sotto la Presidenza coreana, con l'impegno di migliorare il coordinamento e la consistenza delle politiche inerenti la sicurezza alimentare ed incrementare la produttività agricola nonché la disponibilità di cibo.
Nel 2011 è la volta della presidenza francese, che ha da subito posto in primo piano la necessità di affrontare, con adeguate azioni coordinate, le problematiche legate al settore agricolo, rivolgendo particolare attenzione proprio alla volatilità dei prezzi delle materie prime agricole e alla sicurezza alimentare, considerato il preoccupante scenario internazionale. La Presidenza francese promuove, dunque, in seno al G20 l'attivazione di un Gruppo "agricoltura" con il compito di identificare un Piano di azione ad hoc .
Oltre al gruppo "agricoltura" nel quadro del G20 vengono attivati altri due workstreams: il " financial group" ed il "development group", ai quali partecipano delegati dei Ministeri delle finanze e dei Ministeri degli affari esteri e dove vengono trattate tematiche quali il ruolo dei mercati dei derivati nella volatilità dei prezzi e le politiche per un miglioramento del livello della sicurezza alimentare nei Paesi meno sviluppati.
Agli incontri del G20 agricoltura hanno partecipato anche le Organizzazioni internazionali (FAO, IFAD, Fondo Monetario Internazionale, OCSE, UNCTAD, PAM, Banca Mondiale , WTO,  IFPRI , HLTF delle Nazioni Unite), giocando un ruolo decisamente importante, ed alcuni Paesi in qualità di osservatori (Spagna, Singapore, Emirati Arabi, Etiopia, Guinea equatoriale).
Report delle Organizzazioni Internazionali
Dal vertice di Seul, i Leader hanno chiesto alla principali Organizzazioni Internazionali di predisporre un Rapporto per sviluppare le opzioni per mitigare e gestire meglio i rischi connessi alla volatilità dei prezzi alimentari e delle materie prime agricole,  senza  distorsioni del comportamento del mercato e per proteggere i più vulnerabili. La preparazione di questo rapporto è stato coordinato dalla FAO e dall'OCSE.
Il Rapporto tratta gli aspetti più generali della volatilità dei prezzi, dei trends e degli effetti della volatilità sui mercati nazionali; i temi legati alla volatilità dei prezzi specificatamente nel settore agricolo ed alimentare;  le misure da intraprendere per incrementare la produttività, la sostenibilità e la resilienza dell'agricoltura.
Il Rapporto evidenzia la necessità di attuare adeguate scelte politiche che consentano di tenere sotto controllo  la volatilità dei prezzi delle materie prime soprattutto nei Paesi più vulnerabili.
Infine, il Rapporto ha consentito di individuare le azioni mirate al raggiungimento degli obiettivi prefissati dal G20 agricolo, e di redigere dunque un Action Plan finale.
Action Plan
La prima riunione del G20 dei Ministri dell'agricoltura si è tenuta a Parigi il 22 e 23 giugno 2011. Nell'occasione è stato adottato il piano d'azione  "Action Plan" sulla volatilità dei prezzi alimentari e sull'agricoltura. L'Action Plan sarà integrato nel Vertice conclusivo dei Capi di Stato e di Governo che si terrà a Cannes il prossimo  3 e 4 novembre.
Il Piano d'azione sviluppa cinque principali linee di intervento:
1) migliorare la produzione agricola e la produttività sia nel breve che lungo periodo al fine di far fronte alla crescente domanda di prodotti agricoli;
2) aumentare l'informazione e la trasparenza del mercato creando le basi per l'azione dei governi e degli operatori economici;
3) rafforzare il coordinamento internazionale delle politiche per aumentare la fiducia nei mercati internazionali e per prevenire e rispondere in maniera più efficiente alle crisi del mercato alimentare;
4) migliorare e sviluppare strumenti di gestione del rischio al fine di creare nei governi e negli operatori economici la capacità di gestire e di mitigare i rischi associati alla volatilità dei prezzi alimentari, in particolare nei paesi più poveri,
5) migliorare il funzionamento dei mercati dei derivati dei prodotti agricoli, su questo obiettivo si dovrà focalizzare l'azione dei Ministri delle finanze e dei governatori delle Banche centrali.
Con riferimento al primo obiettivo, vengono individuate una serie di azioni a lungo termine al fine di raggiungere l'auspicato obiettivo di un concreto aumento delle produzioni e della produttività agricola in tutte le aree del pianeta e principalmente nei paesi meno sviluppati. In sostanza, i paesi del G20 vengono invitati a compiere sforzi maggiori per aumentare gli investimenti, sia pubblici che privati, per il settore agricolo soprattutto nelle zone più vulnerabili del pianeta. Tali investimenti si dovranno concretare in una serie di interventi di carattere strutturale ed infrastrutturale al fine di creare un ambiente adeguato per un efficace sviluppo dell'attività agricola.
Nell'ambito di questo primo obiettivo sono state individuate anche azioni a breve termine, quali un rafforzamento delle attività di ricerca e di innovazione. Nel quadro di tali azioni è stata approvata l'attivazione di un progetto di coordinamento internazionale delle ricerche sul frumento e frumento duro (IRIWI).
L'iniziativa  sarà presentata a Montpellier nel prossimo mese di settembre ed è finalizzata all'ottenimento di concreti risultati nel campo scientifico ed agronomico per queste colture strategiche, che dovrebbero contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Per quanto concerne il secondo obiettivo, relativo al  miglioramento dell'informazione  e della trasparenza dei mercati, nell' Action Plan viene stabilita  la costituzione di un sistema ad hoc  definito con l'acronimo AMIS (Agricultural Market Information System). Tale sistema, costruito sulla base di risorse già esistenti, permetterà di coordinare ed omogeneizzare lo scambio delle informazioni (domanda, offerta, produzione agricola e stocks)  a livello internazionale, assicurando maggiore trasparenza ai mercati. La valutazione e l'analisi delle informazioni raccolte, permetterà l'attivazione di un sistema di allerta in grado di valutare e percepire i rischi della volatilità dei prezzi. L'AMIS sarà ubicato in seno alla  FAO, dove verrà istituito il prossimo 15 e 16 settembre.
A completamento dell'iniziativa del sistema AMIS è prevista l'attivazione di un network internazionale di geo-monitoraggio, su base volontaria. Il network, utilizzando risorse già  esistenti,  rappresenterà  un sistema globale basato su informazioni satellitari ed in loco, al fine di fornire informazioni di previsione sulle produzioni agricole.
In base al terzo obiettivo, il coordinamento di risposte politiche in caso di  crisi sarà affidato, nell'ambito del sistema AMIS,  ad un Forum di esperti agricoli denominato "Rapid Response Forum".
 Il quarto obiettivo riguarda il miglioramento della  gestione dei rischi in agricoltura derivante dall'eccessiva volatilità dei prezzi. L'Action Plan sottolinea l'assoluta necessità di un procedere verso politiche che creino un rafforzamento della capacity building per le imprese agricole. Inoltre, tra le azioni proposte, viene evocata l'importanza di attivare  opportuni strumenti finanziari a favore degli agricoltori, delle imprese e dei governi, che possono essere adottati come risk-hedging e come aiuti anticiclici.  In tale contesto interverranno la Banca Mondiale (Word Bank) ed altre Istituzioni competenti, che predisporranno adeguati  sets  di  strumenti di rischio innovativi.
Infine, in relazione al quinto obiettivo l'Action Plan enfatizza la necessità di una maggiore trasparenza dei mercati e la loro regolamentazione, soprattutto di quelli negoziati fuori borsa, quali i cosiddetti "Over the Counter" ( OTC).  Un miglioramento della trasparenza ed una maggiore regolamentazione avrà un effetto positivo anche per i  mercati fisici.
Il Ministro Romano, che ha partecipato al G20 del 23 giugno 2011, ha così commentato il documento adottato: "L'Action Plan che abbiamo predisposto è un risultato storico, è l'inizio di un percorso comune per garantire la sicurezza alimentare dell'intero pianeta. Il G20 dovrà coordinare le necessarie sinergie tra le autorità nazionali, la società civile ed il settore privato, che ha una responsabilità importante.  La trasparenza dei dati sulla produzione ed i consumi è assolutamente necessaria e può contribuire alla stabilità dei mercati e dare maggiori garanzie ai produttori, limitando tensioni e fenomeni speculativi forieri di conseguenze sempre più gravi". Il Ministro ha enfatizzato l'importanza prioritaria di compiere ogni sforzo per implementare efficaci politiche finalizzate a garantire e migliorare la sicurezza alimentare e l'approvvigionamento soprattutto per le fasce più deboli delle popolazioni.

Alessia Gualtieri
Franca Melillo


 
 
 

PianetaPSR numero 1 - agosto 2011