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Innovazione

A Firenze la Settimana dell'Innovazione nello Sviluppo Rurale

L'evento annuale del PSR Toscana, organizzato dalla Regione, è stato un momento di confronto tra tutti gli attori coinvolti nei processi di innovazione in ambito agricolo.

Dal 26 al 29 marzo 2019 si è svolta a Firenze la Settimana dell'Innovazione nello Sviluppo Rurale, evento annuale del Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020 organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con la Piattaforma tematica Agri-Food della Smart Specialisation Strategy (S3). L'evento ha rappresentato un'occasione per condividere le iniziative che sostengono e promuovono progetti di innovazione nel settore agricolo e forestale, a livello regionale ed europeo e confrontarsi su come utilizzare al meglio gli strumenti a disposizione, anche nel prossimo futuro, per promuovere lo sviluppo sostenibile dell'agricoltura e delle aree rurali. 
Alle varie sessioni dedicate principalmente alle nuove tecnologie, cambiamenti climatici e nuove frontiere dell'agricoltura hanno preso parte i partner dei principali progetti europei sull'innovazione nello sviluppo rurale e i rappresentanti della Rete ERIAFF, la rete delle Regioni europee per l'innovazione in agricoltura, alimentazione e foreste, di cui la Regione Toscana è capofila.

L'innovazione nel PSR toscano

Con l'evento del PSR 2019 la Regione Toscana ha voluto porre l'accento sull'innovazione, considerata uno dei temi strategici delle attività di finanziamento della programmazione per lo sviluppo rurale 2014-2020. 
A marzo 2019, la Regione Toscana ha allocato complessivamente 837 M€, pari a oltre l'88% delle risorse programmate, pubblicando 52 bandi e ricevendo circa 32.000 domande, il 75% delle quali sono già a finanziamento, per un impegno complessivo di 628 M€. La dotazione finanziaria destinata ai progetti di innovazione è di 26 M€ e rappresenta il 2,7% della dotazione complessiva del programma. I progetti innovativi in corso di attuazione sono attualmente 84, di cui 24 gruppi operativi del PEI e 60 progetti inseriti nell'ambito della progettazione integrata di filiera.

 

Nel corso dell'evento, la programmazione regionale per lo sviluppo rurale si è confrontata con diverse iniziative europee di cui la Toscana è partner, a partire dall'High Tech Farming, focus direttamente promosso dalla Regione nell'ambito della piattaforma europea S3 Agri-Food. Ampio spazio è stato quindi dedicato alla presentazione di buone pratiche e alla discussione sull'uso sinergico di strumenti tecnologici (robotica, ICT, Big Data, osservazione della terra, etc.) per contribuire a razionalizzare l'uso delle risorse ed ottenere processi più efficienti, sostenibili e tracciabili in termini di input e di operazioni, consentendo così la transizione verso un nuovo paradigma dell'agricoltura di precisione sostenibile. 

L'altro fronte su cui la Toscana è fortemente impegnata è quello della bioeconomia, settore che la Commissione Europea ha deciso di supportare attraverso l'istituzione di un Knowledge Centre che è stato al centro del dibattito nel corso dell'evento. Il Bioeconomy Knowledge Centre (BKC) ha l'obiettivo di migliorare la gestione delle conoscenze per l'elaborazione delle politiche in materia di bioeconomia, proponendosi di diventare un centro di conoscenza fondamentale per tutte le parti interessate, dalla stessa Commissione Europea, alle imprese, ricercatori e comuni cittadini (https://ec.europa.eu/knowledge4policy/bioeconomy_en).  Uno dei temi ampiamente discussi ha riguardato la creazione di un sistema della conoscenza in cui diversi attori, pubblici e privati e provenienti da aree di conoscenza e settori differenti, collaborino per lo sviluppo dell'agricoltura. A tale riguardo, le misure del PSR 2014-2020, e in particolare la misura 16, hanno già permesso di sperimentare modelli interessanti per la realizzazione e la diffusione delle innovazioni, con buoni risultati anche sul fronte del trasferimento alle aziende che non sono direttamente coinvolte nello sviluppo dei progetti. Durante l'evento, i gruppi operativi del PEI finanziati dalla Regione Toscana hanno condiviso con la platea dei partecipanti le innovazioni in corso di realizzazione e gli approcci utilizzati per favorire la massima diffusione e applicazione dei risultati.

I progetti Horizon2020

Il trasferimento dell'innovazione è considerata una sfida importante dalla Regione Toscana che, a tale riguardo, promuove il nuovo approccio delle Demo-Farm, sviluppato nell'ambito del progetto H2020 NEFERTITI, che mette in collegamento le aziende agricole dimostrative di 17 Paesi comunitari per rafforzare l'arricchimento reciproco delle conoscenze e la diffusione dell'innovazione. La Direzione Agricoltura ha implementato, per il tramite di Ente Terre Regionali Toscana e ARTEA, una piattaforma per la digitalizzazione delle aziende agricole situate nelle diverse aree della Regione, con l'obiettivo di costituire una base dimostrativa su cui sviluppare azioni a servizio delle aziende agricole e collaborazioni, sia regionali, sia a livello europeo.

Due delle sessioni della settimana dell'innovazione sono state organizzate proprio da progetti europei di cui la Regione Toscana è partner. Il partenariato del progetto H2020 ROSEWOOD ha illustrato alcune delle migliori pratiche e innovazioni presenti nel settore della mobilitazione sostenibile del legno. Il partenariato del progetto Interreg Europe STEPHANIE, invece, ha discusso l'impiego delle tecnologie aerospaziali basate sulla fotonica per l'osservazione dello spazio e della Terra a supporto dell'agricoltura sostenibile. Molte, infatti, sono le possibili applicazioni in agricoltura, dall'agricoltura di precisione, all'impiego di dati per la gestione di aziende e allevamenti o di risorse naturali, come le foreste.

Pac post 2020

Diverse sessioni hanno puntato i riflettori sulla PAC post 2020 e sui partenariati che, nel lungo periodo, dovranno essere sostenuti dalle politiche europee per l'innovazione, fra cui PRIMA, il partenariato per la ricerca e l'innovazione nell'area mediterranea, il cui ruolo è considerato di particolare importanza per affrontare le sfide della sostenibilità in questa area.

La settimana dell'innovazione ha ospitato anche i gruppi di lavoro della Rete ERIAFF e il meeting primaverile dell'Agri-food Working Committee (AFWCM), che ha riunito i membri dei cinque partenariati agroalimentari esistenti insieme ai rappresentanti delle DG REGIO, DG AGRI, DG RTD, Banca europea per gli investimenti (BEI), l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e l'Iniziativa d'Avanguardia "New Growth through Smart Specialisation". I partecipanti al meeting hanno esaminato in dettaglio una serie di questioni relative alla sostenibilità nel lungo periodo della collaborazione interregionale nel contesto della specializzazione intelligente, spaziando dalla gestione delle risorse finanziarie e dei finanziamenti, al sostegno politico e alla visione strategica.

Visite in campo

I lavori si sono conclusi con tre visite ad altrettante realtà toscane co-finanziate con i fondi del PSR. Nel corso della prima visita, al vivaio Vannucci di Pistoia, sono stati illustrati il progetto IRRIGO (misura 124 del PSR 2007-2014), volto a fornire soluzioni operative e tecnologicamente innovative per migliorare l'efficienza dell'uso dell'acqua in vivaio, il progetto VIAA (misura 16.2 del PSR 2014-2020), che ha sperimentato la fibra di cocco come substrato di crescita e diverse formule di concimazione per valutare la resistenza alla siccità di tre specie di quercia, e il progetto AUTOFITOVIV (gruppo operativo del PEI, PSR 2004-2020) per il contrasto di patogeni e parassiti alloctoni. La seconda visita, ai Tenimenti Ruffino di Castellina in Chianti (SI) è stata incentrata sulla presentazione del progetto KATTIVO (gruppo operativo del PEI, PSR 2014-2020), volto a sviluppare un kit per la modifica di atomizzatori in grado di eseguire trattamenti con tecnologia innovativa a dose variabile ottimizzata in funzione della chioma, riducendo il rilascio di sostanze inquinanti e fitofarmaci. L'ultima visita è stata realizzata presso il centro di formazione forestale di Rincine, gestita dall'Unione dei comuni Valdarno e Valdisieve, dove è nata la Foresta Modello delle Montagne Fiorentine, un'associazione creata con i progetti APROFOMO e DEMOSCOPE, finanziati dal PSR 2007-2014, che hanno consentito, fra gli altri di creare il marchio 'FMMF', che contraddistingue il legno della Foresta Modello e rappresenta uno dei pochi marchi territoriali del legno esistenti.

 
 
 

Patrizia Proietti
CREA

 
 

PianetaPSR numero 79 aprile 2019