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Condizionalità, il nuovo decreto fa chiarezza su procedure e controlli

È stato pubblicato in Gazzetta il nuovo decreto che disciplina il regime di condizionalità che abroga e sostituisce quello del gennaio 2018.

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (n.72 del 26.03.2019 S.O. n. 14) è entrato in vigore il DM recante "Disciplina del regime di condizionalità ai sensi del Regolamento (UE) n. 1306/2013 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale" che abroga il D.M. del 18 gennaio 2018 n. 1867.

Le novità

L'aggiornamento del precedente decreto si è resa necessaria per chiarire alcuni aspetti relativi all'iter procedurale e dei controlli, oltre che per allineare alcuni aspetti relativi sia alla normativa nazionale che a quella UE. 

Questi gli aspetti toccati dal nuovo DM:

  • precisazione di alcune delle definizioni di cui agli articoli introduttivi;
  • l'iter procedurale per l'utilizzo del 25% degli importi risultanti dalle riduzioni ed esclusioni di condizionalità;
  • l'iter dei controlli e l'applicazione delle riduzioni nel caso di impegni multi annuali, nonché delle misure dello sviluppo rurale con procedura ad appalti pubblici;
  • l'allineamento di alcune delle Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali (BCAA), sia alla normativa nazionale che a quella dell'UE;
  • aggiornamento dei testi e riferimenti normativi dei Criteri di Gestione Obbligatoria (CGO) in materia veterinaria, anche in seguito a variazioni normative.

La condizionalità nella PAC

Com'è noto, per accedere al regime di aiuto della Politica Agricola Comune (PAC), ciascun beneficiario deve essere in possesso di alcuni prerequisiti che consentono l'ammissibilità della domanda, ai quali si aggiungono un complesso di norme e criteri definito, appunto, "condizionalità" che consente al beneficiario di poter percepire tali aiuti. Il meccanismo della "condizionalità" intende contribuire a sviluppare ed incrementare un'agricoltura sostenibile grazie a una migliore consapevolezza da parte dei beneficiari circa la necessità di rispettare tali norme fondamentali, e a soddisfare le aspettative e gli interessi dei consumatori.

La condizionalità ha introdotto il principio secondo il quale per poter conseguire i pagamenti della PAC, gli agricoltori beneficiari devono rispettare determinate norme che riguardano la corretta gestione agronomica dei terreni, la salvaguardia dell'ambiente, la salute pubblica, la salute degli animali e il loro benessere per evitare le sanzioni previste per i casi di inadempienza.

Le regole della condizionalità

Le regole di condizionalità, secondo quanto disposto dal Titolo VI del Regolamento (UE) n. 1306/2013-artt. 91-101, comprendono i Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) previsti dal diritto dell'Unione e le norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA).
Tre sono i settori di riferimento: 1) Ambiente, cambiamenti climatici e buone condizioni agronomiche del terreno - 2) Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante - 3) Benessere degli animali. 

Nove sono invece i temi principali: per il settore 1) - Acque - Suolo e stock di carbonio - Biodiversità - Livello di mantenimento minimo dei paesaggi; per il settore 2) - Sicurezza alimentare - Identificazione e registrazione degli animali - Malattie degli animali - Prodotti fitosanitari; per il settore 3) - Benessere degli animali.  

Le aziende agricole ammesse nel regime dei pagamenti diretti (in applicazione del Regolamento UE n. 1307/2013), hanno l'obbligo di rispettare la condizionalità per non incorrere in riduzioni o esclusioni dei pagamenti stessi. Tale obbligo si estende anche alle aziende che ricevono pagamenti ai sensi degli articoli 46 e 47 del Reg. (UE) n. 1308/2013 e a quelle che ricevono i premi annuali previsti da alcune Misure del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 a norma dell'art. 21, paragrafo 1), lettere a) e b), degli articoli da 28 a 31, 33 e 34 del Reg. (UE) n. 1305/2013.

I beneficiari delle misure 10 (Pagamenti agro-climatici-ambientali) e 11 (Agricoltura biologica) dello sviluppo rurale sono inoltre obbligati a rispettare i requisiti minimi per l'uso dei fertilizzanti (RM Fert) e dei prodotti fitosanitari (RM Fit).

Il nuovo decreto è composto da ventotto articoli e da sette allegati.  Nella parte relativa all'articolato viene definito il campo di applicazione degli impegni (sia della condizionalità che dello sviluppo rurale) e si disciplinano le sanzioni in termini di riduzioni ed esclusioni a carico degli inadempienti. 

Nell'allegato 1 sono riportate le norme di buone condizioni agronomiche e ambientali e i criteri di gestione obbligatori afferenti ad uno stesso settore.

L'allegato 2 riporta le tabelle necessarie alla comunicazione dei dati relativi ai campioni estratti, ai controlli svolti e ai relativi esiti.

L'allegato 3 riporta le modalità di calcolo per le riduzioni dei premi a seguito di violazioni delle norme di condizionalità.

L'allegato 4 riporta le tabelle di riduzione dei premi per violazione di impegni per determinate misure dei PSR.

L'allegato 5 riporta una tabella di conversione per riduzioni ed esclusioni per difformità connesse ad animali.

L'allegato 6 si occupa della casistica di riduzioni a carico di violazioni di particolari misure non connesse a superfici e animali

L'allegato 7 riporta gli obblighi connessi ai requisiti minimi in materia di fertilizzanti e prodotti fitosanitari previsti per le misure dei PSR dell'attuale e precedente programmazione.

 
 

Carlo Stumpo
Antonio Frattarelli
Mipaaft

 
 

PianetaPSR numero 81 giugno 2019