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Assicurazioni, nel 2018 di nuovo in crescita il mercato agricolo

Secondo il Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura dell'ISMEA il settore nel 2018 conferma la tendenza alla crescita dell'anno precedente e raggiunge un valore di 7,8 mld di euro. 

Il mercato assicurativo agricolo agevolato ha confermato, nel 2018, la tendenza alla crescita già emersa l'anno precedente, superando quindi la fase più critica di passaggio dal vecchio al nuovo regime di intervento, avvenuta nel biennio 2015-2016. 
È quanto emerge dalle stime ISMEA contenute nel Rapporto sulla gestione del Rischio in agricoltura 2019, recentemente pubblicato, che aggiorna l'analisi del mercato assicurativo agricolo agevolato contenuta in un suo precedente Studio del gennaio 2018.
Dopo il calo registrato negli ultimi anni, il mercato assicurativo agricolo agevolato in Italia cresce del 5% nel 2018, raggiungendo un valore di 7,8 miliardi di euro. A dare impulso al mercato sono state principalmente le recenti semplificazioni procedurali che hanno determinato uno snellimento degli adempimenti burocratici. A ciò si è associata anche la maggiore attenzione al tema della prevenzione dei rischi, dopo le eccezionali perdite ai raccolti determinate dalle gelate tardive e dalla prolungata siccità della campagna agraria 2017.

Colture vegetali

Più nello specifico, le polizze sulle colture vegetali - che rappresentano il 72% del comparto agevolato - hanno raggiunto il valore di 5,6 miliardi (+9%), uno dei più alti da inizio decennio. 
A livello geografico, sempre in riferimento alle polizze per il comparto vegetale, si segnala una crescita generalizzata dei valori assicurati, particolarmente sostenuta nel Mezzogiorno (+20%). L'incremento nelle regioni meridionali è imputabile all'introduzione delle polizze a due rischi nel Piano assicurativo agricolo nazionale del 2018, tipologia che ha coperto il 6% dei valori assicurati a livello nazionale, ma una quota ben più significativa, pari al 23%, nel Mezzogiorno. Il Sud, comprensivo delle Isole, resta tuttavia l'area con la più bassa incidenza assicurativa in ambito agricolo, pari ad appena il 7,7% del totale, a fronte dell'83% del Nord e del 9,3% del Centro.

Zootecnia

Dopo il forte incremento del 2017, si è ridotto di circa l'1% il mercato assicurativo zootecnico, il cui valore si è attestato a poco più di 1,3 miliardi di euro. Per le polizze agevolate sulle strutture aziendali la flessione è apparsa invece più accentuata, con 851 milioni di capitale assicurato e una contrazione su base annua del 7,2%.
Al pari dei valori, nel comparto delle colture è cresciuto, seppure di un ben più significativo 30%, l'ammontare complessivo dei premi, che le stime dell'ISMEA attestano ad oltre 453 milioni di euro.
Il fenomeno osservato nel 2018 è riconducibile ai forti aumenti dei costi assicurativi (in media la tariffa è passata dal 6,7% del 2017 all'8,1%), dovuti ad una spesa per risarcimenti nel 2017 che, a seguito delle gravi avversità meteorologiche e climatiche della precedente campagna, è aumentata di circa il 50% nell'arco di un anno (stime ISMEA su dati ANIA).

Le aziende

Un altro aspetto da evidenziare, relativo alla campagna 2018, è la crescita del 4,9% delle aziende assicurate, con circa 61.800 unità nel solo comparto delle colture vegetali (complessivamente il mercato assicurativo coinvolge 77 mila aziende se si considerano anche le polizze zootecniche e le strutture aziendali). Un aumento analogo si è registrato per il numero di polizze/certificati, ammontato a quasi 148.000.
Dal lato della domanda assicurativa, i dati sulla nati-mortalità delle aziende agricole assicurate, relativi al quinquennio 2013-2017, evidenziano un saldo positivo tra le aziende "fidelizzate", mai uscite dal mercato nel periodo in osservazione, e quelle che non hanno invece più sottoscritto una polizza. Per l'insieme delle colture si registra un saldo positivo di oltre 30.000 aziende, con una permanenza nel sistema, dal 2013 al 2017, di ben 38.815 ditte, a fronte di abbandoni nello stesso periodo di 8.800 agricoltori. Da queste elaborazioni si desume un buon tasso di fidelizzazione, pari al 47,3%, rispetto a una percentuale di abbandono del 10,7%.

L'offerta

Sul fronte dell'offerta assicurativa, sempre in relazione al solo comparto delle coltivazioni, quello che emerge è un quadro abbastanza bilanciato in termini di quote di mercato, con la compagnia "leader" che detiene il 14,8% dei premi totali, seguita dalla prima "follower" con il 12,6%. Attorno al 9% le partecipazioni del terzo e quarto player e all'8,3% quella del quinto operatore. Le prime dieci compagnie cumulano l'83,2% di quota-premi, mentre le prime cinque si attestano sul 53,7%.

Le assicurazioni nel PSRN e nei PSR

Il Rapporto ISMEA analizza anche i dati più recenti sull'evoluzione del quadro programmatorio, sia con riferimento alla Sottomisura 17.1 del Programma nazionale di sviluppo rurale 2014-2020 sia ai PSR regionali, per le misure che concorrono al raggiungimento alla Focus area 3b, relativa alla gestione del rischio.
A tal proposito una variazione di rilievo si è registrata nel corso del 2018 sul fronte dell'avanzamento della spesa, con i dati di monitoraggio che hanno visto passare la percentuale dei pagamenti rispetto al programmato dal 22,15% del terzo trimestre 2018 al 44,5% di fine anno. L'accelerazione nelle procedure amministrative propedeutiche all'erogazione dei pagamenti ha consentito alla misura 17 di raggiungere una percentuale di spesa sostenuta rispetto al totale programmato per l'intero PSRN del 29,8%, contribuendo quindi in maniera determinante al raggiungimento dell'obiettivo anti-disimpegno automatico (regola dell'N+3) e consentendo di tagliare il traguardo finanziario per lo sblocco della riserva di Performance sulla Priorità 3.

Il Fondo di solidarietà nazionale

Nel Rapporto sono inoltre riportati elementi di aggiornamento sull'utilizzo delle risorse del Fondo di solidarietà nazionale (FSN), che finanzia sia i contributi sulle polizze contro i danni alle strutture aziendali e per lo smaltimento delle carcasse animali (interventi ex ante) sia le spese sostenute dalle imprese agricole per il ripristino dell'attività produttiva (interventi compensativi o ex post) a seguito di danni a produzioni, strutture, infrastrutture e impianti purché non causati da eventi previsti dal Piano di gestione dei rischi.
Nella campagna assicurativa 2017 (ultima annualità disponibile) il Fondo di solidarietà nazionale ha riconosciuto contributi su circa 25 milioni di euro di premi a valere in misura prevalente, per lo smaltimento delle carcasse (68%) e per la restante quota sulle polizze contro danni alle strutture. Per quanto attiene invece agli interventi ex post, nel corso del 2017 a fronte di 1,9 miliardi di danni subiti dalle regioni, sono stati riconosciuti risarcimenti per 29 milioni di euro, con un rapporto risarcimento-danni pari quindi all'1,5%. Dalla ripartizione dei valori per tipologia di danno, si evince che gli eventi calamitosi hanno interessato in misura prevalente le colture (74%), seguite dalle strutture (24%) e, solo in via residuale, dalle infrastrutture.

 
 
 
 

Enrico De Ruvo
ISMEA

 
 

PianetaPSR numero 81 Giugno 2018