Investire sull'innovazione ha sempre rappresentato una scelta politica forte della Regione Emilia-Romagna che presenta un record indiscusso nell'attivazione dei Gruppi Operativi per l'Innovazione (GOI) a livello Europeo. L'attuale programmazione 2014-2020 ha puntato a sviluppare la cooperazione tra produttori agricoli e sistema della conoscenza, nell'ambito del Partenariato Europeo per l'Innovazione. In questo contesto, la Regione Emilia-Romagna ha completamente accolto questa sfida ed ha messo a disposizione un investimento di 50 milioni di euro per Piani di Innovazione e ricerca condotti dai GOI al fine di trovare soluzioni adeguate ai problemi legati agli effetti del cambiamento climatico, alle nuove tecniche di efficienza idrica e di agricoltura di precisione, agli studi sulla qualità dei suoli, sull'agricoltura biologica e il benessere animale e il recupero degli scarti organici.
L'innovazione nel settore agroalimentare è tra i principali obiettivi della politica regionale, infatti l'importo stanziato dalla Regione E-R rappresenta il più alto tra le Regioni italiane ed europee per il sostegno a questo tipo di operazione. Ad oggi sono stati finanziati 93 gruppi operativi sul territorio dell'E-R, che rappresentano una fetta molto importante dei circa 900 gruppi operativi finanziati a livello UE. Questo risultato è il frutto di diversi fattori, primo tra tutti l'attivazione di azioni meno conservative, che hanno consentito ai gruppi e partenariati presenti sul territorio un accesso immediato ai bandi e l'estrema fiducia nella scienza e l'abitudine a collaborare/cooperare tra mondo agricolo e mondo della ricerca e dell'Università̀. Inoltre, la volontà Regionale di semplificare le procedure burocratiche attraverso l'introduzione dei costi standard per il calcolo delle spese del personale dipendente; il riconoscimento di una quota forfait di spese generali; l'eligibilità dell'Iva se non detraibile, l'equiparazione ai gruppi operativi dei soggetti che già associano le due componenti necessarie (ricerca e produzione), ecc, ha semplificato il duro iter di rendicontazione che spesso i GOI si trovavano a far fronte.
Come mostrato nella figura 1 sono attualmente 93 i gruppi operativi attivati sul territorio dell'E-R. Le proposte presentate hanno riguardato soprattutto il miglioramento delle performance ambientali, attraverso il miglioramento della gestione delle risorse idriche, dei fertilizzanti e dei pesticidi, con conseguente riduzione delle sostanze inquinanti, miglioramento della qualità delle acque e uso più efficiente dell'acqua in agricoltura; controllo delle malattie delle piante con metodi a basso impatto; adattamento dei sistemi colturali ai cambiamenti climatici.
Figura 1. Comparti produttivi e le tematiche trasversali dei 93 progetti finanziati in E-R.
Altri temi di spicco riguardano il miglioramento della qualità dei suoli con particolare riferimento ai sistemi colturali di tipo conservativo con una migliore biodiversità dei suoli. Una più piccola parte dei progetti presentati hanno l'obiettivo di favorire la naturale capacità del terreno di immagazzinare carbonio senza disperderlo in atmosfera, con un duplice risultato: arricchire il suolo di materia organica e contrastare le emissioni che contribuiscono all'effetto serra.
Ad oggi la Regione E-R ha investito circa 28 milioni di euro nei 93 Goi finanziati ed i restanti 22 milioni di euro verranno messi a bando entro il 2019 (tabella 1).
Con le risorse messe a bando tra la fine del 2018 ed inizio 2019, l'Emilia-Romagna potrebbe raddoppiare il proprio obiettivo dichiarato in sede di programmazione PSR, ovvero 100 Goi. Questo risultato potrebbe rappresentare un vero record non solo a livello Italiano, ma anche Europeo.
Tabella 1. Risorse finanziare messe a bando e numero di progetti finanziati per Focus Area
51 Progetti pilota di innovazione e rappresentano gruppi costituiti specificatamente per accompagnare i progetti integrati di filiera.
Una prima valutazione dei risultati dei GOI finanziati in E-R ci consente di evidenziare come l'entusiasmo di imparare gli uni dagli altri e di cooperare ha portato alla costituzione di più di 90 GOI, che potrebbero raddoppiare fino a fine programmazione. I risultati preliminari raggiunti sono di estrema importanza per la Regione E-R, soprattutto se consideriamo le enormi sfide che attualmente la Regione deve affrontare, come le condizioni meteo difficili che si alternano tra periodi di siccità e piogge estreme, che rendono spesso necessaria l'attivazione dello stato di emergenza soprattutto per il settore agricolo.
Maria Valentina Lasorella
Rete Rurale per l'E-R
Paolo Mantovi
Ricercatore CRPA
PianetaPSR numero 82 luglio 2019