L'obiettivo 11 dell'Agenda 2030 mira a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Per raggiungere questo obiettivo diventa strategico tenere in considerazione diversi aspetti e mettere in atto azioni concrete che prevedano una riduzione dell'impatto ambientale delle città, anche attraverso il mantenimento di rapporti economici, sociali e ambientali positivi tra le zone urbane, periurbane e rurali.
Si moltiplicano iniziative a livello nazionale volte a enfatizzare la resilienza delle aree cittadine che includono progetti di agricoltura urbana e periurbana. È noto che l'agricoltura urbana, ad esempio, grazie alla riduzione delle emissioni attraverso una riconversione dei terreni liberi in città può contribuire sia in termini di mitigazione che di adattamento ai cambiamenti climatici.
L'agricoltura urbana può effettivamente stabilire non solo un nuovo patto tra cittadini e verde pubblico, grazie a una maggiore e auspicabile efficienza dell'uso delle risorse naturali nel contesto agricolo urbano, ma anche fornire servizi mirati a quegli ecosistemi che grazie all'azione dell'uomo possono essere migliorati.
In questo contesto, le politiche di sviluppo rurale potrebbero avere un ruolo importante soprattutto con interventi che sostengano l'insediamento di giovani agricoltori, l'avvio di nuove attività produttive e di diversificazione, le produzioni a basso impatto sull'ambiente, nonché la promozione della filiera corta. Tuttavia, le diverse Misure dei Piani di Sviluppo Rurale finanziano interventi nelle aree rurali, escludendo quasi sempre i poli urbani. Mentre le politiche che hanno il compito di intervenire nelle aree urbane, invece, lasciano spesso poco spazio all'agricoltura, perché orientate ad altri settori economici o ad altri obiettivi di sviluppo. Oggi più che mai appare necessario un nuovo orientamento e la definizione di appropriati strumenti finanziari indirizzati a queste forme di agricoltura che rappresentano una grande opportunità per i cittadini, l'ambiente, la società.
La Redazione