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PAC post 2020

Calabria, consultazione pubblica su PAC post 2020: L'agricoltura calabrese che vorrei

È stato pubblicato il report con l'analisi dei risultati dell'iniziativa avviata dalla Regione Calabria, che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione dei portatori di interesse e dei cittadini nel dibattito per la costruzione della politica agricola comune per il periodo 2021-2027.

"L'agricoltura calabrese... come la vorrei. Fai contare le tue opinioni" questo il titolo dell'iniziativa avviata dalla Regione Calabria, che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione dei portatori di interesse e dei cittadini calabresi nel dibattito per la costruzione della politica agricola comune per il periodo 2021-2027. 
La consultazione online, avviata lo scorso 26 febbraio e terminata ad aprile 2019, è stata suddivisa in una consultazione pubblica, aperta a tutti i cittadini interessati ad esprimere un loro parere direttamente sul sito istituzionale del PSR Calabria ed in una consultazione tecnica, aperta alle rappresentanze del partenariato generale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale. 

Secondo l'analisi dei principali risultati pubblicati nei giorni scorsi sul sito www.calabriapsr.it, ben 348 le risposte pervenute, di cui 281 per la sola consultazione pubblica e 67 per quella tecnica. Per la consultazione pubblica, il 63 % dei rispondenti appartiene alla categoria delle imprese agricole, rappresentate soprattutto da IAP, società agricola/cooperativa o forme aggregate, il 19 % da privati cittadini e infine con il 9% la categoria collegata al mondo della ricerca e consulenza. La maggioranza dei rispondenti alla consultazione tecnica appartiene invece alle associazioni di categoria, seguite dai Gruppi di Azione Locale e dal personale dell'amministrazione regionale.
Al fine di delineare l'interesse dei rispondenti rispetto ai nove obiettivi della PAC post 2020 la consultazione è stata impostata con una attenzione particolare su fabbisogni, obiettivi e strumenti. Rispetto ai fabbisogni, nella sola consultazione tecnica era presente un quesito sul grado di attualizzazione e rilevanza dei 26 fabbisogni del PSR Calabria 2014-2020. L'analisi delle risposte mostra come il fabbisogno più importante è risultato essere "Rafforzare le filiere corte biologiche, le produzioni certificate, i prodotti di montagna e di nicchia", mentre risultano ottenere lo stesso punteggio medio "Sviluppare la nascita di giovani aziende agricole condotte da imprenditori agricoli professionali" e "Contenere i fenomeni di perdita del suolo agricolo soggetto a rischi di erosione idrica".  
Per entrambe le consultazioni, sia pubblica che tecnica, è stato posto un quesito circa la rilevanza dei 9 obiettivi contenuti nella proposta di regolamento della PAC post 2020. Tutti gli obiettivi risultano importanti ma, in base al calcolo medio del punteggio delle risposte, quelli con il valore maggiore appaiono essere "Sostenere la produzione di prodotti di qualità, sani, sicuri e diversificati", seguito da due obiettivi ambientali "Tutelare l'ambiente e le risorse naturali (acqua, suolo e aria)", "Tutelare la biodiversità e il paesaggio" e i giovani ("Aiutare i giovani che vogliono fare agricoltura"). Il sostegno al reddito e il miglioramento della posizione degli agricoltori nella filiera agroalimentare sono quelli che hanno ottenuto un punteggio medio minore. 
Rispetto agli strumenti da attivare per il perseguimento degli obiettivi della prossima programmazione la consultazione fa emergere una netta prevalenza di interventi riconducibili al PSR. 
Le misure ad investimento, quelle agroambientali e il "Sostegno allo scambio di conoscenze, all'informazione e alla cooperazione" sono ritenuti tra gli strumenti più importanti per affrontare le principali sfide nei territori rurali. 
Anche gli "Interventi settoriali" sono ritenuti rilevanti, soprattutto per il perseguimento degli obiettivi legati alla competitività e allo sviluppo delle filiere, mentre risultano indicati come meno efficaci gli interventi del primo Pilastro della PAC. 
Riguardo al quesito su "quanto la prossima politica di sviluppo rurale della Regione Calabria dovrebbe investire per ogni singolo obiettivo" appare interessante constatare come sui punteggi totali delle due consultazioni la priorità Ambiente è quella che risulta al primo posto, seguita da Competitività e al terzo posto Giovani agricoltori  quasi a parità di punteggio con l'Innovazione.

Scendendo nel dettaglio, non solo gli agricoltori, ma anche i cittadini e il mondo della ricerca reputano la priorità Ambiente molto importante. Relativamente agli aspetti su cui investire in via prioritaria i risultati confermano l'importanza di incentivare l'agricoltura biologica, con una attenzione alla commercializzazione dei prodotti bio, ma anche investire sul paesaggio rurale e la biodiversità agraria e migliorare la gestione della risorsa idrica. Notevole l'importanza data agli approcci collettivi alle misure agroambientali quale strumento di azione.
Per la Competitività, risultata seconda come priorità per le due consultazioni nel loro complesso, tra gli aspetti su cui puntare nella prossima programmazione si ritrova "favorire l'accesso al credito con strumenti innovativi" e "semplificare le procedure amministrative" mentre relativamente meno importanti risultano le forme di aggregazione (filiere, OP). Emerge inoltre la scarsa propensione regionale per gli strumenti di gestione del rischio in agricoltura.
Per quanto riguarda la terza priorità più votata, i Giovani, l'attenzione pare essere puntata maggiormente sul sostegno all'insediamento, poco riscontro ottengono gli altri strumenti ad hoc (sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori e integrazione dei giovani agricoltori nelle organizzazioni di produttori). Secondo gli stakeholder, gli aspetti da favorire, rappresentano un po' una sintesi delle problematiche riscontrate nel settore: mobilità fondiaria, accesso al credito; supporto per ricerca e innovazione.
Per quanto concerne la priorità Innovazione sembra emergere un elevato bisogno di consulenza, formazione e informazione, soprattutto nella consultazione pubblica. Il ruolo della consulenza e dell'assistenza tecnica assume una elevata importanza anche dalle risposte degli stakeholder con una forte connessione alle attività di ricerca e sperimentazione. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione insieme alla Banda Larga sono invece considerate scarsamente importanti.

La priorità Cooperazione appare un po' meno rilevante per la consultazione pubblica e molto importante per gli stakeholder considerati. Le filiere corte, le reti di impresa, la cooperazione tra piccoli operatori attraverso lo sviluppo delle tecnologie informatiche, la cooperazione ambientale e la diversificazione delle aziende agricole a sostegno dello sviluppo dell'agricoltura sociale sono degli strumenti ad hoc che secondo gli stakeholder andrebbero favoriti in via prioritaria. Per la Gestione forestale sostenibile, priorità reputata importante con una risposta media relativamente più bassa, emerge la necessità di puntare su aspetti relativi alla prevenzione degli incendi boschivi ed altri disastri naturali e il ripristino di ambienti danneggiati. Come azioni di sviluppo l'unica proposta appare quella relativa all'uso di biomassa forestale per la produzione di materiali ed energia, mentre scarsa importanza viene data ai sistemi di agroforestazione e al consolidare e innovare il settore delle utilizzazioni boschive o della prima lavorazione del legname.

I partecipanti alla consultazione hanno potuto esprimere la propria opinione anche relativamente all'importanza di investire su interventi per ilrafforzamento del tessuto socioeconomico delle aree interne. L'attenzione è stata posta su interventi di tipo compensativo o sotto forma di incentivi (indennità compensative per costi aggiuntivi dovuti a vincoli naturali e/o territoriali; investire nelle energie da fonti rinnovabili) e interventi dedicati alla multifunzionalità delle aziende agricole (es. agriturismo). Il sostegno alla creazione di nuove imprese non agricole, agli investimenti nella filiera bosco-legno e al Leader e Gruppi di azione locale sono considerati invece scarsamente importanti.


Il documento, consultabile on line sul sito  www.calabriapsr.it, oltre a restituire in maniera dettagliata e suddivisa per categoria di partecipanti l'analisi dei risultati della consultazione per come appena sintetizzati, riporta anche le  principali risultanze dei 13 Position Paper raccolti e le sollecitazioni spontanee dei rispondenti in merito ad idee concrete per la semplificazione, sintetizzate in macrocategorie, configurandosi come un documento utile per indirizzare il percorso programmatorio appena iniziato.

 
 

Emilia Reda  
emilia.reda@crea.gov.it

 
 

PianetaPSR numero 85 novembre 2019