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Avanzamento spesa

I PSR italiani viaggiano a due velocità tra l'eccellenza e il rischio disimpegno

Dall'analisi della spesa per i Programmi di sviluppo rurale emerge una forte differenza tra Regioni, con punte di eccellenza a livello comunitario e situazioni estremamente critiche. Nel complesso quella del Feasr risulta la migliore performance tra i Fondi Strutturali italiani.

L'attuazione dei PSR a due velocità: questa è in sintesi la situazione dei pagamenti sui programmi di sviluppo rurale a fine ottobre. Emergono infatti notevoli differenze tra Regioni e questa volta non solo tra Regioni del Centro-Nord e del Centro-Sud.
Da un lato troviamo PSR che uguagliano o superano la performance dei PSR europei e dall'altro lato ci sono Programmi la cui spesa avanza a rilento soprattutto in quest'ultimo anno e si trovano quindi in serio pericolo disimpegno dei fondi, in base al noto meccanismo dell'"N+3", vale a dire tradurre in pagamenti le assegnazioni annuali sui programmi UE entro tre anni, pena la restituzione dei fondi.
Una consolazione la troviamo tuttavia nell'ottima performance complessiva del fondo FEASR se confrontata con quella degli altri Fondi Strutturali Italiani: l'avanzamento percentuale della spesa da inizio programmazione si attesta al 36,16% con importi impegnati sulle misure dei PSR pari al71% del totale delle assegnazioni.
Questo si traduce in pagamenti complessivi al 15 ottobre 2019 pari a 7.562,2 milioni di euro (corrispondenti 3.712,3 milioni di euro di quota FEASR), ed impegni totali pari a 14.687,2 milioni di euro.

 
 

Nello specifico nel terzo trimestre 2019 sono stati spesi625,4 milioni di euro e da inizio anno la spesa ammonta a 759,14 milioni di euro. Tuttavia alla stessa data nello scorso anno risultavano pagamenti erogati nell'anno per circa 880 milioni di euro cioè 121 milioni di euro in più.
Tale divario di spesa tra i pagamenti trimestrali delle annualità 2018 e 2019 è sicuramente da imputare alle criticità riscontrate da alcune Regioni nell'attuazione dei programmi.
Tra queste la situazione più critica sul fronte del disimpegno riguarda la Regione Puglia, i cui bandi sono stati rallentati da diversi ricorsi amministrativi: purtroppo il disimpegno automatico delle risorse del PSR sembra oramai inevitabile.
Altre situazioni preoccupanti riguardano i PSR di Liguria e Abruzzo. Tuttavia, le due Regioni ritengono, sulle base delle stime effettuate, di poter superare al 31 dicembre la quota di disimpegno.
Anche le Regioni Basilicata, Campania e Sicilia sono ancora distanti dal raggiungimento dell'obiettivo di spesa al 2019 (con percentuali tra il 50% e il 70%), ma hanno dichiarato di poter evitare la perdita dei fondi assegnati in quanto presenteranno nell'ultimo trimestre dell'anno rendicontazioni di spesa idonee a superare la soglia di spesa richiesta. Si spera quindi che il consueto scatto di fine anno sia in grado di far tagliare a queste regioni il traguardo senza incorrere nel disimpegno.
Al 15 ottobre mancano infatti da rendicontare 444 milioni di euro di FEASR di cui 341 milioni di euro concentrati tra Puglia (148 milioni di euro), Sicilia (86 milioni di euro), Campania (64 milioni di euro) e Basilicata (41 milioni di euro).
Nelle Regioni del centro nord mancano ancora da spendere 57 milioni di euro e nelle tre Regioni in transizione circa 27meuro.

 
 

Nonostante queste sei situazioni di difficoltà, undici PSR hanno ampiamente superato la soglia del rischio disimpegno ed altri quattro si trovano tra l'80% e 90% dell'obiettivo di spesa.
In conclusione le criticità della programmazione in questo frangente sono emerse chiaramente, vale a dire la difficoltà per alcune Regioni di gestire oltre 70 sottomisure - alcune delle quali tra l'altro con poca attrattiva - con elevati costi amministrativi e cronica carenza di capacità amministrativa: ciò si è tradotto, purtroppo, in tempi molto lunghi nella rendicontazione delle spese e in tempi di attesa tra un bando e l'altro eccessivi con conseguente sproporzionato numero di partecipanti rispetto a quelli gestibili e finanziabili dalla Regione.
A questo occorre aggiungere le regole europee, in questa programmazione particolarmente complesse e non sempre interpretate in maniera chiara, che hanno portato a numerosi ricorsi amministrativi che hanno di fatto bloccato la fluidità nell'attuazione di alcuni PSR.
In quest'ultimi due mesi dell'anno lo sforzo di Agea sarà quello di velocizzare il più possibile i pagamenti con la messa a disposizione di risorse umane adeguate per le istruttorie, nonché agevolare ed accelerare le procedure di acquisizione delle dichiarazioni di spesa (coinvolgendo se del caso direttamente i CAA) in modo tale scogliere i nodi rimasti e recuperare il tempo perduto.

 
 

Luigi Ottaviani
ISMEA - Rete Rurale Nazionale

PianetaPSR numero 85 novembre 2019