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Sostenibilità

Ambiente, Mipaaf: oltre un miliardo in campo per risparmio idrico e lotta al dissesto idrogeologico

Lo scorso 8 gennaio è stata presentata la Strategia nazionale per il risparmio idrico e la lotta al dissesto idrogeologico. Nel biennio 18-19 finanziati 67 progetti di rilevanza nazionale nel settore della bonifica idraulica e del risparmio idrico in agricoltura per complessivi 629 milioni di euro, di cui 48 milioni di euro già erogati a titolo di anticipo.

Oltre seicento milioni di euro per 67 progetti di rilevanza nazionale nel biennio 2018-2019, più di 400 mln in arrivo nel 2020. Sono numeri che rendono in parte l'idea del peso e dell'importanza della Strategia nazionale per il risparmio idrico e la lotta al dissesto idrogeologico illustrata lo scorso 8 gennaio, alla presenza del Ministro Teresa Bellanova. 

A delineare i contenuti della strategia, nel corso dell'incontro con i rappresentanti di Regioni e di consorzi e dell'Anbi (l'Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni) sono stati il Capo dipartimento Politiche europee e internazionali e per lo Sviluppo Rurale il dott. Giuseppe Blasi, il Direttore generale Sviluppo Rurale il dott. Emilio Gatto, il Dirigente Ufficio Irrigazione e bonifica, la dott.ssa Simona Angelini.

Il ruolo delle risorse idriche

In apertura dell'incontro il Capo dipartimento, ha evidenziato il ruolo fondamentale della gestione efficiente della risorsa idrica nelle politiche di programmazione sia comunitaria (New Green deal) che nazionale, l'acqua costituisce un elemento indispensabile per garantire la sostenibilità ambientale del processo produttivo. 

Nonostante le criticità che da sempre caratterizzano il nostro Paese, dall'alto rischio idrogeologico, alla frequenza ed intensità degli eventi atmosferici avversi che vanno da eccessi di pioggia alle crisi siccitose, l'intervento dell'Amministrazione è stato determinante nella gestione delle crisi sia con strumenti di tipo compensativo - ex post, quali le assicurazioni agricole, sia ex ante, con un'adeguata programmazione degli investimenti infrastrutturali.

Numeri e interventi della Strategia nazionale

La dott.ssa Angelini ha evidenziato il lavoro svolto nel biennio 2018 - 2019 presentando gli investimenti realizzati e quelli programmati nel corso del 2020 nel settore irriguo. 

Notevoli sono le cifre: finanziati 67 progetti di rilevanza nazionale nel settore della bonifica idraulica e del risparmio idrico in agricoltura per complessivi 629 milioni di euro, di cui 48 milioni di euro già erogati a titolo di anticipo. Le risorse che hanno consentito tali finanziamenti derivano sia da fondi comunitari (PSRN 2014-2020 programma di sviluppo rurale nazionale) che da fondi nazionali (FSC- Fondo sviluppo e coesione) e sulle due annualità della Legge di bilancio - infrastrutture strategiche. 

La riuscita di questi interventi, ha evidenziato la dirigente, è dipesa in larga parte dalla qualità dei progetti, immediatamente cantierabili, corredati da tutte le necessarie autorizzazioni, verifiche e pareri del comitato tecnico amministrativo che hanno consentito all'Amministrazione di partecipare al tavolo di concertazione con il Ministero dell'economia e finanze sul nuovo fondo infrastrutture, con una proposta credibile, ottenendo nel 2019 finanziamenti quasi triplicati rispetto al precedente biennio.

Nel corso del 2020, ulteriori interventi saranno finanziati attingendo alle risorse aggiuntive in ambito Ue e nazionale: in particolare sul PSRN sono state ottenuti, a seguito di rimodulazione tra misure, ulteriori stanziamenti pari a 97 milioni di euro che verranno distribuiti tramite scorrimento della graduatoria, inoltre risorse pari ad 295 milioni di euro (allocate su dieci annualità per il periodo 2019-2028) sono state stanziate dal DPCM 11 giugno 2019 per opere strategiche nel settore dell'irrigazione ed infine, le ultime risorse del Fondo FSC pari a 86 milioni di euro, saranno a breve messe a bando.

Le difficoltà del Mezzogiorno

In questa fase di chiusura della programmazione Ue, si è delineato un quadro di distribuzione delle risorse che premia le Regioni del Centro-Nord evidenziando la scarsa capacità del Sud di proporre progetti di qualità. Il nuovo bando FSC, le cui risorse sono rivolte in prevalenza al Mezzogiorno, assume per il Ministero un valore altamente strategico al fine di colmare il gap territoriale e rilanciare le regioni del Sud.

In tale ottica, si conferma l'impegno del Ministero verso una sensibilizzazione delle Regioni del Meridione alle politiche di programmazione: si prevede infatti la realizzazione di un progetto "road tour" presso le Regioni in cui verranno chiariti gli obiettivi della programmazione strategica ed illustrate le varie opportunità agli stakeholders.

I progetti finanziati

In ordine alla tipologia dei progetti finanziati con le risorse PSRN, valutati in ottemperanza alla Direttiva Quadro Acque in base al criterio del risparmio idrico potenziale, si sottolinea che sebbene tali risorse non abbiano permesso la costruzione di opere di grande portata come le dighe, sono andate a finanziare infrastrutture esistenti - adeguamento reti di distribuzione, miglioramento sistemi di adduzione, installazione di misuratori ecc..- che hanno consentito comunque un notevole risparmio idrico di circa 120 milioni di metri cubi di acqua. Complessivamente tra progetti finanziati con risorse comunitarie e risorse nazionali si è ottenuto un risparmio idrico pari a quello ottenibile dalla costruzione di due dighe circa 250 milioni di metri cubi di acqua.

L'importanza della gestione e dell'utilizzo delle banche dati

Un aspetto fondamentale nell'ambito della Strategia nazionale, ha sottolineato il Direttore Generale dott. Gatto, è senza dubbio la gestione dei dati agricoli. Da questo punto di vista Il CREA si occupa della gestione del Sistema Informativo Nazionale per la Gestione delle Risorse Idriche in Agricoltura (SIGRIAN) database che consente la raccolta dati e informazioni sull'uso irriguo dell'acqua a livello nazionale, permettendo un monitoraggio costante dei dati geografici e fisici relativi ai volumi (prelevati, utilizzati e restituiti) dell'irrigazione collettiva e dei dati economici relativi ai contribuiti consortili e alle tariffe applicate. Ovviamente è necessaria la collaborazione delle Regioni, dei Consorzi e degli Enti irrigui affinché si provveda al continuo aggiornamento di questo patrimonio di dati, il cui sviluppo consentirà di elaborare modelli di certificazioni di sostenibilità legati anche all'impronta idrica, da estendere a diverse colture e filiere produttive.

La posizione degli Enti irrigui e delle Regioni

I Consorzi e gli Enti irrigui, rappresentati dal Presidente dell'Anbi dott. Vincenzi, pur riscontrando il risultato soddisfacente dell'attuale programmazione, rileva come le Regioni del sud siano rimaste indietro scontando anni di politiche di sviluppo rurale poco efficienti. Il presidente dell'associazione ha poi evidenziato la necessità di intervenire, non solo nella fase emergenziale, ma soprattutto sulla prevenzione per ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici e ritiene necessari l'emanazione di una legge sul consumo del suolo, investire nell'innovazione, nella sostenibilità delle risorse, nel riuso di acque reflue e su un piano infrastrutturale di manutenzione straordinaria.

Le Regioni Emilia Romagna e Veneto, hanno sottolineato il valore strategico dell'acqua che deve essere al centro delle politiche di programmazione e chiesto altresì un impegno dell'Amministrazione in sede di concertazione ai tavoli delle politiche europee ed in particolare della nuova PAC nel calibrare le scelte di obiettivi e criteri che non risultino gravosi per i nostri imprenditori agricoli.

Le conclusioni del Ministro

In chiusura dell'incontro la Ministra Teresa Bellanova ha evidenziato come questa gestione delle politiche del sistema irriguo sia un esempio di una P.A. di qualità, soffermandosi sull'importanza e dell'innovazione e sostenibilità ambientale, sociale ed economica e sulla tutela del reddito dell'agricoltore. La Ministra infine ha annunciato che con il DPCM del 21/12/19 sono state allocate nuove risorse per le Regioni che hanno subito danni conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che nel mese di novembre 2019, si è augurata che la legge a difesa del suolo venga approvata a breve e ha ribadito la necessità di far dialogare le banche dati pubbliche (ISMEA, CREA, AGEA SINAP) in modo da ridurre il carico amministrativo dell'agricoltore.

"Non è civile un paese dove un'opera pubblica anche di pochi chilometri ha bisogno di anni per vedere la luce con un costo enorme per i cittadini e la loro qualità della vita.
Le decine di opere in fase di realizzazione che oggi stiamo illustrando dimostrano che è possibile. Qui l'abbiamo fatto e stiamo continuando a farlo, anche con una capacità forte di attrazione delle risorse per proseguire nel programma avviato, il che si traduce non solo, come è evidente, nel raggiungimento degli obiettivi individuati, contrasto al dissesto idrogeologico e riduzione dei rischi legati alla scarsità idrica, ma soprattutto in nuova salvaguardia e tutela del paesaggio".
Ministro Teresa Bellanova

 
 

Noemi Moretti

 
 

PianetaPSR numero 87 gennaio 2020