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Coronavirus

Coronavirus, LEADER in azione per sostenere le comunità locali

Pubblicato dalla RRN un documento che raccoglie le buone pratiche e le soluzioni ideate dai GAL per contrastare la crisi dovuta alla pandemia di Coronavirus

Dai primi giorni di aprile la RRN-Rete Leader ha avviato una serie di attività per favorire lo scambio di buone pratiche e individuare soluzioni cantierabili che possano sia supportare le zone e gli attori locali in questa fase di emergenza sia rendere più efficiente la gestione delle SSL. Un contributo prezioso all'impostazione di queste attività viene proprio dai numerosi GAL e referenti delle AdG e della misura 19-Leader che, solleciti, hanno risposto alla nostra richiesta di confronto e informazioni. In questo documento riportiamo in sintesi quanto ci hanno raccontato e proposto più di 80 GAL. Come si leggerà nelle prossime righe, ciò che viene suggerito dimostra, ancora una volta, l'importanza di questo piccolo strumento per lo sviluppo locale delle zone rurali che proprio per le sue caratteristiche attiva forti competenze capaci di coniugare visione strategica con capacità tecniche.

Per rispondere alla crisi attuale e conseguente il Covid-19, i temi  che i GAL possono ulteriormente sviluppare vanno dai servizi di base ai negozi di vicinato fino all'innovazione sociale, dalle reti per la produzione e commercializzazione alla sharing economy; dalla bioeconomia e economia circolare agli smart village; dall'agriturismo al turismo esperienziale e sostenibile; gli strumenti  possono essere sono le azioni specifiche Leader per la realizzazione dei progetti di comunità e, per dare una risposta immediata, anche i progetti ombrello; le parole chiave dovrebbero essere continuità e semplificazione (soprattutto per i piccoli progetti e l'adozione di costi semplificati).

STRUMENTI LEADER PER RISPONDERE AI FABBISOGNI DI SVILUPPO LOCALE NELL'ERA COVID-19

Questo contesto di emergenza e di "isolamento" inevitabilmente accresce le condizioni di marginalizzazione delle zone rurali. In questi territori non è sufficiente affrontare i problemi attuali con azioni risolutive pensando che abbiano origine da tempi, fatti e dinamiche recenti. Se nei territori più dinamici e con una economia forte il tempo di recupero difficilmente sarà minore di quello che ha determinato la crisi attuale, nelle zone rurali interessate da Leader sarà esponenziale. Sono aree dove, oltre ad essere presenti elementi di marginalità determinati dalla scarsità di servizi e imprese innovative e competitive, l'economia locale dipende proprio da quei settori fortemente colpiti ovvero: le piccole imprese agricole, non coinvolte nei circuiti della grande distribuzione; il turismo rurale, vitale prevalentemente nella stagione primaverile. La crisi economica conseguente l'emergenza ha e avrà anche importanti ripercussioni sul fragile tessuto sociale, che rischia di frammentarsi ulteriormente, generando ulteriori processi di spopolamento. Vi saranno inoltre effetti anche sulle risorse ambientali e paesaggistiche rurali che ora non sono gestite o lo sono parzialmente.

Per le zone rurali è necessario proporre alcuni strumenti per sostenere le comunità locali e, al tempo stesso, assecondare la creazione di iniziative in ambito sociale e produttivo che possano continuare anche dopo l'emergenza. 

Infatti, quanto proposto dai GAL riguarda, non tanto le situazioni di emergenza sanitaria o di servizio ai cittadini di cui già si stanno occupando le Istituzioni competenti (ASL, Comuni, protezione civile, ecc.), piuttosto quell'insieme di servizi collettivi che possono contrastare situazioni di difficoltà per le categorie sociali più fragili (famiglie con bambini in età scolare, anziani, persone con disagi fisici e psichici, ecc.). Egualmente, rispetto ai fabbisogni legati alla carenza di servizi per le imprese locali, la risposta non deve duplicare o sostituire gli strumenti di sostegno alle imprese e al reddito messi in atto a livello nazionale o regionale, piuttosto integrarla anche con azioni di carattere cooperativo per ricostruire occasioni produttive e imprenditoriali adeguate. Infine, anche per la gestione delle risorse paesaggistiche e ambientali, è necessario attivare strumenti comuni per arginare i danni emergenti a causa del crollo della domanda attenuando il rischio che tali risorse rimangano inutilizzate proprio a seguito dello scompenso economico e sociale attuale.
I GAL hanno evidenziato prima di tutto la necessità di portare avanti e rafforzare quanto già pianificato e in corso di attuazione grazie alle Strategie di Sviluppo Locale, che stanno danno corso a consistenti investimenti, oltre 900 milioni di euro, per i servizi di base e il rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (misura 7); lo sviluppo e la diversificazione delle aziende agricole e delle imprese extra-agricole (misura 6), a cooperazione fra le imprese e fra gli attori locali (misura 16).La necessità di dare prosecuzione a quanto già avviato, richiede l'adozione di meccanismi semplificati capaci di velocizzare i tempi di attuazione, recuperando sia i ritardi accumulati in conseguenza delle proroghe concesse ai beneficiari per la presentazione di progetti, sia i possibili residui finanziari, derivanti dalle rinunce al contributo da parte di beneficiari già selezionati impossibilitati negli investimenti. 
Riassumendo e integrando alcune proposte dei GAL, come già previsto dalla Regolamentazione UE e da altre normative (Codice degli Appalti, Aiuti di Stato, ecc.) si dovrebbe rendere più snello e meno oneroso, per il beneficiario locale e per chi lo gestisce, il processo di selezione, approvazione e rendicontazione delle domande di aiuto per progetti sotto-soglia (< class='userFormat1'>[1]. I GAL hanno anche sottolineato l'importanza delle "azioni specifiche Leader" che possono ampliare le possibilità di intervento e implementare l'efficacia di LEADER in risposta ai bisogni emersi in seguito alla crisi sanitaria. In particolare, questa tipologia di azioni dovrebbe essere finalizzata alla realizzazione di: a) progetti ombrello; b) progetti di comunità; c) azioni a regia GAL.

I "Progetti ombrello" costituiscono uno strumento utile per coinvolgere direttamente gli attori locali (soprattutto piccoli comuni e piccole imprese) e per coordinare le loro azioni verso obiettivi strategici. In questa fase possono essere particolarmente utili per favorire, ad esempio: l'adattamento delle imprese, l'organizzazione dell'offerta culturale, l'adeguamento degli spazi comuni per la ripresa delle attività di accoglienza turistica e/o per la fruizione pubblica; l'introduzione di nuove tecnologie; le attività di formazione.L'impiego di progetti ombrello è auspicabile quando è necessario raggruppare e gestire un numero ingente di domande, di piccola dimensione finanziaria. In questa maniera si raggiunge una maggiore efficienza e si riducono drasticamente gli oneri amministrativi a carico dei richiedenti e di chi gestisce le domande di aiuto (nel nostro caso GAL, AdG e OP). Questa tipologia di progetti se gestiti correttamente, presentano pochi rischi dal punto di vita amministrativo ma è necessario stabilire con molta chiarezza le modalità riguardanti la vigilanza e la conformità delle domande di aiuto, la comunicazione dei progressi, la verifica dei risultati e l'audit. Di conseguenza, il personale del GAL deve mantenere un livello di osservazione e di controllo dei progetti piuttosto elevato.

I "Progetti di comunità", ovvero progetti integrati multi-misura condivisi da parte di piccoli gruppi di beneficiari per creare economie di scala e servizi collettivi in tutti i settori economici e socio-culturali del territorio di intervento della SSL, vengono richiamati dai GAL soprattutto per favorire la rigenerazione territoriale e migliorare l'uso di uno o più specifici asset pubblici o privati non utilizzati o sotto utilizzati; potenziare la fruibilità e la qualità di accoglienza di uno specifico micro-ambito territoriale; incrementare il sistema di commercializzazione e distribuzione delle produzioni locali; lo sviluppo di servizi eco-sistemici; incoraggiare processi di innovazione economica (bio-economia e economia circolare) e di digitalizzazione diffusa (smart village).Si tratta quindi di progetti complessi, che permettono di coprire un'ampia gamma di spese realizzate da differenti beneficiari a valere su diverse misure. Per questi progetti è strategica l'azione di animazione e accompagnamento del GAL per la costituzione della rete dei beneficiari e la realizzazione degli interventi; per l'individuazione del soggetto capofila del progetto; per l'elaborazione di studi di fattibilità e  la diffusione delle informazioni. 

Infine, già richiamate nei punti precedenti, le azioni "a regia GAL" per la riorganizzazione dei servizi/attività/attori a livello locale, l'informazione e l'attivazione di iniziative dimostrative (incluse la comunicazione e l'animazione digitale), la valorizzazione delle produzioni locali e del turismo rurale. Queste azioni, essendo già previste nelle SSL dei GAL di diverse regioni, sono immediatamente cantierabili e potrebbero perciò svolgere un ruolo strategico per favorire il coordinamento e la sinergia fra gli attori locali e migliorare le relazioni del territorio con l'esterno.

ATTIVITÀ DELLA RRN - RETELEADER

Come accennato all'inizio di questo articolo, la RRN-Rete LEADER ha avviato subito una serie di attività e di approfondimenti per supportare gli attori di Leader in questo difficile momento storico.
In particolare:

  • è stata attivata una area ad hoc dedicata al Leader in questa situazione emergenziale, consultabile qui, che raccoglie i documenti di approfondimento e tecnici elaborati dalla RRN di particolare interesse per lo sviluppo locale e l'attuazione della misura 19 dei PSR, le disposizioni ufficiali degli attori istituzionali e, soprattutto, le iniziative dei GAL per supportare i propri territori;
  • sono state realizzate attività per rilevare i fabbisogni di intervento dei territori rurali e di supporto degli attori di Leader;
  • sono stati avviati i primi incontri on-line con i referenti regionali della misura 19 e dei GAL per approfondire e mettere in campo tutte quelle soluzioni che possono contribuire a rafforzare l'azione di Leader a favore delle zone rurali fortemente colpite dalla crisi;

Oltre a queste attività è in corso l'elaborazione di documenti di approfondimento e tecnici, alcuni già disponibili sul portale della RRN, per migliorare l'efficienza e l'efficacia di Leader e, dal mese di maggio verrà avviato un ciclo di webinar su temi strategici per lo sviluppo locale. Queste attività, in particolare, oltre a dare seguito ai suggerimenti espressi dai GAL nei questionari, assumono una particolare rilevanza anche in vista della prossima fase di programmazione che, malgrado tutto, si avvicina.

 

Note
[1] Questi importi rispettano i massimali stabiliti dal Reg. (UE) 1303/2013, essendo al di sotto dei 100.000 euro di contributo pubblico considerati dal Regolamento importo dei progetti (Art. 67 par. 5 lett. a) punto ii)). In linea generale, progetti delle dimensioni indicate possono essere avviati con l'apertura di un bando semplificato e gestito "a sportello".

 
 
 

a cura di Raffaella Di Napoli .

L'articolo riporta in sintesi i contributi elaborati dal gruppo di lavoro della RRN.


 
 

PianetaPSR numero 90 aprile 2020