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Valutazione

Un repository per la valutazione dei PSR

È online sul sito della RRN uno strumento di raccolta e di messa a sistema di esperienze di valutazione fatte nello sviluppo rurale.

Da fine aprile è online, sul portale della Rete Nazionale, il Repository degli approcci valutativi dei PSR. Si tratta di uno strumento, sviluppato all'interno della Scheda 4.2 (monitoraggio e valutazione), di raccolta e di messa a sistema di esperienze di valutazione fatte nello sviluppo rurale. Queste esperienze, che sono indicizzate per parola chiave, sono state identificate a livello nazionale e internazionale, perché ritenute particolarmente interessanti o per i temi trattati o per gli approcci proposti.

Cos'è un repository?

Il termine indica, principalmente, un luogo dove vengono stoccati materiali, in sostanza un magazzino. Si può considerare un archivio, o una sezione di un portale web, nel quale sono raccolti e valorizzati, in generale, dati e informazioni, corredati da descrizioni (metadati) e direttamente accessibili dagli utenti. I repository rappresentano, in qualche misura, l'equivalente elettronico di una biblioteca, dove però i documenti sono indicizzati in relazione ai possibili utenti.

Un repository offre evidenti vantaggi:

  • è un modo efficiente di condividere informazioni; 
  • è un sistema che non deve preoccuparsi di come i dati sono prodotti o usati dagli altri sistemi; 
  • è un ottimo strumento per una gestione centralizzata e armonizzata; 
  • è un dispositivo che permette facilmente di aggregare nuove aree.

Ma evidenzia anche alcuni limiti, di cui tenere conto:

  • deve identificare un modello-dati di compromesso, che potrebbe influire negativamente; 
  • deve riportare le informazioni a un modello ex novo, che spesso è una procedura difficile e criticabile; 
  • deve determinare gli oggetti e comunicarli, attività sempre complessa e con il rischio criticità di ridondanza e consistenza.

Perché un repository sulle valutazioni?

L'obiettivo principale è rendere facilmente consultabili alcuni lavori di valutazione, ritenuti particolarmente interessanti, o per le metodologie applicate o per i temi affrontati. 

Questo archivio non è l'unico, o necessariamente il migliore, per ricercare esperienze di valutazione dello sviluppo rurale. Molte esperienze si possono trovare attraverso ricerche generali sul web, recensioni di letteratura e riviste specializzate. Tuttavia, un archivio dedicato e interrogabile, per lemmi predefiniti e condivisi, è uno strumento molto utile per la comunità della valutazione in Italia. 

Le valutazioni sono un bene pubblico, che fornisce informazioni preziose per chiunque sia impegnato nella definizione di politiche o nello sviluppo di programmi; ma perché esse svolgano questa funzione, le persone devono essere in grado di trovarle facilmente e quando ne hanno bisogno. Un archivio interrogabile in modo facile e diretto può facilitare tutto questo. L'idea di base è, quindi, che un utilizzatore, partendo da un suo specifico fabbisogno, possa trovare concreti esempi di valutazioni, da cui trarre stimoli e indicazioni, anche a livello metodologico e bibliografico.

A chi si rivolge?

Come la valutazione oggi si interroga su prodotti per gli inteded user e la comunicazione della valutazione si interroga sui soggetti target da raggiungere, così il progetto Repository identifica almeno tre gruppi principali di utenza, oltre a rivolgersi al più vasto pubblico, cercando di semplificare e divulgare una informazione più descrittiva, anche su lavori molto tecnici. Le categorie di utilizzatori principali sono le seguenti:

  • le Autorità di Gestione, in particolare dove esistono i referenti per le attività di monitoraggio e valutazione dei PSR;
  • la comunità dei valutatori, che da sempre in Italia è moto attiva e pronta a confrontarsi su nuovi temi e approcci;
  • un ulteriore gruppo target è sicuramente quello più allargato del mondo della ricerca.
 

La logica del Repository delle esperienze di valutazione

 

Cosa contiene?

Il repository progettato dalla Rete Rurale Nazionale raccoglie, e mette a sistema, alcune esperienze di valutazione, ma non tutte le attività e le analisi disponibili. In questo senso, non si prendono in considerazione le valutazioni direttamente riportate nelle Relazioni annuali di attuazione potenziate (2017; 2019), in quanto già ben conosciute e facilmente reperibili sui siti delle singole Regioni. Questa attività di ricognizione è svolta anche in connessione con l'European Evaluation Helpdesk for Rural Development.

Il gruppo di lavoro effettua in modo continuo una ricognizione delle esperienze di valutazione, utilizzando come fonti principali le sezioni dedicate sui diversi siti delle autorità di Gestione, le principali riviste scientifiche e i siti di divulgazione scientifica relazionabili all'argomento e le indicazioni sull'applicazione del Piano di Valutazione, come riportate nel Capitolo 2 delle Relazioni di attuazione. L'arco temporale preso in considerazione copre l'attuale fase riprogrammazione 2014-2010 e la precedente 2007-13. 

Il gruppo ha discusso con ricercatori e la comunità dei valutatori su come identificare i lemmi di indicizzazione e come organizzare la maschera di caricamento delle diverse esperienze raccolte, in modo da utilizzare un glossario condiviso e voci di ricerca facilmente interpretabili. Ha inoltre introdotto alcuni avvisi di sintesi in merito alla replicabilità della valutazione presentata. Al momento sono così state indentificate una ventina di parole chiave, delle quali sono già attive e popolate le seguenti: comunicazione, formazione, criteri di selezione, giovani, montagna, fabbisogni, zone svantaggiate.

Ogni documento di valutazione è ricondotto a un format comune, in modalità di scheda, che riporta una serie di indicazioni in merito al tema, o, alla tecnica, alle fonti di dati, al momento, nonché al programma a cui si riferisce e al team autore della valutazione. L'esperienza è poi sintetizzata in una quindicina-ventina di righe e si riporta la presenza o meno di un summary in italiano o in inglese, più alcune informazioni puntuali come il numero di pagine e l'anno di riferimento. Infine, si offrono alcune indicazioni in merito alla possibile riproducibilità del lavoro, all'innovatività e al tipo di pubblico a cui si rivolge. Tutte le indicazioni, dove possibile, rimandano direttamente ai documenti e agli autori.

 
 
 
 

Francesco Licciardo (CREA)
Roberto Cagliero (CREA)
Roberta Gloria (CREA)

 
 

PianetaPSR numero 91 maggio 2020