Come noto (cfr. PianetaPsr n. 91), a livello nazionale è allo studio un intervento specifico da orientare, in via emergenziale, al sostegno delle imprese agrituristiche attraverso risorse afferenti al FEASR (nel quadro delineato dalla comunicazione della Commissione COM(2020) 186 final del 30 aprile scorso concernente la proposta di modifica del regolamento (UE) n. 1305/2013 indirizzata a fornire un sostegno temporaneo eccezionale al mondo agricolo in risposta alla pandemia di Covid-19).
Contestualmente la Regione Lazio ha messo in atto un'azione per supportare economicamente il sistema agrituristico regionale, indirizzata a garantire liquidità alle aziende agrituristiche, le quali devono comunque sostenere costi d'impresa, invariati durante il periodo emergenziale e in particolare in fase di ripartenza.
L'emergenza epidemiologica Covid-19, infatti, oltre a rappresentare una grave emergenza sanitaria è fattore di ricadute negative su molti sistemi dell'economia con importanti ripercussioni a livello sociale, primo fra tutti la mancanza di flussi di cassa in entrata per le imprese e la relativa perdita di posti di lavoro.
Sotto questo profilo, uno dei settori maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia è sicuramente quello turistico turistico-ricettivo, compresi quindi i servizi agrituristici, per il quale, più degli altri, le diverse misure di contenimento del virus adottate nel corso degli ultimi mesi, distanziamento sociale e restrizioni degli spostamenti in particolare, hanno avuto un impattato negativo. Il turismo, in maniera diretta e immediata, ha infatti risentito di gravi danni economici derivanti dall'emergenza e legati primariamente alla relativa mancanza di domanda, ma anche alla cancellazione delle eventuali prenotazioni.
Da ciò, in generale, ne consegue che una delle priorità su cui concentrare l'attenzione a favore di imprese ed operatori turistici, è il bisogno di liquidità, necessarie per il riavvio delle attività, come la predisposizione di tutte quelle azioni necessarie a garantire la salute e sanità pubblica, attraverso la sanificazione dei locali e l'attuazione delle prescrizioni igienico-sanitarie relative all'emergenza COVID19.
La Regione Lazio, in tal senso, nell'ambito delle misure adottate a sostegno del settore turistico regionale, ha predisposto un'azione specifica diretta a sostenere le attività agrituristiche. Azione che, evidentemente, va a configurarsi in rafforzamento a quelle già contenute nel Decreto-Legge 19 Maggio 2020, n. 34 - GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 - Suppl. Ordinario n. 21 (Decreto Rilancio) a favore dell'agricoltura, che possono sostenere in maniera indiretta anche le imprese agrituristiche e a quelle dedicate al settore turistico (artt. 176 e 177).
Nelle more di quanto previsto dalla Commissione Europea con la Comunicazione del 19 marzo 2020 scorso che detta una disciplina temporanea di carattere orizzontale sugli aiuti di Stato ("Temporary framework for State aid measures to support the economy in the current COVID-19 outbreak" COM(2020) 1863 final), la Regione Lazio, al fine di fornire una tempestiva risposta alle imprese con problemi di liquidità correlate all'epidemia di COVID19, ha emanato un bando pubblico (Determinazione n. G06078 del 21/05/2020 della Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca), con il quale mette a disposizione delle attività agrituristiche che offrono ospitalità in alloggio, compresi gli agricampeggi, una dotazione finanziaria complessiva di 1,5 milioni di euro (salvo ulteriori integrazioni disposte dalla Giunta regionale).
Il bando prevede un sostegno economico, quale aiuto una tantum, fino ad un massimo di € 2.500,00 (in funzione delle risorse disponibili e del numero di richieste) da concedere entro il 31 dicembre 2020. L'aiuto, da corrispondere in un'unica soluzione, è destinato a quelle aziende agrituristiche, compresi gli agricampeggi, in attività al 31 dicembre 2019 e che, in coerenza alla citata COM(2020) 1863 final, quale requisito generale, non si trovavano in difficoltà economiche prima del 31 dicembre 2019 (cioè hanno iniziato ad esserlo a causa delle crisi in corso).
Pertanto l'aiutouna tantum è destinato a quelle aziende che sono nelle condizioni di: esercitare attività di alloggio agrituristico (come da Regolamento regionale n.29 del 2017), essere nella condizione di attività alla data del 31 dicembre 2019, risultare iscritte all'apposito elenco regionale previsto dalla LR 14/2006 e ss,mm, e ii (Norme in materia di multifunzionalità, agriturismo e turismo rurale), nonché sempre ai sensi di detta Legge regionale essere in possesso dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività ed, infine, aver dato alloggio durante l'anno 2019, ad almeno 100 ospiti, corrispondenti ad altrettante registrazioni (schedine), comunicate secondo le vigenti norme di pubblica sicurezza.
L'aiuto pertanto è destinato a quelle realtà agrituristiche che nel 2019 hanno esercitato l'attività di ospitalità.
Secondo il Regolamento Regionale 01 dicembre 2017, n. 29, "Regolamento delle attività agrituristiche ai sensi dell'articolo 9 della legge regionale 2 novembre 2006, n. 14 (Norme in materia di multifunzionalità, agriturismo e turismo rurale) e successive modificazioni", nell'ospitalità rientrano: l'attività con cui l'operatore agrituristico mette a disposizione dei propri clienti locali idonei all'alloggiamento o soggiorno (attività di alloggio) e l'attività di accogliere, in spazi aperti destinati alla sosta, campeggiatori o turisti muniti di altri mezzi di pernottamento autonomi e mobili (campeggio agrituristico).
Secondo i dati Istat, nel 2018 nel Lazio erano presenti 1.278 aziende agrituristiche autorizzate, con un incremento percentuale rispetto all'anno precedente del +2%. Di queste, 986 sono aziende che offrono attività di alloggio, in crescita rispetto al 2017 del circa +4%, con un totale di posti letto di 15.045 e un numero di piazzole pari a 925 (definizione Istat di Agricampeggio: alloggio svolto all'aperto mediante l'utilizzo di apposite piazzole di sosta).
Allo stato attuale non si sa quante aziende agrituristiche operanti nel Lazio possiedano i requisiti del bando regionale, ma supponendo che queste siano in numero di 986 (dato Istat 2018) e che ognuna, in possesso dei requisiti richiesti, abbia inoltrato la domanda, l'aiuto una tantum assommerebbe a circa 1.600,00 euro ad azienda.
Infine, considerata la natura di "urgenza" dell'iniziativa e la tabella di marcia annunciate dalla Regione (istruttoria delle domande ai fini dell'ammissibilità entro 30 giorni dalla chiusura del bando - bando chiuso il 9 giugno 2020 e, liquidazione del contributo, in un'unica soluzione, entro i successivi 30 giorni decorrenti dall'approvazione dell'elenco delle domande ammesse), è ipotizzabile che gli aventi diritto possano vedersi erogare l'aiuto entro il mese di agosto prossimo.
Antonio Papaleo, antonio.papaleo@crea.gov.it
CREA - Centro Politiche e Bioeconomia
PianetaPSR numero 92 giugno 2020