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Umbria
 
Banda larga

Così la regione scommette sul ponte digitale

La misura del Psr prevede nuove infrastrutture e l'adeguamento di quelle esistenti. Dopo la consultazione pubblica individuate le aree con le condizioni di fattibilità

La Regione Umbria ritiene che le infrastrutture telematiche rivestano un'importanza strategica per le attività produttive e per la popolazione, rappresentando uno strumento di crescita e di sviluppo, soprattutto nelle aree in cui le infrastrutture a banda larga di nuova generazione sono inesistenti o insufficienti. La banda larga, consentendo di accedere alla rete ad una velocità maggiore rispetto alla connessione tradizionale, è infatti fondamentale anche per servizi quali la telemedicina, la formazione a distanza e il commercio elettronico.
A partire dal 2003 è stata individuata una strategia finalizzata al superamento del "digital divide" e alla realizzazione di una rete regionale di cablaggio a banda larga. Tale strategia è stata messa a sistema attraverso il Piano Telematico Regionale, strumento messo a punto nel 2008 e che intende costituire il riferimento programmatico generale per le diverse azioni promosse ai fini dello sviluppo e la diffusione della banda larga nell'ambito del territorio regionale. Il Piano Telematico è stato elaborato in collaborazione con Centralcom s.p.a., attraverso il quale sono stati definiti i fabbisogni espressi dal territorio, ipotizzati i tracciati della rete regionale e definite le priorità d'attuazione.
L'interesse per la banda larga è stato confermato dall'inserimento nel Psr 2007-2013 della misura 3.2.1- Servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale, azione b) - Interventi per la diffusione delle TIC - tipologia b2) - Realizzazione di infrastrutture a banda larga. L'azione è finalizzata a realizzare interventi infrastrutturali a banda larga di proprietà pubblica in aree bianche in digital divide delle zone rurali con problemi complessivi di sviluppo e delle zone rurali intermedie; si tratta di aree in cui i servizi a banda larga non esistono, sono diffusi in modo insufficiente o presentano una insufficiente capacità di connessione.
Gli interventi sono volti alla realizzazione di nuove infrastrutture, incluse attrezzature di bachaul, all'adeguamento delle infrastrutture esistenti, all'installazione di infrastrutture passive a banda larga. Beneficiario dell'aiuto (fino a un massimo del 100% del costo ammissibile dell'operazione) è la Regione o un soggetto delegato. Le operazioni possono inoltre beneficiare del regime di aiuto di cui alla Decisione della CE n. 646/2009 - Italia del 30 aprile 2010 (Banda Larga nelle aree rurali).
L'azione b)- tipologia b2) della 3.2.1 è stata attivata con atto del 2010; l'importo per la sua attuazione è di euro 3.612.254. A seguito dell'approvazione del regime di aiuto n. 646/2009 "Banda larga nelle aree rurali d'Italia"da parte della CE, con Decisione del 30/4/2010 (C 2010/2956), la Regione Umbria ha attivato nel 2010, mediante bando, la procedura di consultazione pubblica per l'attuazione della misura.
Il bando di consultazione pubblica, pubblicato nel Bur in data 27/10/2010 e rimasto aperto fino alla fine del mese di novembre, è stato finalizzato ad acquisire dagli operatori del settore presenti sul territorio indicazioni essenziali per la definizione delle linee di programmazione regionale, quali informazioni sulla presenza e disponibilità di infrastrutture di telecomunicazione finalizzate alla diffusione della banda larga, l'eventuale interesse a integrare le proprie reti con quelle della rete pubblica regionale, ecc.
Il notevole interesse con cui gli operatori del settore presenti sul territorio hanno risposto al bando e le indicazioni acquisite in relazione alle aree carenti dal punto di vista dell'attenzione degli operatori e delle potenziali sinergie per l'impiego, l'interconnessione e il potenziamento delle reti esistenti hanno fatto emergere la sussistenza di condizioni di fattibilità dell'intervento nel territorio est della Regione (Città di Castello, Umbertide, Gubbio, Gualdo, Nocera, Foligno, Spoleto, Terni), caratterizzato da una orografia accentuata e presenza di piccoli centri abitati, caratteristiche che hanno limitato investimenti privati e che rendono necessario l'intervento pubblico come modo per fornire servizi tecnologicamente avanzati anche nelle aree marginali.
Attualmente la Regione sta predisponendo gli atti per la nomina del soggetto beneficiario della misura 3.2.1, che sarà la società "in house" Centralcom s.p.a, e per l'affidamento alla stessa della progettazione, direzione ed esecuzione dei lavori.
 
Michela Ascani

 
 
 

PianetaPSR numero 2 - settembre 2011