La Commissione europea ha lanciato nei giorni scorsi una consultazione pubblica, che si chiuderą il prossimo 5 aprile, relativa alla definizione di obiettivi legalmente vincolanti per il ripristino delle risorse naturali e della biodiversitą nella UE.
Il ripristino degli ecosistemi danneggiati, si legge in una nota, rappresenta infatti un elemento chiave della Strategia UE per la Biodiversitą 2030 e del cosiddetto Green Deal europeo, favorendo un aumento della biodiversitą, riducendo e mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici, prevendo e contenendo l'impatto dei disastri naturali. Gli obiettivi relativi al recupero delle aree naturali mirano inoltre a migliorare la conoscenza e il monitoraggio degli ecosistemi e dei servizi ad essi collegati, come ha spiegato il Commissario per l'Ambiente, gli Oceani e la Pesca Virginijus Sinkevičius: "L'attivitą umana, negli ultimi decenni, ha alterato in maniera significativa i tre quarti delle terre emerse e due terzi degli oceani, destabilizzando il nostro clima e le risorse vitali e naturali. Recuperare gli ecosistemi naturali č una vittoria tripla per la natura, il clima e le persone. Ci aiuterą a risolvere la crisi della biodiversitą, ridurre i cambiamenti climatici e i rischi di future pandemie. Potrebbe inoltre contribuire a stimolare la ripresa post-pandemia, creando lavoro e crescita sostenibile". La Commissione sta inoltre preparando una valutazione d'impatto per supportare il raggiungimento degli obiettivi di ripristino delle aree naturali e definire i potenziali effetti a livello ambientale, sociale ed economico.
La consultazione, insieme alla valutazione d'impatto, contribuirą a definire la proposta della Commissione, prevista per la fine del 2021, per la definizione degli obiettivi vincolanti di ripristino delle aree naturali.
Redazione PianetaPSR
PianetaPSR numero 98 gennaio 2021