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Agricoltura sociale

L'agricoltura sociale (AS) nella programmazione della politica di sviluppo rurale 2014-2020: analisi dei PSR italiani

Un quadro della situazione delle sottomisure 16.9, 6.4 e della 21.1 aggiornata alla fine del 2020.

Un documento della RRN fa il punto sull'attuazione, a dicembre 2020, delle sottomisure 16.9 e 6.4, che danno un contributo rilevante all'agricoltura sociale (AS). Nonostante diverse Regioni abbiano individuato più misure e sottomisure con le quali finanziare interventi per l'AS, di fatto soltanto i bandi a valere sulle suddette sottomisure prevedono tale possibilità. L'analisi dell'attuazione al 2020 segue un lavoro del 2016 sulla programmazione dell'AS nei PSR, con l'individuazione degli interventi più rilevanti e innovativi, e una prima analisi dell'attuazione al Giugno 2019.

Il quadro generale

I PSR italiani hanno evidenziato il diffuso fabbisogno di aumentare la diversificazione e la multifunzionalità delle aziende e migliorare i servizi alla popolazione nei territori rurali, esplicitando in molti casi il ruolo sociale riconosciuto all'agricoltura e manifestando la specifica esigenza di sostenere la diversificazione dell'attività delle aziende agricole verso l'offerta di servizi a carattere sociale e la creazione di sinergie tra il comparto agricolo e il mondo del sociale. Tali esigenze sono state prevalentemente tradotte nella programmazione, in 14 PSR, della sottomisura 16.9, che finanzia l'implementazione di servizi sociali da parte di aggregazioni di soggetti (pubblici, privati, del terzo settore, ecc.), offrendo potenzialmente molte opportunità all'AS e della 6.4 (prevista da 19 PSR), che finanzia la creazione e lo sviluppo di attività extra-agricole, potenziando il ruolo delle aziende agricole come fornitrici di servizi, anche sociali, al territorio.

Lo stato di attuazione delle misure relative all'AS al 31 dicembre 2020 ha incluso anche i bandi emessi a valere sulla sottomisura 21.1. A fronte di 14 regioni che hanno programmato la sottomisura 16.9, dieci hanno emanato i relativi bandi, mentre per la sottomisura 6.4 sono stati pubblicati bandi in 17 delle 19 regioni che hanno stabilito interventi con riferimento specifico all'AS.

La sottomisura 16.9

Per quanto riguarda la sottomisura 16.9, la dotazione finanziaria prevista è molto varia: dai 500.000 € delle Regioni Veneto (1° bando) e Marche, fino ai 5.000.000 € della regione Sicilia (2° bando). Di seguito viene riportato graficamente il peso della 16.9 sulla dotazione finanziaria complessiva della misura 16 nei PSR interessati, nonché l'incidenza della misura 16 sul totale PSR.

L'incidenza percentuale della misura 16 sui PSR si mantiene, in tutte le regioni analizzate, al di sotto del 6% e quella della sottomisura 16.9 sulla misura 16 assume il valore più alto in Sicilia (17,8%). Gli interventi sono finanziati in regime de minimis, quindi per un importo massimo di 200.000 € in due anni, valore previsto solo nei bandi di alcune realtà [1]. Negli altri casi il livello massimo di contributo ammissibile è più basso, differenziato a seconda delle attività previste, con limiti definiti per le spese per il personale e per i consulenti [2].
Esistono anche differenze notevoli in relazione al tasso di aiuto, che va dal 50% del Piemonte al 100% di Veneto, Sicilia, Liguria, Calabria e Marche. La caratteristica che accomuna i bandi è la presenza obbligatoria, tra i beneficiari, dell'impresa agricola, in partenariato o in aggregazione con altri soggetti pubblici o privati. La Regione Toscana ha inserito la sottomisura 16.9 tra quelle finanziabili con il bando multimisura Strategia d'Area Casentino Valtiberina, con un approccio integrato dello sviluppo di un'area interna.
Tra le tipologie di intervento ammesse a finanziamento, sono previste sia tutte quelle propedeutiche alla costituzione del partenariato, all'animazione del territorio, agli studi di fattibilità, alla progettazione e coordinamento e gestione del progetto stesso, sia quelle per gli investimenti finalizzati all'adeguamento delle aziende per lo svolgimento di servizi socio-assistenziali [3].

La sottomisura 6.4

Come riportato sopra, sono 17 le regioni che, al 31 dicembre 2020, hanno emanato bandi sulla sottomisura 6.4 che riguardano in maniera più o meno diretta l'agricoltura sociale (figura 1). I beneficiari sono imprenditori agricoli singoli e anche associati; in alcuni casi sono ammessi in modo esplicito anche i coadiuvanti familiari. In Veneto tra i beneficiari figurano giovani agricoltori che presentano domanda sulla 6.1 "Aiuto all'avviamento di imprese per giovani agricoltori" e, nel bando 2016, imprenditori agricoli che presentano domanda sulla 16.1 "Sostegno per la costituzione e la gestione dei Gruppi Operativi dei PEI in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura". Per quanto riguarda la tipologia di intervento, i bandi rimangono abbastanza vaghi nel definire l'attività: si va dalla menzione specifica di AS, a servizi di tipo sociale e didattico, che comprendono anche servizi erogati a infanzia e anziani, a servizi socio-sanitari per fasce deboli della popolazione e riabilitativi, terapeutici e rieducativi, ad attività culturali e didattiche. Molise, Veneto e Umbria parlano di fattorie sociali e le Marche specificamente di agri-nidi.

L'incidenza finanziaria della sottomisura 6.4 sulla dotazione della misura 6 si attesta, nelle regioni che hanno emanato bandi, al di sotto del 25%, con l'eccezione della Sicilia (26,9%), della Campania (37,4%) e del Veneto, regione in cui tale percentuale sale al 38,7%. Il tasso di aiuto varia notevolmente, tra il 30 e il 75%, e nella maggior parte dei casi è concesso esplicitamente in regime de minimis.

L'attuale fase di attuazione non consente di conoscere quali attività siano state realizzate con i finanziamenti delle due sottomisure analizzate e quale sia la ricaduta, in quanto in molti casi non sono ancora scaduti i termini per la realizzazione dei progetti.

La 21.1 e l'emergenza Covid

Nella fase di emergenza Covid, l'AS è destinataria di una nuova forma di sostegno all'interno dei PSR, la sottomisura 21.1 "Sostegno temporaneo per l'agriturismo, le fattorie didattiche e le fattorie sociali". Scopo dell'intervento è fornire in tempi rapidi un sussidio alle aziende agricole dei settori selezionati particolarmente colpite dalla crisi innescata dal Covid 19 per garantire la continuità delle loro attività. Diverse regioni italiane ne hanno previsto l'attivazione anche a favore delle aziende che praticano l'agricoltura sociale. A fronte di 18 regioni che hanno attivato la misura nei propri PSR (tutte tranne Trento, Bolzano e Lazio), sono nove quelle che prevedono specificamente un sostegno per le aziende che svolgono AS.

 

I bandi sono stati emanati tra fine agosto e i primi di novembre, con scadenze entro il 31/12/2020 e si configurano come un sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori particolarmente colpiti dalla crisi innescata dal COVID-19. Il sostegno massimo è di 7.000 € ad azienda ed è finalizzato a fornire liquidità alle imprese tramite l'erogazione di una somma forfettaria una tantum per dare continuità alle attività aziendali e mantenere attiva l'offerta di servizi nelle aree rurali, mitigando così gli effetti della crisi socio-economica determinata dalla pandemia. Le risorse finanziarie destinate alla misura 21 non possono eccedere il 2% dell'intera dotazione del PSR, tuttavia, per la maggior parte delle regioni, le risorse finanziarie messe a bando per l'AS sono notevolmente inferiori a questa percentuale, essendo la misura 21 destinata a supportare anche altre tipologie di attività (agriturismi, comparti produttivi, ecc.).

Note

 
 

Carmela De Vivo, Michela Ascani
CREA-PB

 
 

PianetaPSR numero 99 febbraio 2021