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Benessere animale

Benessere animale, nasce il Sistema di qualità nazionale

La certificazione, per la quale è previsto un sistema di adesione su base volontaria, è stata presentata da Mipaaf, Ministero della Salute e Accredia ed è disciplinata da un nuovo decreto interministeriale. 

A seguito dell'istituzione del Sistema di qualità nazionale per il benessere animale (Legge 17 luglio 2020, n. 77 all'articolo 224 bis.), il 15, 16 e 17 febbraio scorsi, è stato presentato in maniera congiunta dal Ministero delle Politiche Agricole, dal Ministero della Salute e da ACCREDIA [1] il Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA). All'iniziativa sono stati invitati a partecipare: Associazioni animaliste, Organizzazioni di categoria, Regioni e Organismi di certificazione, a sottolineare la volontà delle istituzioni pubbliche di procedere lungo un percorso condiviso, attraverso il coinvolgimento di tutte le parti interessate. 

Il decreto interministeriale che disciplina le condizioni per poter accedere alla certificazione SQNBA prevede l'adesione volontaria per tutti gli operatori della produzione primaria (con capi registrati presso la banca dati nazionale dell'anagrafe zootecnica del Ministero della Salute - BDN), ma anche agli operatori di filiera, singoli o in gruppo, (responsabili delle fasi successive alla produzione primaria, di animali e dei prodotti di origine animale), che si impegnano a aderire al disciplinare e si sottopongono ai controlli previsti. È richiesta la presentazione della domanda di adesione agli organismi di certificazione accreditati (CAB) dotandosi, per le fasi di competenza, di un sistema di identificazione e di registrazione degli animali e dei prodotti di origine animale atto a garantire la tracciabilità lungo tutta la filiera.
Il decreto, inoltre, istituisce e regolamenta l'organismo tecnico-scientifico, che ha il compito di definire le modalità di gestione del Sistema.

I prossimi passi

Nelle fasi successive, con uno o più decreti attuativi, il Mipaaf e MinSal, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, specificheranno altri aspetti inerenti la disciplina produttiva, il marchio distintivo con cui identificare i prodotti conformi (da notificare alla Commissione europea), le procedure di armonizzare e di coordinamento dei sistemi di certificazione e di qualità autorizzati, le misure di vigilanza e controllo, le modalità di utilizzo dei dati disponibili nelle banche dati esistenti, nazionali e regionali.

Il Piano nazionale per il benessere animale

Nel corso dell'iniziativa interministeriale è stato presentato dal Ministero della Salute il nuovo Piano Nazionale per il benessere Animale (PNBA), documento fondamentale per poter applicare anche in Italia i princìpi stabiliti dalle norme europee in materia di benessere, igiene e sanità animale e rendere, dunque, operativo il sistema di certificazione per il benessere animale (SQNBA).
Oltre all'individuazione di criteri armonici per valutare l'attività degli allevamenti italiani, la pianificazione, l'attuazione e il coordinamento dei controlli (biosicurezza, farmaco sorveglianza, condizionalità, ecc.) nonché la creazione di una banca dati degli esiti dei controlli, il PNBA prevede,  per ciascuna specie, check list informatizzate basate sulla valutazione del rischio aziendale  che permettono l'analisi dello stato di benessere dei capi presenti in azienda (comportamento, presenza lesioni, pulizia, zoppie, ecc.).

Il primo schema per i suini da ingrasso

Il primo schema SQNBA riguarda i requisiti di certificazione per i suini da ingrasso, specie oggetto di audit da parte della Commissione europea nel 2017 in relazione alla mancata applicazione della direttiva europea 2008/120/EC sul taglio coda.
Di seguito, in estrema sintesi, le principali condizioni di accesso alla certificazione. 
È prevista un'autovalutazione da parte del veterinario aziendale (o incaricato) sulla base della check list ClassyFarm [2] impostata su diversi items afferenti tre macroaree: Benessere, farmaco e bio-sicurezza, che consente, attraverso altrettanti gradi di valutazione: insufficiente, migliorabile e ottimale, di determinare il livello di benessere animale dell'azienda rispetto al percorso di Certificazione. 

È consentito l'accesso alla certificazione, (semaforo verde in Classyfarm), per gli allevamenti suini nazionali da ingrasso con coda integra (in Italia attualmente stimati all' 11%) e per i quali il sistema ClassyFarm registra i seguenti dati:

  • Non sono presenti non conformità
  • Punteggio benessere > 60 
  • Punteggio biosicurezza > 50 
  • È presente la valutazione del rischio in Classyfarm con tutti gli item almeno migliorabili

È consentito l'accesso condizionato alla certificazione per un periodo non superiore a 12 mesi (semaforo giallo in Classyfarm) a tutti gli operatori che allevano suini a coda non integra, ma che hanno iniziato a introdurre gruppi di animali con coda intatta, come previsto dal Piano per il miglioramento dell'applicazione del d.lgs 122/2011, (in Italia sono il 42%). Il periodo di 12 mesi è consentito per permettere agli allevatori di completare gli interventi di miglioramento in corso o di iniziare a migliorare il loro sistema di allevamento. Si tratta delle aziende per le quali il sistema ClassyFarm registra i seguenti dati:

  • Non sono presenti Non Conformità
  • Punteggio benessere > 60 
  • Punteggio biosicurezza > 50 
  • È presente la valutazione del rischio in Classyfarm con tutti gli item previsti ottimali 
  • Il conduttore ha inserito gruppi di suini a coda integra come risulta documentato nel sistema Classyfarm

Non hanno accesso al percorso di certificazione (semaforo rosso in Classyfarm) gli allevatori che allevano solo suini senza coda integra e che negli ultimi due anni non hanno dimostrato di intraprendere alcun percorso di miglioramento delle condizioni di benessere animale oltre i criteri minimi stabiliti dalla legge. (attualmente in Italia stimati intorno al 47%).

È questo l'inizio di un percorso importante che prevede disciplinari per tutte le specie animali allevate a scopo alimentare, coerente con la direzione e i contenuti della nuova visione della Politica Agricola Comune (PAC) che vede nella qualità e sostenibilità dei prodotti alimentari la chiave principale per invertire la rotta dei sistemi produttivi agricoli e industriali verso obiettivi etici e di sostenibilità ambientale.

 

Note

  • [1] ACCREDIA: Ente Nazionale di Accreditamento https://www.accredia.it/
  • [2] ClassyFarm: sistema informatizzato del Ministero della Salute finalizzato alla categorizzazione del rischio degli allevamenti in ambito di sanità pubblica veterinaria. http://www.classyfarm.it/
 
 

Manuela Scornaienghi
CREA

 
 

PianetaPSR numero 100 marzo 2021