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Giovani, dalla Sicilia alla Medaglia d'oro al Dubai Olive Oil Competition Early Harvest 2021

Una storia di successo quella di Mirko Caracci che grazie anche al supporto del PSR Sicilia ha preso in mano le redini dell'azienda agricola di famiglia portandola ad un nuovo livello. 

È andata all'azienda agricola Tenute Caracci di Partanna (in provincia di Trapani) una delle medaglie d'oro della Dubai Olive Oil Competition Early Harvest 2021, la competizione internazionale che si è chiusa lo scorso gennaio con la partecipazione di 287 produttori di 17 nazioni diverse.
Neo ambasciatore della qualità dell'olio extra vergine made in Italy è Mirko Caracci, imprenditore agricolo di 29 anni, uno degli oltre 3.000 partecipanti al bando del "pacchetto giovani" pubblicato dalla Regione Siciliana nel maggio 2017.
Mirko appartiene ad una famiglia in cui l'amore per la terra si tramanda di padre in figlio, con tanta fatica e abnegazione da almeno 4 generazioni. Negli anni '80 e '90 dello scorso secolo, il padre Giuseppe aveva ampliato e rimodernato l'azienda di famiglia con l'acquisto di altri appezzamenti di terreno, con l'impiego di trattrici e introducendo nuove colture e tecnologie.

Nel 2017, cogliendo l'opportunità offerta dal PSR, la gestione dell'azienda è passata a Mirko, che nel frattempo aveva conseguito la doppia qualifica di agronomo ed enologo presso il campus universitario interateneo di Conegliano Veneto (TV). Mirko ritorna al Sud e al mondo rurale con un bagaglio di conoscenze che gli consente di trasferire in campo ciò che gli era stato insegnato nelle aule dell'Università, spaziando dagli aspetti tecnico-gestionali dei processi produttivi a quelli legali ed economici legati all'accesso agli strumenti pubblici di sostegno al settore agricolo.
La cornice geografica dell'azienda agricola Tenute Caracci si colloca nella splendida Valle del Belìce, tra le dolci colline comprese tra i fiumi Belìce e Modione, valle nota ai più come una delle zone olivetate monovarietali più importanti dell'Unione Europea. La mission dell'azienda è proprio quella di far conoscere le eccellenze del territorio offrendo ai clienti un prodotto sano e gustoso.

L'azienda si contraddistingue per una spiccata specializzazione in coltivazioni permanenti: su una superficie complessiva di 30 ettari si coltivano uliveti, vitigni di diverse varietà (Grillo, Catarratto e Glera) e frutteti, principalmente albicocco e avocado (unica realtà realizzata in Sicilia ad una altimetria di circa 300 metri sul livello del mare); inoltre, in risposta all'aumento della domanda sul mercato mondiale, si sta progettando di realizzare un impianto di pistacchio e di introdurre cultivar d'uva da vino più redditizie.
Annualmente l'azienda produce in media circa 20 quintali di olio extravergine di oliva, 2000 quintali di uva, 120 quintali di albicocche e 10 quintali di avocado, tutti prodotti ottenuti in agricoltura integrata e all'insegna della qualità e dell'uso sostenibile delle risorse naturali. I clienti, grossisti e privati provenienti da ogni parte d'Italia e dall'estero, vengono riforniti per mezzo di diversi canali commerciali, compresa la vendita online attraverso il sito internet aziendale.

Del resto, l'identikit di questo giovane imprenditore agricolo è in linea con quello di molti esponenti della sua generazione [1].
Mirko Caracci è un millennial competente, interconnesso e aperto all'innovazione, che ha voluto dare alla sua azienda l'impronta di una profonda integrazione tra tradizione e modernità. Da subito, grazie agli aiuti del PSR Sicilia 2014-2020 (sottomisura 6.1 "Aiuti all'avviamento di imprese per i giovani agricoltori" collegata alla sottomisura 4.1"Pacchetto giovani agricoltori") ha puntato alla verticalizzazione della filiera oleicola, con l'acquisto di silos idonei allo stoccaggio e alla conservazione dell'olio, nonché di macchinari per il travaso, l'imbottigliamento e l'etichettatura delle bottiglie.

 

Si tratta di un percorso progettuale ancora in itinere - secondo cronoprogramma dovrebbe concludersi entro il 2021 - ma che appare già segnato da risultati di tutto rispetto, anche in tempo di pandemia. Frutto di questo lavoro è un olio extravergine di oliva monovarietale D.O.P "Nocellara del Belìce", dal tipico sapore piccante e aroma di fruttato intenso, con note di peperone verde, pomodoro e carciofo, la cui qualità ha già ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. In ultimo, la medaglia d'oro di Dubai, che non solo apre le porte della notorietà in un mercato straniero con un grande potenziale di crescita nel segmento del luxury food e nel canale della ristorazione, ma che potrebbe consentire l'ingresso anche in grandi store digitali specializzati nell'e-commerce dell'olio extra vergine di oliva (https://www.bestoliveoilsorganic.com e www.bestoliveoilsitaly.com).

Le parole di Mirko Caracci sono molto eloquenti: "La produzione di cibo, quindi la possibilità di nutrirci e vivere bene, inizia proprio dalla terra e da noi agricoltori. Non capisco però come mai il settore primario sia ancora considerato così marginale da parte della politica e delle istituzioni. Noi giovani cerchiamo una fonte di reddito soddisfacente e sicura per la costruzione di un futuro. Il PSR è una leva fondamentale per lo sviluppo dell'agricoltura - indispensabile direi - perché pochi agricoltori hanno la possibilità di accantonare utili da reinvestire nel settore".

 
 
 

Note

 

Francesca Varia

 
 

PianetaPSR numero 101 aprile 2021