L'ISMEA, alla presenza del ministro Stefano Patuanelli, ha presentato nelle scorse settimane la misura denominata "Più impresa". Si tratta un nuovo strumento agevolativo per i giovani agricoltori che allarga e implementa i vantaggi del vecchio strumento Ismea di "auto-imprenditorialità" andando adesso a finanziare su tutto il territorio nazionale le operazioni di subentro e di sviluppo di aziende a conduzione giovanile, attraverso mutui a tasso zero e contributi fino al 35% fondo perduto.
Nel corso della presentazione, il direttore generale dell'ISMEA, Maria Chiara Zaganelli, ha evidenziato che grazie alle novità presenti nel decreto Semplificazioni sarà possibile, infatti, anche per i giovani imprenditori agricoli del Centro e del Nord Italia affiancare al mutuo a tasso zero il contributo a fondo perduto per finanziare l'ampliamento di un'azienda esistente oppure avviare un progetto di start up nel quadro di un'operazione di ricambio generazionale.
Il mix delle due agevolazioni, adesso esteso all'intero territorio nazionale, era previsto in precedenza solamente per le Mezzogiorno in linea con le disposizioni contenute nel decreto Resto al sud.
I soggetti beneficiari sono dell'intervento sono le micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, amministrate e condotte e da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti.
La misura denominata "Più impresa" finanzia investimenti fino ad un massimo di 1.500.000€ per lo sviluppo o il consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo.
Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese ammissibili e in un mutuo a tasso zero per la restante parte, nei limiti del 60% dell'investimento. La durata massima è stabilita in 15 anni comprensiva del periodo di preammortamento.
Le spese ammissibili includono:
L'acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell'intervento da realizzare.
Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo saranno concesse agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di 200.000,00 €.
Lo strumento non finanzia i diritti di produzione, animali e piante annuali, lavori di drenaggio, impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili, investimenti di sostituzione di beni preesistenti, lavori in economia, impianti e macchinari usati, capitale circolante.
"La nuova misura - ha affermato il ministro Stefano Patuanelli nel corso della presentazione - rientra in quella serie di iniziative dedicate al sostegno dell'innovazione. 'Più impresa' è uno strumento che guarda in questa direzione e offre un'opportunità professionale a tutte le nuove generazioni che intendono ridare valore alla nostra terra. I giovani sono il punto di contatto di tutte le politiche che il Mipaaf porta avanti, a partire dalla transizione ecologica e digitale, e devono rientrare a pieno titolo negli strumenti a sostegno dello sviluppo agricolo dei territori. Territori che devono giovarsi di un'agricoltura sostenibile in termini ambientali e sociali. È un ulteriore passo verso l'Agricoltura 5.0 che il Ministero ha intenzione di agevolare attraverso l'innovazione digitale e le pratiche agroindustriali ecocompatibili".
In attesa della prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, da venerdì 30 aprile alle ore 10:00 sarà attivo il nuovo portale per la presentazione delle domande che verranno istruite in base all'ordine di arrivo.
Francesco Piras
f.piras@ismea.it
PianetaPSR numero 102 maggio 2021