"Gambe di lepre, ventre di formica e schiena d'asino" (proverbio cit. in Wilson P., 2011) , erano questi i requisiti che, nei secoli scorsi, doveva possedere la donna ideale nelle campagne italiane; requisiti che si traducevano in una posizione subordinata in seno alla propria famiglia di origine, ma anche in quella acquisita del marito, pochissime interazioni con il mondo esterno e poco svago, orari di lavoro quasi disumani, remunerazione più bassa rispetto agli uomini (legittimata anche a livello normativo, vedi Legge Serpieri), forza lavoro flessibile e sempre pronta a intervenire all'occorrenza. L'apporto delle nostre donne all'economia familiare è ben sintetizzato da Perry Wilson: "Lontano dall'essere una forza di appoggio (co-adiuvante), le donne assumevano un lavoro continuo e fornivano un contributo essenziale per l'economia rurale e la sopravvivenza della famiglia rurale". Peccato, però, che non gli fosse appunto riconosciuto e che dovranno passare molti decenni (diversi conflitti mondiali e anni di lotte di emancipazione) prima che la loro posizione possa acquisire maggiore visibilità e, soprattutto, possa essere letta come il risultato di una libera e consapevole autodeterminazione. Pur se permangono ancora delle sfumature di grigio (i pregiudizi culturali sono duri a morire), possiamo affermare che le donne hanno ormai acquisito piena consapevolezza delle proprie potenzialità, della carica innovativa che le movimenta, linfa vitale per innescare processi di crescita e di cambiamento collettivo a livello locale. Ed è proprio attorno a questa carica creativa e tenace che si sviluppa il presente numero di Magazine RRN che vede protagoniste, appunto, le donne che vivono e lavorano nelle aree rurali italiane, con riferimento particolare all'universo femminile impegnato nel settore agricolo. In esso abbiamo dato voce alle testimonianze più diversificate al fine di far emergere la varietà e la ricchezza che contraddistinguono le esperienze che raccontano il mondo rurale delle donne, tenendo traccia anche delle principali tappe che ne hanno caratterizzato le trasformazioni nel corso degli anni.
La Redazione