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Abruzzo
 
Sentenza TAR

Il "Leader Teramano" diventa il quinto Gal

Ritenuta illegittima l'adesione dell'Ente Parco Nazionale al Gal "Gran Teramo" - Completata la sezzione dei 5 progetti che hanno a disposizione risorse per 43 milioni di euro

A seguito della decisione del Tribunale amministrativo regionale abruzzese, che accoglie il ricorso presentato dal Gal"Leader Teramano" nei confronti del Gal "Gran Teramo", si conclude  definitivamente la procedura di selezione dei Gal  in Abruzzo. Motivo del contendere tra i due GAL è stata l'adesione, ritenuta illegittima dal TAR Abruzzo,  dell'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo al GAL Gran Teramo, con la quale quest'ultimo aveva ottenuto gli 8 punti aggiuntivi che gli avevano permesso di risultare al primo posto nella graduatoria regionale. La Giunta abruzzese ha quindi rivisto la graduatoria finale di approvazione dei Piani di sviluppo locale chiudendo così il contenzioso e sbloccando finalmente le risorse per lo sviluppo delle zone rurali interessate dal Leader. In totale sono stati selezionati cinque Gal relativi alle seguenti aree Leader: per la provincia di Pescara il GAL "Terre Pescaresi",  nella provincia di Teramo il Gal "Leader Teramano", due Gal per la provincia dell'Aquila 1 "Gran Sasso-Velino" e "Abruzzo Italico Alto Sangro" e uno per la provincia di Chieti, il Gal"Maiella Verde". Le risorse a disposizione dei GAL abruzzesi ammontano a circa 43 Milioni di euro € di spesa pubblica.  I Gal Abruzzesi sono attualmente impegnati nella delicata fase di start up (con la definizione dei regolamenti interni e dei criteri di selezione, dei piani di monitoraggio e valutazione, oltre alla formalizzazione delle procedure, definizione del piano di animazione e delle attività di comunicazione), dovranno adesso velocizzare l'attività per recuperare il gap derivato dal contenzioso che ha contraddistinto e rallentato la procedura di selezione dei Gal e dei Psl. Come per gli altri assi del Psr, anche per l'Approccio Leader le regole del gioco fissate nella programmazione 2007-2013 prevedono che gli impegni di spesa dovranno essere assunti entro la fine della programmazione,  cioè il 31 dicembre 2013, con termine fino al termine dell'anno 2015 per la rendicontazione delle spese.  Si apre quindi un nuovo scenario per lo sviluppo delle zone rurali con l'attivazione di una strategia di sviluppo integrata  con l'obiettivo di valorizzare le produzioni locali agroalimentari tipiche legate alle specificità dei territori rurali, alla loro origine, tradizione e cultura al fine di diffondere l'adozione di metodi e tecniche di produzione mirate all'ottenimento di prodotti di qualità.
Si attendo a breve i primi bandi per l'accesso ai contributi.

Giorgia Matteucci

 
 
 

PianetaPSR numero 3 - ottobre 2011