Lo scorso 31 dicembre l'Italia ha presentato alla Commissione europea il Piano strategico per la PAC 2023-27 (PSP). Un documento frutto di un lungo percorso di confronto e concertazione che ha visto coinvolti tutti i protagonisti del comparto agroalimentare. Nel suo lavoro di supporto e accompagnamento alle attività di costruzione del PSP la Rete rurale nazionale ha avviato una consultazione pubblica volta a raccogliere la posizione di chiunque si senta in grado di esprimersi sulla PAC. Una sorta di "sportello" di ascolto costante, aperto verso le istanze della società civile e di tutte le organizzazioni direttamente o indirettamente coinvolta dai temi della PAC.
La molteplicità di soggetti interessati alle tematiche oggetto della consultazione emerge già analizzando i dati dei partecipanti all'indagine: poco meno di un terzo è rappresentato da imprenditori agricoli e organizzazioni di categoria, oltre il 17% dei partecipanti si è invece presentato come semplice cittadino interessato e il 12% proviene dal mondo della ricerca.
La consultazione è strutturata in due blocchi: il primo dedicato alle "sfide dell'agricoltura" e il secondo all'"agricoltura che vorrei".
Secondo gli intervistati i principali benefici che apportano gli agricoltori alla società sono legati al mantenimento di attività economiche e occupazione nelle aree rurali (19,5%), alla protezione dell'ambiente e del paesaggio (18,4%) e alla fornitura di cibo nutriente sano e diversificato (17,2%).
In merito alle principali sfide ambientali per il settore, al primo posto a pari merito (15,5%) ci sono il ruolo nella mitigazione e nell'adattamento ai cambiamenti climatici e la protezione della biodiversità.
I più rilevanti ostacoli che incontrano gli agricoltori nella loro attività, secondo i partecipanti alla consultazione, sono la bassa redditualità del settore agricolo (17,8%) e le conseguenze del cambiamento climatico (13,2%).
Ai partecipanti è stato poi chiesto di indicare cosa dovrebbe sostenere in maniera prioritaria la prossima PAC, e gli intervistati hanno identificato come principali obiettivi la protezione dell'ambiente e la lotta al cambiamento climatico (18%), lo sviluppo integrato delle aree rurali (12,6%), la salubrità del cibo e la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari (11,8%).
Gli strumenti più utili per il raggiungimento di questi obiettivi sono risultati i pagamenti per pratiche agro-ambientali sostenibili (24,2%) e gli investimenti strutturali nelle aziende agricole e nelle aree rurali (20,5%).
Secondo i partecipanti alla consultazione, infine, la PAC può venire incontro alle esigenze dei consumatori e della società puntando principalmente sulla riduzione dell'uso di pesticidi e di antimicrobici, sul rafforzamento degli standard di salubrità alimentare, per il benessere animale e per la produzione biologica.
Redazione PianetaPSR
PianetaPSR numero 112 aprile 2022