Nel 2021 i numeri della campagna assicurativa indicano un'ulteriore crescita del mercato agevolato che nel complesso, considerando le polizze di colture vegetali, strutture aziendali e produzioni zootecniche, ha conseguito un nuovo massimo in termini di valori assicurati, con 8,9 miliardi di euro, corrispondenti a un incremento del 5% rispetto alla precedente annualità.
È quanto emerge dalle stime ISMEA contenute nel Rapporto sulla gestione del Rischio in agricoltura 2022, recentemente pubblicato, che aggiorna le analisi del mercato assicurativo agricolo agevolato contenute nei precedenti studi.
Le analisi effettuate evidenziano che nonostante il contesto dell'emergenza pandemica, il mercato assicurativo agricolo agevolato ha mostrato una buona capacità di adattamento a livello di «sistema», affrontando efficacemente le restrizioni e le difficoltà logistiche e operative. Allo stesso tempo il sistema della contribuzione pubblica, grazie anche alle azioni intraprese per lo snellimento burocratico e per la riduzione del carico amministrativo in capo ai beneficiari, ha proseguito il percorso di efficientamento che, nel comparto delle colture vegetali, ha portato il rapporto tra pagamenti e risorse impegnate al 95%. Contestualmente, si è riscontrata una significativa riduzione dei tempi medi di erogazione del sostegno in favore degli agricoltori, con il numero dei giorni intercorrenti tra la data di presentazione della domanda di sostegno e quella di concessione del contributo sceso a 21.
In particolare, le polizze sulle colture vegetali, che rappresentano il 73% del comparto agevolato, hanno raggiunto il valore di 6,5 miliardi di euro (+4,4%), il più alto di sempre.
A livello territoriale è confermato il primato del Nord, che per valori assicurati concentra l'80% del totale nazionale, mentre continua a rafforzarsi la partecipazione del Mezzogiorno che dall'11,5% del 2020 ha superato nel 2021 il 12,2%, livello massimo dalla campagna 2014. Tuttavia, nel 2021 appare confermato solo parzialmente il processo di redistribuzione territoriale dal momento che mentre il Mezzogiorno continua a crescere per il quarto anno consecutivo, avvicinandosi ai risultati record conseguiti prima del 2015, il Centro dopo un decennio di progressiva crescita ha fatto registrare una rilevante battuta d'arresto, pari a una variazione percentuale annuale del -12%.
Riguardo il portafoglio prodotti si evidenzia l'elevata concentrazione delle polizze agevolate su colture e filiere caratterizzate da una forte propensione all'esportazione, con una prevalenza di contratti sulle uve da vino, seguite da mele, riso, pomodoro da industria, pere e actinidia, prodotti che nel complesso rappresentano il 60% dei valori assicurati totali. Questa elevata incidenza limitata a poche colture denota l'importanza e la selettività dello strumento assicurativo a tutela e garanzia di rafforzamento del «made in Italy» agroalimentare, che nel 2021 ha conseguito il record di oltre 50 miliardi di euro di esportazioni.
Anche nel 2021 l'evoluzione dei costi assicurativi ha confermato la tendenza già rilevata nel corso delle precedenti campagne agevolate. Infatti, per le colture vegetali i premi hanno raggiunto il più alto livello di sempre (610,8 milioni di euro), pari a una tariffa media superiore al 9%.
Le polizze agevolate per la prevenzione dei danni alle strutture aziendali hanno fatto segnare nella campagna 2021, per il terzo anno consecutivo, un valore assicurato complessivo superiore a un miliardo di euro (+4%), toccando il massimo dall'introduzione delle agevolazioni sui premi. Ancor più che nelle precedenti campagne, la maggior parte delle strutture aziendali assicurate con polizze agevolate nel 2021 sono rappresentate dalle serre, con circa il 99% di quota. Confermata, anche nel 2021, l'ampia distribuzione territoriale di queste polizze. Ad eccezione della Valle d'Aosta (assente anche nel precedente biennio), si registrano infatti adesioni alle polizze agevolate sulle strutture aziendali in tutte le Regioni, anche se quasi la metà dei valori assicurati si concentrano in tre soli territori: Veneto (17%), Lazio (16%) e Lombardia (16%).
Anche le polizze agevolate del comparto zootecnico hanno registrato un notevole incremento del valore assicurato rispetto al 2020 (+9,5%), senza tuttavia conseguire, come nel caso delle colture vegetali e delle strutture aziendali, il più elevato livello di sempre. Da un'analisi di lungo periodo, relativa all'ultimo decennio, emerge una dimensione del mercato quasi raddoppiata, passata da 678 milioni di euro del 2012 a 1,27 miliardi del 2021. Le assicurazioni zootecniche sono costituite principalmente da polizze per la copertura dei costi di trasporto e smaltimento carcasse, segmento che rappresenta il 67% per numero di polizze e l'88% per valore dei premi, mentre analizzando la distribuzione delle polizze per tipologia di allevamento si riscontra, nonostante la progressiva diffusione delle coperture agevolate anche nei comparti avicunicolo, bufalino, caprino e ovino, un forte sbilanciamento sulla specie bovina da carne e da latte, con quasi il 72% dei valori assicurati.
Il numero di adesioni resta relativamente contenuto dato che nel 2021 - considerando complessivamente le garanzie sulle colture vegetali, produzioni zootecniche e strutture aziendali - le aziende assicurate risultano pari a 74.192 unità (-0,5% rispetto 2020). Anche limitando l'analisi alle sole garanzie sulle colture vegetali, si è registrata solo una minima variazione negativa rispetto alla precedente campagna (-0,8%). Dal lato della domanda assicurativa, i dati sulla nati-mortalità delle aziende agricole assicurate, relativi al quinquennio 2016-2020, evidenziano un saldo positivo tra le aziende "fidelizzate", mai uscite dal mercato nel periodo in osservazione, e quelle che non hanno invece più sottoscritto una polizza dopo il 2016. Per l'insieme delle colture, si osserva un saldo positivo di oltre 27 mila aziende, con la permanenza nel sistema, in tutti gli anni successivi al 2016, di oltre 36 mila aziende, a fronte di abbandoni nel periodo 2017-2020 per circa 8.500. Da queste elaborazioni si desume un buon tasso di fidelizzazione, di poco meno del 58%, rispetto a una percentuale di abbandono del 13,6%.
L'analisi dell'offerta assicurativa, basata sul ruolo e sul posizionamento delle prime dieci compagnie attive sul mercato delle polizze agevolate relativo alle sole colture vegetali, fa emergere una ridotta concentrazione delle quote di mercato. La compagnia leader presenta una quota-premi pari al 14% (in lieve crescita rispetto al 12,4% della precedente campagna agevolata), superiore a quella della seconda di un solo punto percentuale mentre il terzo operatore segue con una quota del 10%. Le prime cinque compagnie cumulano il 54% dei premi mentre le seguenti cinque si attestano sul 32%.
Michele Pennucci
ISMEA
PianetaPSR numero 114 giugno 2022